Reportage

Butoh, a japanese dance by Filippo Venturi

Some photos from my reportage on butoh dance, which is part of the project “The nails that sticks out gets hammered down”.

Butoh dancer Kohei Wakaba during the costume-dressing for the performance titled “Those Who Ain’t Damn Nobody,” staged together with fellow butoh dancer Mana Kawamura.



Butoh dance was born in Japan in the late 1950s as a form of aesthetic and spiritual rebellion against the wounds of the postwar period, Western influence, and the pressures of a society built on order, conformity, and productivity.

Created by choreographer Tatsumi Hijikata and dancer Kazuo Ōno, it transforms the body into a instrument of protest and revelation.

Bodies painted white, slow or convulsive movements, grotesque and distorted gestures stage pain, metamorphosis, and the individual’s resistance.

Also called the “dance of darkness”, Butoh explores the unspeakable: atomic memory, social repression, and the deep tensions between harmony and suffering that run through the soul of contemporary Japan.

«The moon is invisible during the day and shines brightly at night. It takes night to make the moon shine. It takes ugliness to make the public reflect on beauty.»

«I believe that the role of Butoh is to resist defeat, on the ash-covered ground, next to the fragments of intercontinental ballistic missiles, without shouting against war or calling for peace, but simply standing silently, painted white, amid the ashes.»

— Kohei Wakaba

Fotografie di scena de Gli Innamorati by Filippo Venturi

Nei giorni scorsi ho avuto il piacere di scattare le fotografie di scena dello spettacolo teatrale “Gli Innamorati” presso il Teatro Diego Fabbri di Forlì!

Sopra è visibile una piccola selezione delle fotografie.


GLI INNAMORATI, di CARLO GOLDONI
Adattamento e regia ROBERTO VALERIO
Con CLAUDIO CASADIO, LOREDANA GIORDANO, VALENTINA CARLI, LEONE TARCHIANI, MARIA LAURIA, LORENZO CARPINELLI, DAMIANO SPITALERI, ALBERTO GANDOLFO
Scene e costumi Guido Fiorato
Musiche Paolo Coletta
Light designer Michele Lavanga
Assistente regia Gloria Martelli
Assistente scene e costumi Anna Varaldo
Realizzazione scene Laboratorio Scarpa, Faenza
Direttore di palcoscenico Matteo Hintermann
Tecnico luci Marco Golinucci – aiuto tecnico Lorenzo Guccione
Produzione Accademia Perduta/Romagna Teatri, La Contrada Teatro Stabile di Trieste, La Pirandelliana
In collaborazione con Comune di Verona – Estate Teatrale Veronese

Prima Nazionale: 
Estate Teatrale Veronese
Teatro Romano, Verona, 4 e 5 settembre 2025

Specchiatevi, o giovani, in questi Innamorati ch’io vi presento;
ridete di loro, e non fate che si abbia a rider di voi.

Così Carlo Goldoni introduce la sua commedia al lettore, e in questa breve frase c’è davvero tutto il succo dell’opera. Due giovani innamorati (Eugenia e Fulgenzio) ci mostrano come un amore dolce, limpido e senza inganni si possa trasformare senza alcun motivo in folle gelosia: da qui nascono una serie di ripicche, furibonde liti, alternate a dolci riappacificazioni e languidi desideri.

Esiste un tema più universale e contemporaneo di questo?
Chi di noi non ha sofferto, penato per amore rendendosi anche ridicolo agli occhi degli altri?
Quale altro sentimento scuote e dilania le nostre anime quanto l’amore folle?

