Qualche giorno fa ho portato mio figlio Ulisse alla visita guidata per bambini — condotta dalla sempre bravissima Lisa Rodi — della mostra “Letizia Battaglia. L'opera 1970-2020” ai Musei di San Domenico, a Forlì.
Conoscevo già bene il lavoro immenso di Letizia, ma questa visita mi ha permesso di rivederlo con calma e scoprire nuovi dettagli e aneddoti.
Al primo piano, comprensibilmente, la visita guidata ha saltato la sala dedicata alle stragi di mafia dove io, invece, mi ci sono soffermato a lungo.
Come detto, conoscevo già queste fotografie ma, entrando nella sala, quando mi è apparsa la stampa grande del giudice Giovanni Falcone ai funerali del generale Dalla Chiesa, vittima della mafia nel 1982, e conoscendo anche il destino solitario che lo attenderà nei dieci anni successivi, fino al suo assassinio, ho avuto una sorta di sindrome di Stendhal e gli occhi mi si sono riempiti di lacrime.
Ho rivisto i cadaveri delle vittime, le macchine coi vetri in frantumi, i parenti disperati e tutto il turbinio di voci e grida — potevo sentirle, in qualche modo — e questo era davvero insopportabile. Quando poi ho letto il testo che presentava le opere esposte nella sala, ho potuto comprendere a fondo la sua profonda stanchezza nel fotografare queste situazioni, senza vedere una reazione da parte dei cittadini e delle autorità.
Dopo essermi ripreso, mi sono riunito al gruppo di bambini che, intanto, stava osservando una delle sale successive, con soggetti più leggeri, dove c’erano anche le fotografie di Letizia a dei bambini che giocano con delle pistole giocattolo ricevute in dono dai genitori, nel Giorno dei Morti.
Sono arrivato giusto in tempo per sentire Ulisse fare una delle sue tipiche osservazioni, da bambino, a volte fuori tema ma allo stesso tempo perfettamente in tema: “Io è tutta la vita che mi chiedo perché fanno i fucili e le pistole se poi non le usano bene”.
Ho provato una certa soddisfazione e consolazione.
Nell’ultima sala, la mia attenzione è andata al potente ritratto che Letizia Battaglia ha fatto a Rosaria Costa — la vedova dell’agente di scorta Vito Schifani, ucciso nella strage di Capaci del 23 maggio 1992 insieme a Giovanni Falcone, alla moglie e agli altri agenti — e si è ripetuto quello strano fenomeno in cui potevo sentire le fotografie parlare, ma in questo caso ho udito le parole del suo indimenticabile intervento in chiesa, al funerale del marito.
Ulisse ha invece notato la foto di una madre sulla spiaggia, abbracciata alla figlia, con didascalia “Olimpia a Mondello” e mi ha confidato che gli piacerebbe una foto così, abbracciato alla mamma.
Photography
Butoh, a japanese dance /
Some photos from my reportage on butoh dance, which is part of the project “The nails that sticks out gets hammered down”.
Butoh dancer Kohei Wakaba during the costume-dressing for the performance titled “Those Who Ain’t Damn Nobody,” staged together with fellow butoh dancer Mana Kawamura.
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Butoh dance was born in Japan in the late 1950s as a form of aesthetic and spiritual rebellion against the wounds of the postwar period, Western influence, and the pressures of a society built on order, conformity, and productivity.
Created by choreographer Tatsumi Hijikata and dancer Kazuo Ōno, it transforms the body into a instrument of protest and revelation.
Bodies painted white, slow or convulsive movements, grotesque and distorted gestures stage pain, metamorphosis, and the individual’s resistance.
Also called the “dance of darkness”, Butoh explores the unspeakable: atomic memory, social repression, and the deep tensions between harmony and suffering that run through the soul of contemporary Japan.
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«The moon is invisible during the day and shines brightly at night. It takes night to make the moon shine. It takes ugliness to make the public reflect on beauty.»