Diventa allora necessario rimettere in scena questo capolavoro goldoniano che ci rammenta quanto ancora oggi ci sia di sciocco, buffo, nei nostri comportamenti durante un innamoramento; ma anche quanto si possa essere fragili, indifesi e alla mercé delle onde del cuore.
Goldoni non si accontenta di raccontare in modo semplice la vicenda, al contrario ci presenta una magnifica galleria di personaggi intorno ai due giovani amanti che consigliano, rimproverano, ingarbugliano ancor di più la vicenda. Il campione assoluto nel creare scompiglio e nel creare strade drammaturgiche aggrovigliate, è Fabrizio (lo zio di Eugenia), magnifica maschera di chiacchierone, bonario bugiardo che esalta e magnifica tutte le persone che lo circondano provocando ilarità degli altri personaggi e di riflesso del pubblico.

Con una scenografia contemporanea e costumi moderni, nasce uno spettacolo asciutto, diretto, senza fronzoli, che mescola leggerezza, risate, momenti di grande commedia a cupe atmosfere per poter rappresentar un amore più violento di tutti gli altri; uno spettacolo in cui trionfa il Teatro e la magnifica macchina teatrale inventata dal più grande drammaturgo italiano, capace con un testo scritto nel 1759, di parlare ancora oggi alle persone sedute in platea. - Roberto Valerio

Interpreti e personaggi:

Claudio Casadio – Fabrizio
Loredana Giordano – Flamminia, nipote di Fabrizio, vedova
Valentina Carli – Eugenia, nipote di Fabrizio
Leone Tarchiani – Fulgenzio, amante di Eugenia
Maria Lauria – Lisetta, cameriera
Lorenzo Carpinelli – Roberto, gentiluomo
Damiano Spitaleri – Tognino, servitore
Alberto Gandolfo – Ridolfo, amico di Fabrizio e Clorinda, cognata di Fulgenzio

Sito ufficiale: https://accademiaperduta.it/produzioni/gli-innamorati/

Notte di San Lorenzo by Filippo Venturi

Nella notte di San Lorenzo, la spiaggia di Sant’Isidoro si accende di piccole luci domestiche: lampade da campeggio, candele, lanterne improvvisate che disegnano isole di calore nel buio. I tavoli pieghevoli diventano luoghi d’incontro, le tovaglie ondeggiano leggere come vele, e tra un bicchiere di vino e una fetta di anguria si intrecciano storie, risate e ricordi. La scena è un mosaico di umanità, mentre tutti alzano di tanto in tanto lo sguardo verso il cielo, in cerca di una stella cadente a cui affidare un desiderio.
Nardò (Lecce, Italia), 10/08/2025.


On the night of San Lorenzo, the beach of Sant’Isidoro lights up with small domestic glows: camping lamps, candles, improvised lanterns tracing islands of warmth in the dark. Folding tables turn into gathering places, tablecloths ripple lightly like sails, and between a glass of wine and a slice of watermelon, stories, laughter, and memories intertwine. The scene is a mosaic of humanity, while everyone now and then lifts their gaze to the sky, searching for a shooting star to entrust with a wish.
Nardò (Lecce, Italy), 08/10/2025.


Una Notte nell'Abbazia di San Galgano by Filippo Venturi

(english below)

Una Notte nell'Abbazia di San Galgano

Venerdì 1 agosto 2025, dopo il tramonto, si è svolta una visita particolare all'Abbazia di San Galgano, sita nel comune di Chiusdino, in provincia di Siena, in Toscana.
Archeologhe e archeologi dell’Università di Siena, in abiti medievali, hanno guidato i partecipanti tra le antiche e imponenti navate, alla luce soffusa delle fiaccole, narrando i segreti della suggestiva abbazia cistercense.
Edificata tra il 1220 e il 1288 circa, l’Abbazia di San Galgano è uno dei più affascinanti esempi di architettura gotico-cistercense in Italia. Priva di tetto ma con le sue mura, navate e abside ancora perfettamente leggibili, regala un impatto visivo potente e misterioso. Negli anni ’80 del Novecento, fu scelta dal regista russo Andrej Tarkovskij come una delle location del film Nostalghia.
Ogni estate, i ricercatori dell’Università di Siena conducono scavi archeologici nelle aree che un tempo ospitavano il chiostro, il refettorio e le cucine. Le indagini hanno restituito preziose informazioni sulla vita quotidiana dei monaci, tra cui — in maniera sorprendente per un’abbazia nell’entroterra senese — il consumo regolare di pesce. L’esperienza di scavo viene condivisa con il pubblico attraverso tour guidati e attività di living history in costume storico, che permettono di restare aggiornati sui lavori svolti.
Negli ultimi anni, parallelamente agli scavi, sono stati avviati anche importanti interventi di restauro, come il recupero della sacrestia inferiore e dei suoi affreschi trecenteschi, il restauro di due guglie originarie della facciata e il progetto di riapertura del dormitorio monastico, che amplierà gli spazi visitabili.
L'evento è stato organizzato dalla Fondazione San Galgano.
Chiusdino, in provincia di Siena (Toscana, Italia), 1 Agosto 2025.


One Night at the Abbey of San Galgano

On Friday, August 1, 2025, after sunset, a special visit took place at the Abbey of San Galgano, located in the municipality of Chiusdino, in the province of Siena, Tuscany.
Archaeologists from the University of Siena, dressed in medieval costumes, guided participants through the ancient and imposing naves, illuminated by the soft glow of torches, revealing the secrets of the evocative Cistercian abbey.
Built between around 1220 and 1288, the Abbey of San Galgano is one of the most fascinating examples of Gothic-Cistercian architecture in Italy. Roofless yet with its walls, naves, and apse still perfectly intact, it offers a powerful and mysterious visual impact. In the 1980s, it was chosen by Russian director Andrei Tarkovsky as one of the filming locations for Nostalghia.
Every summer, researchers from the University of Siena carry out archaeological excavations in the areas that once housed the cloister, the refectory, and the kitchens. These investigations have provided valuable insights into the monks’ daily life, including — surprisingly for an abbey in the Sienese hinterland — the regular consumption of fish. The excavation experience is shared with the public through guided tours and living history activities in historical costume, allowing visitors to follow the ongoing work.
In recent years, alongside the excavations, important restoration projects have been undertaken, such as the recovery of the lower sacristy and its 14th-century frescoes, the restoration of two original spires from the façade, and the planned reopening of the monks’ dormitory, which will expand the visitable spaces.
The event was organized by the San Galgano Foundation.
Chiusdino, Province of Siena (Tuscany, Italy), August 1, 2025.

Basi militari statunitensi a Okinawa by Filippo Venturi

[English below]

Girando per Tokyo, appena fuori dalla stazione della metro di Meiji-jingumae “Harajuku” — un punto strategico, ben visibile e molto frequentato, in particolare dai giovani — ho assistito a una protesta pacifica contro la presenza militare statunitense a Okinawa. La protesta continuava anche dall'altro lato della strada, in un'ampia aea pedonale, coinvolgendo numerose persone.

Avevo letto qualcosa in passato, ma non avevo mai approfondito la gravità di questo fenomeno.

Dal 1972 a oggi, migliaia di crimini sono stati denunciati contro militari statunitensi in Giappone, tra cui oltre 120 casi di stupro a Okinawa.

Il 60% dei reati commessi da personale militare statunitense in Giappone avviene proprio a Okinawa, nonostante quest'isola rappresenti meno dell’1% del territorio nazionale.

Questo squilibrio è dovuto all’alta concentrazione di basi USA: oltre il 70% delle installazioni militari americane in Giappone si trova lì.

La recente condanna di un militare statunitense a 7 anni di carcere per aver aggredito sessualmente una donna giapponese ha riacceso il dibattito sul SOFA (Status Of Forces Agreement), il trattato che regola la presenza delle truppe USA in Giappone e che consente ai militari di essere giudicati secondo norme speciali, spesso protetti da arresto immediato o processi locali, che per molti giapponesi è simbolo di ingiustizia e di impunità, soprattutto a Okinawa.