«I believe that the role of Butoh is to resist defeat, on the ash-covered ground, next to the fragments of intercontinental ballistic missiles, without shouting against war or calling for peace, but simply standing silently, painted white, amid the ashes.»
— Kohei Wakaba
Cosa resta dell'Arte - Intervista per In Magazine /
Su In Magazine Forlì-Cesena è uscito un interessante articolo di Roberta Invidia in cui intervista il sottoscritto, Francesca Leoni e Davide Mastrangelo (direttori artistici del Festival Ibrida) su come sta evolvendo l'arte dall'arrivo dell'intelligenza artificiale :)
Cosa succede all’arte, e al ruolo dell’autore, quando l’intelligenza artificiale sembra saper fare tutto? Da questa domanda siamo partiti per interrogare chi, nella fotografia e nell’arte, ha già fatto i conti con questa nuova tecnologia. Nel dialogo tra Filippo Venturi – fotografo cesenate pluripremiato per i suoi reportage d’attualità – e Francesca Leoni e Davide Mastrangelo – ideatori e direttori artistici di Ibrida Festival che porta a Forlì la video art e le performance multimediali –, emerge che, paradossalmente, più la tecnologia diventa autonoma, più diventa necessario sapere di chi è la paternità di un pensiero, di un’opera. Un nuovo spazio di autenticità da cui ripartire.
“L’intelligenza artificiale mi ha incuriosito da subito,” dice Filippo Venturi che è laureato in Scienze dell’Informazione a Bologna. “Ho cominciato a sperimentare nel 2023 e poi mi sono appassionato a Midjourney: mi incuriosiva il modo in cui le immagini generate dal software potevano imitare la fotografia, anche se in modo ancora approssimativo.” Da quell’esperimento è nato Broken Mirror, un progetto che “ri-racconta” il suo reportage fotografico sulla Corea del Nord. [...]
L’articolo integrale si può leggere gratuitamente online, a questo link:
https://www.inmagazineromagna.it/forli-in-magazine-04-25/
Libri d'autore - Variations on Reality di Filippo Venturi /
Primo appuntamento online di Libri d’Autore, Venerdì 10 Ottobre 2025 ore 21:00
Giovanni Ruggiero, giornalista e collaboratore del Dipartimento Didattica FIAF presenta l’Autore dell’Anno FIAF 2025, Filippo Venturi, che interverrà come ospite nel corso della serata, con la partecipazione di Silvano Bicocchi.
Per partecipare collegarsi a questo link:
https://us06web.zoom.us/j/89836189927?pwd=7EUS6R5DJaTKJw9uNF591lTAF38XwZ.1
ID Riunione: 898 3618 9927 - Codice d'accesso: 543170
Monografia FIAF N. 120 - Filippo Venturi
Scheda libro
Autore: Filippo Venturi
Titolo: Variations on reality
Formato: 23x22 cm
Pagine: 120, Brossura
Collana: Monografie
Anno edizione: 2025
Curatore: Silvano Bicocchi
Editing: Roberto Rossi
Grafica: Francesca Gambino, Immedia Editrice
Testi: Massimo Agus, Silvano Bicocchi, Bendetta Donato, Claudia Ioan, Michele Smargiassi, Isabella Tholozan
Editore: FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche), Corso San martino, 8 – 10122 Torino
Descrizione
Filippo Venturi è Autore dell’Anno FIAF 2025.
Fedele al concept di questa collana di monografie, il libro presenta opere che appartengono all’intero percorso dell’autore che si qualifica “documentary photographer and visual artist”, inquanto pratica professionalmente la fotografia di reportage e l’ideazione di immagini e narrazioni per immagini ottenute con l’intelligenza artificiale (IA). Il libro dimostra come Venturi sia un autore consapevole della responsabilità che impone il processo informativo e dei problemi etici insiti nel suo lavoro. È un fotografo sensibile che si è misurato sia con il vissuto dei mutamenti sociopolitici asiatici e europei che con la realtà virtuale della narrazione di temi privati e collettivi con la IA.
Biografia
L’autore è nato a Cesena nel 1980 e attualmente vive a Forlì. Laureato in Informatica, si orienta alla fotografia nel 2008, realizzando progetti personali riguardanti l’identità e la condizione umana. Ha documentato dittature totalitarie in Asia e le tensioni socio politiche esistenti nelle società europee. I suoi lavori sono stati pubblicati sulle principali riviste nazionali e internazionali. Insegna fotogiornalismo e fotografia documentaria e ha svolto diversi interventi in ambito universitario nel ruolo di esperto. È fotoreporter inviato da testate giornalistiche e intraprende lavori di ricerca personale, conduce attività culturali nell’ambiente fotografico nazionale e internazionale. Dal 2023 produce lavori di narrazione per immagini con l’ausilio della IA ottenendo significativi riconoscimenti.
Qualche estratto dai testi critici contenuti nel libro:
"Filippo Venturi è il 31° Autore dell’anno FIAF, e anche il più giovane tra gli autori pubblicati da questa nostra collana che è iniziata nel 1994 con Rinaldo Prieri, seguito da Pietro Donzelli, Mario Lasalandra, Piergiorgio Branzi, e tanti altri Maestri della Fotografia Italiana che ci hanno donato immagini di grande autorialità". — Silvano Bicocchi
"Attraversare l'opera di Filippo Venturi vuol dire intraprendere un viaggio di cui si conosce la destinazione, consapevoli che lo spostamento si snoderà tra le tante traiettorie possibili. Il punto di partenza nonché il chiodo fisso dell'autore sono le storie, le tante fette di realtà di cui si dichiara «affamato», perché variegata, multi sfaccettata, foriera di spunti degni di attenzione e di approfondimento". — Benedetta Donato
"Cosa sto cercando di dire? Che Venturi, forse perché è laureato in informatica, ha capito subito che l’intelligenza artificiale non è una tecnologia aliena e cattiva che minaccia di divorare la nobile arte della fotografia. Ha capito, e io sono con lui, che IA è figlia legittima della fotografia, non solo perché ne ingoia in quantità innumerevole per addestrarsi, ma perché fa parte della stessa genealogia, quella delle immagini prodotte attraverso meccanismi programmabili e complessi, non semplici utensili ma dispositivi che aggiungono una volontà propria alla creazione (come la macchina fotografica…), un apporto che sfugge al controllo di chi li mette in moto". — Michele Smargiassi
"La pubblicazione di questo libro offre l’occasione per riflettere sul lavoro di Filippo Venturi facendo emergere alcune tematiche ricorrenti, che attraversano sottotraccia molti dei suoi progetti. Tra queste si distingue l’indagine sulle interconnessioni tra individuo e potere, nonché sulle molteplici declinazioni delle identità collettive e personali, osservate con uno sguardo distaccato ma umanamente comprensivo, capace di condensare, in un fotogramma, i segni tangibili dello sviluppo dei processi storici". — Massimo Agus
"Di fronte all’articolata opera di Filippo Venturi, lo sguardo spazia tra generi e linguaggi, tra temi e metodi narrativi diversificati, tra opere autoriali e lavori professionali commissionati, tutti separati ma fortemente convergenti. A unire le fila di una produzione contrassegnata da varietà tematica e linguistica è proprio l’autorialità, che consente a Filippo Venturi di muoversi con agio tra due estremi: la realtà, raccontata con approccio reportagistico o documentario; e l’arte visiva, grazie anche all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale". — Claudia Ioan
"Capita sempre più spesso di domandarci cosa si intende per narrazione fotografica, cercando significati e concetti che vadano oltre il semplice racconto della realtà attraverso l’uso delle immagini, allo scopo di trasmettere messaggi, informazioni, sentimenti, così come semplicemente faremmo con l’uso delle parole. Credo che Filippo Venturi sia l’esempio perfetto a dimostrazione del fatto che la fotografia documentaria ha ancora un valore di attualità profondo, una responsabilità importante, un dovere di testimonianza che il mondo chiede". — Isabella Tholozan
FOTOGRAFIA OGGI /
FOTOGRAFIA OGGI
1 WORKSHOP
Teorico e pratico di fotografia documentaria: dalla ricerca della storia all’editing finale, con
esercitazioni sul campo e confronto collettivo.