Walking around Tokyo, just outside the Meiji-jingumae “Harajuku” subway station — a strategic, highly visible, and highly frequented spot, particularly by young people — I witnessed a peaceful protest against the U.S. military presence in Okinawa. The protest also continued across the street in a wide pedestrian aea, involving numerous people.

I had read about it in the past, but had never delved into the seriousness of this phenomenon.

From 1972 to the present, thousands of crimes have been reported against U.S. military personnel in Japan, including more than 120 cases of rape in Okinawa.

60% of crimes committed by U.S. military personnel in Japan occur on Okinawa itself, despite the fact that this island represents less than 1% percent of the national territory.

This imbalance is due to the high concentration of U.S. bases: more than 70% of U.S. military installations in Japan are located there.

The recent sentencing of a U.S. serviceman to 7 years in prison for sexually assaulting a Japanese woman has reignited the debate over the SOFA (Status Of Forces Agreement), the treaty that regulates the presence of U.S. troops in Japan and allows servicemen to be tried under special rules, often protected from immediate arrest or local trials, which for many Japanese is a symbol of injustice and impunity, especially in Okinawa.

Another rainy day in Shibuya by Filippo Venturi

Un altro giorno di pioggia a Shibuya.
Raramente faccio fotografia di strada, ma a Tokyo non si può resistere!

Best 9 Instagram 2024 by Filippo Venturi

Anche quest’anno, il mio Best 9 di Instagram – ovvero i post che hanno suscitato maggior interesse – rappresenta una sorta di diario visivo degli avvenimenti più significativi che mi hanno toccato direttamente nel corso di questo 2024!

Come lo scorso anno, 3 di queste fotografie riguardano l’alluvione che ha nuovamente colpito la Romagna. Sono immagini tratte dal mio reportage su Traversara, paese in provincia di Ravenna, inondato due volte a causa della rottura dell’argine del fiume Lamone.

C’è una foto proveniente dal mio reportage sulle proteste a Tbilisi, in Georgia, dove molti giovani si sono mobilitati per chiedere nuove elezioni dopo i brogli di ottobre, affrontando una dura repressione da parte della polizia.

C’è il mio ritratto allo scrittore Emmanuel Carrère, un interessante incontro a Tbilisi nella notte delle elezioni in Georgia, in ottobre.

C’è l’annuncio con cui il Cosmo Photo Fest ha comunicato il premio al mio progetto “Broken Mirror”, svolto con l’uso dell’intelligenza artificiale, che è poi stato esposto nel Festival.

C’è un’immagine che documenta l’allestimento espositivo del mio progetto “He looks like you”, su mio padre e mio figlio, presentato a Groningen nei Paesi Bassi, nell’ambito della mostra Pixel Perceptions: Into the Eye of AI, che ha radunato una selezione internazionale degli artisti visivi più interessanti che lavorano con l'intelligenza artificiale.

C’è la locandina del mio public talk su fotografia e intelligenza artificiale, tenuto al Planetario di Modena e organizzato dal Circolo Fotografico Colibrì.

Infine, c’è una fotografia scattata da Elisa durante il mio ricovero in ospedale, lo scorso giugno. Nell’immagine gioco e scherzo con Ulisse, fingendo di lanciare ragnatele come Spider-Man, per rassicurarlo sul mio stato di salute e sul mio spirito positivo :)

Intervista su Gente di Fotografia by Filippo Venturi

Sul numero 83 di Gente di Fotografia è uscita una doppia intervista, al sottoscritto e alla fotografa Barbara Zanon, sull’intelligenza artificiale, la fotografia e la loro convivenza!

Si tratta di una delle interviste dove più ho potuto sviscerare l’argomento e credo sia interessante anche confrontare le doppie risposte, a volte molto vicine, altre volte con punti di vista diversi.

Il volume contiene tanti approfondimenti, portfolio stimolanti, recensioni di libri, mostre, festival e fiere di fotografia.