2 TALK
Fotografia e intelligenza artificiale: come questa convivenza trasforma società, informazione e percezione della realtà.
Sabato 11 Ottobre 2025 · ore 11
Napoli Photo Festival
INFRANGERE LO SPECCHIO.
IL CONFINE FRA FOTOGRAFIA E I.A.
Talk presso il Parco San Laise – Napoli
➞ Per maggiori informazioni clicca qui!
Domenica 12 Ottobre 2025 · ore 17
BergamoScienza & Festival Fotografica
OLTRE L’OBIETTIVO.
LA FOTOGRAFIA NELL’ERA DELL’I.A.
Talk presso Piazza della Libertà – Bergamo
➞ Per maggiori informazioni clicca qui!
14-15-16 Novembre 2025
Shado Officina Fotografica
FOTOGRAFIA DOCUMENTARIA
Workshop presso Via S. Donato, 66/19 – Bologna
➞ Per maggiori informazioni e per iscriversi, clicca qui!
FILIPPO VENTURI
(Cesena, 1980)
Fotografo documentarista e artista visivo, realizza progetti su storie e problematiche riguardanti l'identità e la condizione umana. Ha documentato diverse dittature totalitarie e ha testimoniato la crisi di alcune democrazie.
Negli ultimi anni si è dedicato a un progetto sulla Penisola Coreana, che gli è valso numerosi
premi, fra cui il Sony World Photography Awards.
I suoi lavori sono stati pubblicati su National Geographic, The Washington Post, The Guardian, Financial Times, Vanity Fair, Geo, Der Spiegel, Die Zeit e Internazionale.
Dal 2023 lavora anche con l’intelligenza artificiale.
Nel 2025 è stato nominato autore dell’anno dalla FIAF.
Workshop di Fotografia Documentaria /
Workshop di Fotografia Documentaria
Il workshop sarà focalizzato sul concetto di fotogiornalismo e di fotografia documentaria e sullo sviluppo teorico e pratico di un progetto.
Verranno affrontati vari aspetti: la ricerca di una storia, il fact-checking, l'organizzazione preliminare, l'etica, la fase di scatto, l'editing, la post-produzione, la presentazione del progetto realizzato, il rapporto con i photo editor, la promozione nei social, le modalità di diffusione del progetto a seconda della finalità (pubblicazione, mostra, concorsi).
È prevista una sessione pratica pomeridiana durante la quale i partecipanti - accompagnati dal docente e dagli organizzatori - saranno invitati a fotografare un evento reale seguendo alcune regole e sottostando a vincoli pensati per stimolare creatività e capacità di adattamento.
Prima dell'uscita, in aula verranno condivisi spunti e suggerimenti per pianificare il lavoro. Il giorno successivo le fotografie realizzate saranno visionate, in modo da trasformare l'esperienza sul campo in un momento di apprendimento condiviso.
Sarà introdotto anche il tema dell’intelligenza artificiale e si discuterà su come l’IA possa essere integrata in modo critico e consapevole nella pratica fotografica, preservando i suoi valori di testimonianza e narrazione.
Il corso include una lettura portfolio (facoltativa) per gli iscritti che vorranno un confronto con il docente.
DATE E ORARI
Venerdì 14 Novembre 2025 - Pomeriggio 17.30 - 21.30
Sabato 15 Novembre 2025 - Mattina 10.00 - 13.00 Pomeriggio 16.00 - 21.00
Domenica 16 Novembre 2025 - Mattina 10.00 - 13.00 Pomeriggio 14.00 - 19.00
ISCRIZIONI
Info e iscrizioni: officinafotograficashado@gmail.com
Partecipanti min 6
COSTO
Il corso ha un costo di 200€ inclusa tessera ARCI SHADO. Tale importo copre l’accesso al corso e comprende il materiale necessario per le lezioni. Sconto del 10% per tutti gli studenti universitari e per tutti coloro che frequentano istituti scolastici.
Aggiornamento del 18/11/2025:
Qualche foto dal workshop di fotografia documentaria che ho condotto lo scorso weekend a Bologna, presso Shado Officina Fotografica. Sono stati tre giorni intensi, stimolanti, e pieni di energia condivisa!
Siamo partiti venerdì sera con le presentazioni e l’introduzione al corso, per poi affrontare la “missione impossibile” del sabato: Fotografare il concerto dei Radiohead senza entrare al concerto dei Radiohead.
La sfida consisteva nel riflettere su come documentare qualcosa attraverso limitazioni che ti costringono a ingegnarti e a raccontare per esclusione, per segni, tracce e dettagli, a volte ritenuti erroneamente marginali. Abbiamo costruito quindi una narrazione che si muove attorno all’evento senza mai toccarlo direttamente. Un modo per ricordare che la fotografia documentaria non è solo ciò che abbiamo davanti agli occhi, ma soprattutto ciò che siamo capaci di intuire, ricostruire e suggerire.
E il gruppo di ragazze e ragazzi ha risposto con entusiasmo e creatività, riuscendo anche a superare quella timidezza che spesso ci trattiene dall’osare, dal parlare con i soggetti che intendiamo ritrarre, dall’avere la faccia tosta e la risposta pronta.
Fra fotocamere rimediate all’ultimo momento, memory card da 256 MB (sì, megabytes!), biciclette, attese e imprevisti, abbiamo allenato anche l’arte dell’arrangiarsi che è parte integrante del mestiere.
Il sabato mattina e tutta la domenica (con qualche inevitabile hangover di emozioni e ore piccole) sono trascorsi in aula. Mentre fuori pioveva e un vento gelido sferzava finestre e porte, dentro studiavamo slide, concetti, progetti, con confronti e spiegazioni, mentre su un tavolino si erano accumulati vassoi di dolci, portati spontaneamente per allietare i momenti di pausa e relax.
Una bellissima esperienza, che continua ad alimentarsi sul gruppo WhatsApp dove arrivano ancora foto, considerazioni e ricordi, e che ha lasciato a tutti la voglia di rifarlo presto!
Relatore a BergamoScienza 202 /
Domenica 12 ottobre avrò il piacere di intervenire come relatore al Festival BergamoScienza, la prestigiosa rassegna di divulgazione scientifica, in cui parlerò di fotografia e intelligenza artificiale, e delle conseguenze di questa convivenza sulla società, sul mondo dell'informazione e sulla nostra percezione della realtà.
Nei giorni del festival (3-19 ottobre) avrò l'onore di condividere il palco con un gruppo di esperti del calibro di: Luca Perri, coordinatore scientifico di BergamoScienza e brillante youtuber; Vera Gheno, sociolinguista e saggista; David Quammen, divulgatore scientifico, esperto di pandemie, biodiversità e crisi climatica; Anna Grassellino, direttrice del SQMS Center al Fermilab; Carlo Buontempo, direttore del Copernicus Climate Change Service; Paolo Villoresi, fisico dell’Università di Padova; Guido Tonelli, fisico del CERN e professore all’Università di Pisa, tra i protagonisti della scoperta del bosone di Higgs; Rachael McDermott, direttrice del Max Planck Institute for Plasma Physics… e tanti altri personaggi geniali e interessanti!
Il mio incontro è stato organizzato grazie alla collaborazione con Fotografica – Festival di Fotografia di Bergamo, che quest’anno esplora anche il tema dell’intelligenza artificiale, sostenuta dalla Fondazione Alfaparf.
Il talk sarà moderato dagli studenti della webradio dell’Università degli studi di Bergamo.