Georgian Nightmare by Filippo Venturi

Georgian Nightmare
(Tbilisi, Gori, Ergneti, Khurvaleti, border with South Ossetia — 2024)

Georgia, a country positioned between Europe and Asia, is experiencing a highly tense political phase. Despite its historic ties with Russia, it has for several years expressed a clear aspiration toward the West, culminating in its official recognition as a candidate country for the European Union in December 2023. However, the path toward European integration appears increasingly uncertain. In recent months, the ruling party, Georgian Dream, seems to have reversed course: after bringing Georgia closer to the EU, it seems to have adopted a pro-Russian line, made evident with the passage in 2024 of the controversial law on “foreign agents” — after two years of demonstrations and protests by the population — evidently inspired by the Russian norm used to restrict press freedom and NGO activity.

This change in the party's course has sparked deep divisions within the country: on the one hand a large segment of the population, particularly the very young (the so-called Generation Z), dreams of the country's entry into the EU, and on the other a government that seems to be increasingly aligning itself with Moscow's interests. The October 26, 2024 parliamentary elections, won again by the ruling party, were disputed by the opposition and declared fraudulent by pro-European President Salome Zourabichvili, who called the results a “special operation” by Russia (citing the term used by Putin in February 2022, at the start of the invasion of Ukraine). Georgia's future thus remains poised between two opposing forces, the West and Russia, with the latter having been waging a multi-level international hybrid war for years.


Georgian Nightmare
(Tbilisi, Gori, Ergneti, Khurvaleti, confine con l’Ossezia del sud — 2024)

La Georgia, un paese posizionato tra Europa e Asia, sta vivendo una fase forte tensione politica. Nonostante i suoi storici legami con la Russia, da diversi anni ha espresso una chiara aspirazione verso l'Occidente, culminata nel riconoscimento ufficiale come paese candidato all'Unione Europea nel dicembre 2023. Tuttavia, il percorso verso l'integrazione europea appare sempre più incerto. Negli ultimi mesi il partito al governo, Sogno Georgiano, sembra aver invertito la rotta: dopo aver avvicinato la Georgia all’Europea, sembra aver adottato una linea filo-russa, resa evidente con l’approvazione nel 2024 della controversa legge sugli "agenti stranieri"— dopo due anni di manifestazioni e proteste da parte della popolazione — palesemente ispirata alla norma russa utilizzata per limitare la libertà di stampa e l'attività delle ONG.

Questo cambiamento di rotta del partito ha suscitato profonde divisioni interne al paese: da una parte una ampia fetta della popolazione, in particolare i giovanissimi (la cosiddetta Generazione Z), sogna l’ingresso del paese nell'UE, e dall'altra un governo che sembra allinearsi sempre più agli interessi di Mosca. Le elezioni parlamentari del 26 ottobre 2024, vinte nuovamente dal partito di governo, sono state contestate dall’opposizione e dichiarate fraudolente dalla presidente europeista Salome Zourabichvili, che ha definito i risultati una "operazione speciale" della Russia (citando il termine usato da Putin a febbraio 2022, all’avvio dell’invasione dell’Ucraina). Il futuro della Georgia rimane dunque in bilico tra due forze opposte, l’Occidente e la Russia, con quest’ultima che da anni sta portando avanti una guerra ibrida internazionale su più livelli.



Le elezioni in Georgia del 26 ottobre 2024 hanno rappresentato un momento cruciale per il futuro del Paese. Si tratta dell'ennesima democrazia europea che si trova ad affrontare una prova difficile, divisa tra l'aspirazione di avvicinarsi all'Unione Europea e le pressioni russe, che mirano a riportarla sotto l'influenza di Putin.

Il 26 ottobre 2024 si è votato in Georgia per le elezioni parlamentari. È stato un momento cruciale per le sorti del paese, per capire se nel prossimo futuro la Georgia, che tradizionalmente ha legami molto stretti con la Russia, continuerà l’avvicinamento all'Unione Europea. La Georgia è ufficialmente un paese candidato all'integrazione europea dal dicembre 2023 (dopo aver fatto richiesta formale nel marzo 2022), ma negli ultimi anni il suo governo sembra aver interrotto tale percorso, per spostarsi su posizioni sempre più filorusse.

Nell’aprile 2024, molteplici proteste portate avanti da migliaia di cittadini avevano avuto luogo per cercare di impedire (senza successo) l'approvazione di una legge contro i cosiddetti “agenti stranieri” (tutte quelle associazioni che ricevono almeno il 20% dei propri fondi dall’estero), ispirata a una legge simile in vigore in Russia dal 2012 e che il regime di Vladimir Putin ha usato per far chiudere media indipendenti, ONG e associazioni della società civile.

Nel 2023 proteste analoghe erano riuscite a spingere il governo a ritirare questa legge ma, quest’anno, non sono bastate a evitare una legge che, per i manifestanti, indebolisce ulteriormente la democrazia georgiana e ostacola l’ingresso del paese nell’UE, desiderato da circa l’80% della popolazione. Nemmeno il veto posto dalla presidente della Repubblica ed europeista, Salome Zourabichvili, ha potuto fermare questa legge, avendo il governo abbastanza voti in Parlamento per aggirarlo.

Il partito al governo, Sogno Georgiano — fondato dal miliardario Bidzina Ivanishvili, sempre allineato alle posizioni del regime russo — ha basato gran parte della sua campagna sull'accusa che l’Occidente starebbe finanziando delle ONG in Georgia per fomentare una rivoluzione che porterebbe instabilità e che metterebbe il paese contro la Russia, e dunque contro i suoi interessi. Questa motivazione è simile alla retorica usata da Vladimir Putin, contro i suoi oppositori interni, accusati di essere manovrati dall’Occidente per danneggiare la Russia, e a quella usata dal dittatore bielorusso Alexander Lukashenko, quando ha represso con violenza le proteste popolari interne. Nei mesi in cui è stata riproposta e in seguito approvata la legge sugli “agenti stranieri”, il governo sembra aver assunto una posizione più apertamente ostile all’Occidente. Domenica 20 ottobre 2024, a Tbilisi (capitale della Georgia), decine di migliaia di persone hanno manifestato nuovamente a favore dell'ingresso della Georgia nell'Unione Europea.

Domenica 27 ottobre 2024, il giorno dopo le elezioni, la Presidente della Georgia, Salome Zourabichvili ha denunciato la falsificazione delle elezioni legislative avvenute sabato 26 ottobre e vinte dal partito filorusso già al potere, Sogno Georgiano. Le stesse elezioni erano state contestate dall'opposizione in giornata. Oltre a dichiarare illegittimi i risultati delle elezioni, definendole una "operazione speciale" russa, Zourabichvili ha annunciato una grande protesta per la sera di lunedì 28 ottobre, in cui è stata ufficializzata la richiesta di ripetere le elezioni. Un'altra manifestazione è seguita il lunedì successivo. Tutto ora è nelle mani di UE e USA e delle eventuali pressioni diplomatiche itnernazionali per far ripetere le elezioni; nel frattempo i partiti di opposizione hanno rifiutato di prendere posto nel nuovo Parlamento eletto.

Incontrare Emmanuel Carrère a Tbilisi by Filippo Venturi

In questi giorni a Tbilisi sono successe diverse cose interessanti, incontri piacevoli, ma anche brutte notizie.

La cosa più imprevedibile, però, è stato passare alcune ore con Emmanuel Carrère: entrambi interessati alle sorti della Georgia. Condividendo molteplici caffè e chiacchierate con Monica Perosino :)

Qui un ritratto e una foto nella press room dove attendevamo notizie sui risultati elettorali, la notte di sabato 26 ottobre 2024.