Oltre l’obiettivo: la fotografia nell’era dell’AI
Cosa significa “vedere” nell’era dell’Intelligenza Artificiale? Dove si colloca il confine tra autenticità e simulazione, reportage e immaginazione? Siamo ancora in grado di riconoscerlo? In collaborazione con il Festival FOTOGRAFICA, metteremo a fuoco il rapporto tra AI e fotografia contemporanea.
Interviene: Filippo Venturi, Documentary Photographer & Visual Artist
Modera: UniBg OnAir, webradio dell’Università degli studi di Bergamo
Dove: Domenica 12 Ottobre 2025 ore 17.00 - Pala SDF in Piazza della Libertà - Bergamo
Sito ufficiale di BergamoScienza: bergamoscienza.it
Sito ufficiale di Fotografica: fotograficafestival.it
Qualche foto dal talk:
Workshop per CNA Emilia Romagna /
Le nuove frontiere dell'AI per produzioni fotografiche e video
Operazione RIF PA 2024-22712/RER/6 "Potenziamento delle competenze per l'innovazione, l'internazionalizzazione e la sostenibilità nel sistema/filiere delle ICC" - Approvato con DGR 1914 /2024 del 14/10/2024 e realizzata grazie ai Fondi europei della Regione Emilia-Romagna
Intelligenza artificiale per la creazione di nuovi prodotti/servizi
Obiettivi
Il percorso formativo permetterà ai partecipanti di acquisire competenze strategiche per lo svolgimento della propria attività lavorativa, potenziando e consolidando la propria professionalità attraverso l’utilizzo di strumenti e metodi connessi all’adozione di sistemi AI ed aggiornare le conoscenze per elaborare e predisporre nuovi contenuti nell’ambito foto video. La figura in uscita al termine del percorso sarà in grado di:
Individuare soluzioni basate su Intelligenza Artificiale adattabili al proprio contesto;
Valorizzare prodotti/opere/servizi tramite l’utilizzo delle tecnologie;
Integrare diverse modalità di fruizione dei contenuti culturali e artistici;
Valorizzare archivi, dati e creare nuovi contenuti culturali;
Potenziare tecniche di digitalizzazione per archiviazione ed elaborazione di nuovi contenuti.
Destinatari
Saranno coinvolti imprenditori, imprenditrici, figure chiave dell’impresa e liberi professionisti ordinistici e non ordinistici che hanno sede legale o unità locale in Emilia Romagna e che appartengono alla filiera a cui l’Operazione afferisce. Saranno coinvolte figure che ricoprono ruoli chiave nelle imprese di provenienza, per la definizione di strategie organizzative di sviluppo e di innovazione. Destinatari del progetto saranno dipendenti, imprenditori, professionisti, che già operano nei sistemi/filiere di riferimento e che necessitano di aggiornare, incrementare, qualificare le competenze tecnico professionali e/o gestionali/organizzative/manageriali funzionali alla permanenza nel mercato del lavoro e a sostenere i processi di innovazione e sviluppo sostenibile delle filiere e dei sistemi produttivi di beni e servizi. Si specifica che per unità operativa si intende un immobile (una sede fisica) in cui il destinatario svolge abitualmente la propria attività come libero professionista, dimostrabile con diverse documentazioni previste dall’Invito (visure camerali, certificato di attribuzione partita IVA, Iscrizione all’Albo, Ordine o Collegio, etc). E’ esclusa la partecipazione alle imprese del settore agricolo e forestale, della pesca e dell’acquacultura. Tali imprese potranno essere destinatarie nel solo caso in cui operino anche in altri settori e che dispongano di un sistema di separazione delle attività o di distinzione dei costi, che assicuri che gli aiuti non finanzieranno attività escluse dal campo di applicazione.
Requisiti di accesso
L’accertamento dei requisiti formali di accesso avverrà tramite la richiesta di documentazione (es: visure camerali, altro) attestante:
– Presenza di sede legale o unità locale in Emilia-Romagna
– Collegamento al sistema produttivo/filiera a cui l’Operazione si rivolge attraverso il possesso dei seguenti codici ATECO.
Per accedere al percorso è necessario ricoprire incarichi aziendali o professionali attinenti al contenuto del corso. L’accertamento dei requisiti sostanziali avverrà con le seguenti modalità: Analisi domande di iscrizione, CV e documentazione aggiuntiva, al fine di verificare i requisiti suindicati, a cura del coordinatore di progetto. Il mancato possesso dei requisiti formali e/o sostanziali prevederà la non ammissione al progetto. I candidati in possesso dei requisiti formali e sostanziali andranno a costituire l’elenco dei candidati ammissibili. I corsi si avvieranno solo al raggiungimento del numero minimo di 8 partecipanti ammessi e che hanno formalizzato la propria volontà di accedere al percorso. Il numero massimo di partecipanti potrà variare a seconda delle modalità, dotazioni e sedi formative utilizzate. Le imprese coinvolte dovranno rientrare nel regime De Minimis. Per garantire apprendimento e successo formativo sarà valutato il ruolo aziendale e/o l’attività professionale e curriculare del partecipante che dovrà essere attinente al contenuto del corso.
Contenuti del corso
Prima parte – a cura di Filippo Venturi (come si applicano tecnologie AI per foto giornalistiche/sportive/di documentari)
Messa a confronto tra reportage reale e riproduzioni con AI.
Le immagini generate per idealizzare un prodotto.
Timori legati all’adozione di questa nuova tecnologia, sia le potenzialità che essa porta con sé, aprendo un dibattito sul futuro dell’arte fotografica e della nostra interazione con le immagini digitali.
Come l’I.A. può ampliare le prospettive creative dei fotografi e le idee che sottendono alla creazione di progetti.
Esempi di utilizzo di software TTI (text-to-image) come Midjourney che, partendo da una descrizione testuale (prompt), generano una immagine sfruttando l’I.A.
Seconda parte – a cura di Stefano Bolognini (utilizzo software AI in foto e montaggi video)
Introduzione su AI e modelli, Generazione, strumenti. Evoluzione delle recenti tecnologie, come viene usata attualmente e quali sono le prospettive.
Software per la fase di ricerca e la creazione di una moodboard di un progetto personale o un lavoro commissionato, rendere più veloce la selezione e la postproduzione delle foto con strumenti che utilizzano l’AI.
Chat GPT e il suo utilizzo per velocizzare il processo di scrittura e revisione dei testi, come sinossi e didascalie delle fotografie da inviare a un concorso o da pubblicare su un sito web.
Strumenti e funzionalità Ai per Foto: introduzione a Adobe Photoshop. Approfondimento su Photoshop Beta e le nuove funzionalità per lo sviluppo dei file RAW (con Neural Filters), e su Camera RAW (anche su Adobe Lightroom) per ingrandire le immagini, senza perdere qualità nella fase di stampa.
Remini: restaurare volti, anche da immagini molto degradate.
Topaz: Photo Ai, Video Ai, come usare questi strumenti per migliorare e correggere sia foto che video.
Runway ML (Gen-2) – Generazione video e immagini Ai, anche da testo o immagini.
Modalità e criteri di selezione
Il processo di selezione, che si attiverà esclusivamente qualora il numero dei candidati/e risultasse superiore al numero di posti disponibili per la gestione del gruppo/aula ai fini di un efficace processo formativo, verterà sull’analisi del possesso dei requisiti sottoelencati. La Selezione verificherà la conoscenza BASE di STRUMENTI INFORMATICI
Attestato
Attestato di frequenza
Quota di partecipazione
Corso gratuito in quanto cofinanziato con risorse del Fondo Sociale Europeo PLUS 2021/2027 della Regione Emilia-Romagna
Calendario
Modulo a cura di Filippo Venturi dalle 9,30 alle 15,30
Lunedì 29 settembre e Giovedì 2 ottobre
Modulo a cura di Stefano Bolognini dalle 9,30 alle 15,30
Giovedì 9 ottobre e Giovedì 16 ottobre
Sede del corso
Via Mulini, 35 - 47521 Cesena FC
Referenti
Jessica Piraccini | Email: piraccini@cnafoer.it | Telefono: 3479282282
Gloria Campanini | Email: g.campanini@cnafoer.it | Telefono: 3371083305
Docenti
Filippo Venturi
Fotografo documentarista. I suoi lavori sono stati pubblicati su magazine e quotidiani internazionali. Realizza progetti personali su storie e problematiche riguardanti l’identità e la condizione umana. Negli ultimi anni si è dedicato a un progetto sulla penisola coreana, che è stato premiato con il Sony World Photography Awards, il LensCulture Emerging Talent Awards, il Premio Il Reportage, il Premio Voglino e il Portfolio Italia – Gran Premio Hasselblad. Insegna fotogiornalismo e fotografia documentaria in Italia e all’estero, altresì il rapporto tra fotografia e intelligenza artificiale.
Stefano Bolognini
Videomaker e fotografo, esperto di video digitali, montaggio e post produzione, ambientazioni 3d, vijing e visual. Si occupa di regia e produzione di audiovisivi e di spettacoli teatrali, oltre che di organizzazione e gestione di eventi e festival. Con il collettivo di artisti ed esperti di cinema ha realizzato finora oltre venti cortometraggi. Lavora inoltre come formatore per corsi e laboratori in scuole e istituti.
Sito ufficiale: https://www.cnafoer.it/corsi/le-nuove-frontiere-dellai-per-produzioni-fotografiche-e-video/
Napoli Photo Festival /
Sabato 11 ottobre 2025 sarò al Napoli Photo Festival per un incontro in cui parlerò di Fotografia e Intelligenza Artificiale!
Il festival, oltre ad esporre il mio lavoro “Broken Mirror” (realizzato con l’intelligenza artificiale), offrirà tante mostre, incontri ed eventi interessanti legati al mondo della fotografia, sotto la direzione artistica di Luca Sorbo.
Questo il sito ufficiale del festival: https://napoliphotofestival.it
Questo il programma del festival: https://napoliphotofestival.it/programma
Mostre presso Parco San Laise Napoli Viale della Liberazione 117 edificio O
INGRESSO GRATUITO
Orari:
3 ottobre – inaugurazione ore 18
4-5 ottobre – 10-18
10 ottobre – 16-18
11-12 ottobre – 10-18
Broken Mirror al Wiesbadener Fototage (Wiesbaden Photo Days) /
Il mio lavoro Broken Mirror sarà esposto alla 13° edizione del Wiesbadener Fototage (Giornate della Fotografia di Wiesbaden), alla Kunsthaus Wiesbaden, in Germania, dal 23 agosto al 7 settembre 2025.
Broken Mirror è un progetto realizzato con l’intelligenza artificiale che richiama visivamente l’estetica della fotografia documentaria classica. Attraverso una metafora, il lavoro racconta la dittatura nordcoreana e la propaganda che regola le vite dei cittadini, ma allo stesso tempo suggerisce una riflessione più ampia: l’elemento alieno che si insinua nella quotidianità delle persone, alterandone l’identità, la percezione di sé, le modalità di comunicazione e di relazione, può essere interpretato come rappresentazione della natura invasiva e controllante della tecnologia — una visione che interroga anche il nostro futuro.
Il Wiesbadener Fototage è un festival dedicato alla fotografia artistica e documentaria contemporanea. Il tema di quest'anno, individuato dal direttore artistico Juergen Strasser, è "Futuro? Quale futuro?!"
Sito ufficiale del festival: https://wiesbadener-fototage.de/en/
Aggiornamento del 19/08/2025:
In allegato alcune fotografie che documentano il prezioso lavoro di allestimento realizzato dai curatori, insieme ai collaboratori e ai volontari, grazie ai quali il festival prende forma e diventa esperienza condivisa!
Qualche foto dell’allestimento, prima dell’inaugurazione: