Exhibitions

Ulisse alla scoperta di Letizia Battaglia by Filippo Venturi

Qualche giorno fa ho portato mio figlio Ulisse alla visita guidata per bambini — condotta dalla sempre bravissima Lisa Rodi — della mostra “Letizia Battaglia. L'opera 1970-2020” ai Musei di San Domenico, a Forlì.

Conoscevo già bene il lavoro immenso di Letizia, ma questa visita mi ha permesso di rivederlo con calma e scoprire nuovi dettagli e aneddoti.

Al primo piano, comprensibilmente, la visita guidata ha saltato la sala dedicata alle stragi di mafia dove io, invece, mi ci sono soffermato a lungo.

Come detto, conoscevo già queste fotografie ma, entrando nella sala, quando mi è apparsa la stampa grande del giudice Giovanni Falcone ai funerali del generale Dalla Chiesa, vittima della mafia nel 1982, e conoscendo anche il destino solitario che lo attenderà nei dieci anni successivi, fino al suo assassinio, ho avuto una sorta di sindrome di Stendhal e gli occhi mi si sono riempiti di lacrime.

Ho rivisto i cadaveri delle vittime, le macchine coi vetri in frantumi, i parenti disperati e tutto il turbinio di voci e grida — potevo sentirle, in qualche modo — e questo era davvero insopportabile. Quando poi ho letto il testo che presentava le opere esposte nella sala, ho potuto comprendere a fondo la sua profonda stanchezza nel fotografare queste situazioni, senza vedere una reazione da parte dei cittadini e delle autorità.

Dopo essermi ripreso, mi sono riunito al gruppo di bambini che, intanto, stava osservando una delle sale successive, con soggetti più leggeri, dove c’erano anche le fotografie di Letizia a dei bambini che giocano con delle pistole giocattolo ricevute in dono dai genitori, nel Giorno dei Morti.

Sono arrivato giusto in tempo per sentire Ulisse fare una delle sue tipiche osservazioni, da bambino, a volte fuori tema ma allo stesso tempo perfettamente in tema: “Io è tutta la vita che mi chiedo perché fanno i fucili e le pistole se poi non le usano bene”.

Ho provato una certa soddisfazione e consolazione.

Nell’ultima sala, la mia attenzione è andata al potente ritratto che Letizia Battaglia ha fatto a Rosaria Costa — la vedova dell’agente di scorta Vito Schifani, ucciso nella strage di Capaci del 23 maggio 1992 insieme a Giovanni Falcone, alla moglie e agli altri agenti — e si è ripetuto quello strano fenomeno in cui potevo sentire le fotografie parlare, ma in questo caso ho udito le parole del suo indimenticabile intervento in chiesa, al funerale del marito.

Ulisse ha invece notato la foto di una madre sulla spiaggia, abbracciata alla figlia, con didascalia “Olimpia a Mondello” e mi ha confidato che gli piacerebbe una foto così, abbracciato alla mamma.

Festival Respira by Filippo Venturi

Venerdì 19 Settembre 2025 sarò ospite del Festival Respira!


Sarà una serata per rallentare e lasciarsi ispirare, con mostre (fra cui quella del mio lavoro Broken Mirror), talk, arte e musica, in una cornice speciale come quella del Museo Casa L. Varoli a Cotignola.

In programma:

GALLERIA D’ARTE: con Filippo Venturi, Roberto Venegoni e Alessandro Tasselli.
TALK: con Priscilla (Mariano Gallo)
LIVE: con 2122 e Frigo

Durante tutto l’evento sarà presente Incantina Space: un’area market con prodotti di atrigianato.

Respira non è solo un festival: è un momento da vivere insieme, per prendersi cura del proprio tempo.

Ti aspettiamo!

Si Fest 2025 by Filippo Venturi

Quest’anno torno con grande piacere al SI Fest, il festival di fotografia di Savignano sul Rubicone, che inaugura nel weekend del 12-14 Settembre 2025!

Parteciperò alla giornata di presentazione del progetto “Tagliata dall’acque la terra. Immagini di un’alluvione: Romagna, 2023”, da cui nasce anche l’omonima mostra presso la Fototeca Marco Pesaresi. In questo lavoro collettivo è inclusa anche la mia testimonianza fotografica (link) di quel tragico evento che colpì la nostra Regione.

Inoltre, sarò tra i lettori portfolio per l’assegnazione del Premio Werther Colonna, insieme ad altri colleghi ed esperti: un’occasione preziosa per incontrare chi desidera condividere i propri progetti, discuterne e ragionare insieme su come svilupparli o rafforzarli. Svolgerò due turni: sabato 13 settembre e domenica 14 settembre, dalle ore 9 alle ore 12. Per maggiori informazioni, vedere il link Letture Portfolio

Per me ha un significato speciale: proprio a Savignano, molti anni fa, iniziai a seguire con attenzione le letture portfolio. Fu un’esperienza fondamentale, che mi ha segnato e che ricordo ancora con affetto. Tornarci oggi, da lettore, è un po’ come chiudere un cerchio.

Sito ufficiale del festival: www.sifest.it


Elenco dei lettori portfolio al Si Fest 2025:

  • Patricia Armocida - Gallerista

  • Michele Buda - Francesco Raffaelli - Fotografi

  • Luca Capuano - Fotografo

  • Antonio Carloni - Vice direttore Gallerie d’Italia

  • Barbara Diener - Fotografa

  • Francesca Fabiani - Curatrice

  • Sebastiano Leddi - Photo Editor

  • Fulvio Merlak - Presidente onorario FIAF e presidente Portfolio Italia

  • Maysa Moroni - Photo Editor

  • Elisabetta Bibi Portoghese - Curatrice

  • Roselena Ramistella - Fotografa

  • Filippo Venturi - Fotografo

  • Marco Zanella - Fotografo

  • Francesco Zizola - Fotografo

Mostra fotografica Mejnosti / Borderlines by Filippo Venturi

Con mio grandissimo piacere, il mio lavoro “Fearless” sarà esposto nella mostra fotografica “Mejnosti / Borderlines“, che rientra negli eventi di GO! 2025 — Progetto transfrontaliero che vede le due città di Nova Gorica e Gorizia protagoniste dell'ambito titolo di Capitale Europea della Cultura.

Fearless — Nel 2021, per circa due mesi, ho seguito le USCA (Unità Speciali di Continuità Assistenziale), squadre di medici impegnati nel monitoraggio e nell’assistenza domiciliare dei malati di Covid-19. A loro spettava il compito cruciale di decidere chi dovesse essere ricoverato, contribuendo così a evitare la saturazione dei pronto soccorso e degli ospedali. I medici delle USCA erano giovanissimi — in Emilia Romagna l’età media era di 33 anni — poiché, per far fronte alla grave carenza di personale, dal marzo 2020 era stata semplificata l’assunzione dei neolaureati in medicina. Molti di loro avevano sospeso la specializzazione e si erano ritrovati catapultati, da un giorno all’altro, in prima linea contro la pandemia, lavorando senza sosta, sette giorni su sette.

Sono felice, a distanza di alcuni anni, di poter ridare visibilità al lavoro e al coraggio di questi giovani medici, che hanno affrontato la pandemia con dedizione e generosità. Le mie fotografie risultano leggermente sfocate a causa della plastica trasparente con cui ho dovuto rivestire la macchina fotografica per proteggerla dalla contaminazione.

Il tema della mostra non si limita alla frontiera come linea fisica ma esplora il concetto di “Mejnost” anche nei contesti sociali, di status, sociologici, psicologici e di genere.

Maggiori info sul mio progetto qui: Fearless
Maggiori info sui miei lavori sulla pandemia: 11 Stories


Dal 19 settembre 2025, la Galleria GONG ed EPICenter ospiteranno la mostra fotografica internazionale intitolata Mejnosti / Borderlines. Sarà inaugurata alla Galleria GONG alle ore 18:00 e all’EPICenter alle ore 19:00 e resterà aperta fino al 25 ottobre 2025.

Partecipano 14 autori e autrici selezionati da Slovenia, Italia e Austria: Uroš Acman (SI), Goran Bertok (SI), Vincent Forstenlechner (AT), Christoph Grill (AT), Markus Guschelbauer (AT), Valentina Iaccarino & Pietro Peresutti (IT), Giulia Iacolutti (IT), Roberto Kusterle (IT), Branko Lenart (AT), Marko Lipuš (AT), Eva Petrič (SI), Gregor Radonjič (SI) e Filippo Venturi (IT). I curatori della mostra, frutto della collaborazione tra la Galleria GONG di Nova Gorica e la Galleria Photon di Lubiana, sono Nataša Kovšca e Dejan Sluga.

Il tema di questa esposizione collettiva, che coinvolge artisti provenienti da Slovenia, Italia e Austria, trae ispirazione dallo spazio goriziano, in cui il concetto di confine si manifesta come fenomeno complesso e sfaccettato. Il contenuto non si limita alla frontiera come linea fisica che, soprattutto nel dopoguerra, ha segnato indelebilmente la vita nelle zone di confine, ma esplora il concetto di “mejnost” anche nei contesti sociali, di status, sociologici, psicologici e di genere. La riflessione si fonda sulla definizione di confine come distinzione e definizione dell’“altro” – colui che ci sta di fronte o che viene percepito come diverso, meno degno, meno “civile”.

L’eccezionale momento storico che viviamo ci pone di fronte a sfide importanti, siano esse ecologiche, sanitarie, politiche o, purtroppo, anche militari. Le restrizioni dovute alla pandemia, le complesse questioni migratorie e le guerre alle frontiere orientali e meridionali dell’Europa costituiscono una sfida rilevante per artisti e curatori. Con questa mostra si vuole ampliare lo sguardo verso un’accezione più ampia di confine, includendo in modo sottile anche interrogativi legati a questioni sociali urgenti, con particolare attenzione ai fenomeni e agli avvenimenti attuali. L’interesse principale è rivolto ad approcci metaforici e concettuali della fotografia contemporanea, attraverso i quali gli autori esplorano il potenziale visivo e simbolico di questo linguaggio. Il progetto comprende anche lavori documentari di qualità, che riflettono lo stato del mondo in questo preciso momento storico. In un’epoca in cui migrazioni, pandemie e guerre hanno nuovamente tracciato barriere, la mostra apre uno spazio di riflessione, empatia e comprensione critica del mondo che ci circonda.

Il progetto espositivo è articolato in diversi nuclei tematici, dedicati a varie categorie di confini: dai confini fisici e simbolici che si imprimono nella vita delle comunità e degli individui, alla riflessione sulle diverse manifestazioni di prigionia, restrizioni sociali, passaggi/metamorfosi e stati psicologici estremi.

La mostra fa parte del programma ufficiale di GO! 2025 - Un progetto transfrontaliero che vede le due città di Nova Gorica e Gorizia protagoniste dell'ambito titolo di Capitale Europea della Cultura.


Di seguito il comunicato stampa:

IL REPORTAGE DI FILIPPO VENTURI SULLE USCA DI FORLÌ IN MOSTRA A NOVA GORICA E GORIZIA

Il pluripremiato fotografo Filippo Venturi espone il lavoro sui giovani medici delle USCA di Forlì, realizzato nel 2021 col supporto dell’AUSL della Romagna.

Il fotografo Filippo Venturi - originario di Cesena e oggi residente a Forlì, nominato autore dell’anno dalla FIAF - è stato invitato a partecipare con una selezione di fotografie del suo progetto Fearless alla mostra fotografica internazionale “Mejnosti / Borderlines”, che si terrà dal 19 settembre al 25 ottobre 2025 presso la Galleria GONG e l’EPICenter di Nova Gorica. L’esposizione, curata da Nataša Kovšca e Dejan Sluga e organizzata in collaborazione con la Galleria Photon di Lubiana, rientra ufficialmente nel programma di GO! 2025, progetto transfrontaliero che vede le due città di Nova Gorica e Gorizia protagoniste dell'ambito titolo di Capitale Europea della Cultura.

Fearless è stato realizzato nel 2021 a Forlì, grazie alla disponibilità e al supporto dell’AUSL della Romagna e dei suoi lavoratori. Per circa due mesi, Venturi ha seguito le USCA (Unità Speciali di Continuità Assistenziale), squadre di medici impegnati nell’assistenza domiciliare dei malati di Covid-19. A loro spettava il compito cruciale di decidere chi dovesse essere ricoverato, contribuendo così a evitare la saturazione dei pronto soccorso e degli ospedali. I medici delle USCA erano giovanissimi - in Emilia-Romagna l’età media era di 33 anni - poiché, per far fronte alla grave carenza di personale, dal marzo 2020 era stata semplificata l’assunzione dei neolaureati in medicina. Molti di loro avevano sospeso la specializzazione e si erano ritrovati catapultati, da un giorno all’altro, in prima linea contro la pandemia, lavorando senza sosta, sette giorni su sette.

Le fotografie, leggermente sfocate a causa della plastica trasparente che avvolgeva la macchina fotografica per proteggerla dalla contaminazione, restituiscono con forza la dimensione di sacrificio, urgenza e dedizione di quei momenti.

La mostra “Mejnosti / Borderlines” riunisce autori e autrici provenienti da Slovenia, Italia e Austria. Il tema dell’esposizione non si limita al confine come linea fisica, ma esplora i “confini” anche in senso sociale, psicologico e simbolico. In un’epoca segnata da pandemie, migrazioni e conflitti, la mostra propone una riflessione critica ed empatica sul presente, utilizzando la fotografia contemporanea come strumento di narrazione e testimonianza. L’inaugurazione è prevista per il 19 settembre 2025: alle 18:00 presso la Galleria GONG e alle 19:00 all’EPICenter di Nova Gorica.

Con Fearless, Filippo Venturi porta l’esperienza delle USCA di Forlì e il contributo dei lavoratori dell’AUSL della Romagna in un contesto internazionale, dando visibilità al coraggio e alla dedizione di chi ha affrontato la pandemia in prima linea.

Filippo Venturi è un fotografo documentarista e un artista visivo. Realizza progetti su storie e problematiche riguardanti l'identità e la condizione umana. I suoi lavori sono stati pubblicati sui principali quotidiani e magazine internazionali. Ha documentato diverse dittature totalitarie. Negli ultimi anni si è dedicato a un progetto sulla Penisola Coreana, che gli è valso numeri premi: come il Sony World Photography Award e il Portfolio Italia - Gran Premio Hasselblad. I suoi progetti sono stati esposti in musei e festival, in Italia e all'estero. Insegna fotogiornalismo e fotografia documentaria e tiene workshop sul rapporto fra fotografia e intelligenza artificiale.

Fra il 2020 e il 2021 ha documentato la pandemia di Covid-19 in Italia, realizzando reportage e progetti pubblicati su The Guardian, The Washington Post, The Cut New York Magazine, Marie Claire, La Repubblica, Il Venerdì di Repubblica, Il Sole 24 Ore e altri.

Nel 2025 è stato nominato autore dell’anno dalla FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche).


Qualche foto dall’inaugurazione del 19 settembre 2025!

Prossime mostre, talk ed eventi by Filippo Venturi

Un breve riassunto dei prossimi appuntamenti dove sarà possibile incontrarmi o visitare una mia mostra!

"Broken Mirror" ai Wiesbaden Photo Days 2025, dal 23 agosto al 7 settembre 2025.
Il mio lavoro Broken Mirror sarà esposto alla Kunsthaus Wiesbaden, in Germania. Il tema del festival di quest'anno, individuato dal direttore artistico Juergen Strasser, è "Futuro? Quale futuro?!"

"Broken Mirror" al Napoli Photo Festival, dal 3 al 12 ottobre 2025
Il mio lavoro Broken Mirror sarà esposto al Napoli Photo Festival. Il tema di quest'anno, individuato dal direttore artistico Luca Sorbo, è "Dal fotografico al post-fotografico".
Terrò inoltre un talk sul tema fotografia e intelligenza artificiale sabato 11 ottobre alle ore 11.15.

"Tagliata dall’acque la terra. Immagini di un’alluvione: Romagna, 2023" presso la Fototeca Marco Pesaresi, fino al 28 settembre 2025.
Con questa iniziativa il Comune di Savignano sul Rubicone ha costituito un fondo fotografico sul tema dell’alluvione del 2023, acquisendo opere di sei autori che l’hanno vissuta in prima persona in diverse città e zone della Romagna ed elaborata attraverso la pratica artistica, secondo la propria sensibilità: Andrea Bernabini, Silvia Camporesi, Filippo Venturi, Gianni Zaffagnini, Marco Zanella e Benedetta Ristori. Durante il SI Fest, terrò delle visite guidate relative al mio lavoro (date da definire).

Altre attività e incontri sono in fase di organizzazione nei prossimi mesi :)


Broken Mirror è un progetto realizzato con l’intelligenza artificiale che richiama visivamente l’estetica della fotografia documentaria classica. Attraverso una metafora, il lavoro racconta la dittatura nordcoreana e la propaganda che regola le vite dei cittadini, ma allo stesso tempo suggerisce una riflessione più ampia: l’elemento alieno che si insinua nella quotidianità delle persone, alterandone l’identità, la percezione di sé, le modalità di comunicazione e di relazione, può essere interpretato come rappresentazione della natura invasiva e controllante della tecnologia — una visione che interroga anche il nostro futuro.

Napoli Photo Festival by Filippo Venturi

Sabato 11 ottobre 2025 sarò al Napoli Photo Festival per un incontro in cui parlerò di Fotografia e Intelligenza Artificiale!

Il festival, oltre ad esporre il mio lavoro “Broken Mirror” (realizzato con l’intelligenza artificiale), offrirà tante mostre, incontri ed eventi interessanti legati al mondo della fotografia, sotto la direzione artistica di Luca Sorbo.

Questo il sito ufficiale del festival: https://napoliphotofestival.it
Questo il programma del festival: https://napoliphotofestival.it/programma


Mostre presso Parco San Laise Napoli Viale della Liberazione 117 edificio O
INGRESSO GRATUITO

Orari:
3 ottobre – inaugurazione ore 18
4-5 ottobre – 10-18
10 ottobre – 16-18
11-12 ottobre – 10-18

Broken Mirror al Wiesbadener Fototage (Wiesbaden Photo Days) by Filippo Venturi

Il mio lavoro Broken Mirror sarà esposto alla 13° edizione del Wiesbadener Fototage (Giornate della Fotografia di Wiesbaden), alla Kunsthaus Wiesbaden, in Germania, dal 23 agosto al 7 settembre 2025.

Broken Mirror è un progetto realizzato con l’intelligenza artificiale che richiama visivamente l’estetica della fotografia documentaria classica. Attraverso una metafora, il lavoro racconta la dittatura nordcoreana e la propaganda che regola le vite dei cittadini, ma allo stesso tempo suggerisce una riflessione più ampia: l’elemento alieno che si insinua nella quotidianità delle persone, alterandone l’identità, la percezione di sé, le modalità di comunicazione e di relazione, può essere interpretato come rappresentazione della natura invasiva e controllante della tecnologia — una visione che interroga anche il nostro futuro.

Il Wiesbadener Fototage è un festival dedicato alla fotografia artistica e documentaria contemporanea. Il tema di quest'anno, individuato dal direttore artistico Juergen Strasser, è "Futuro? Quale futuro?!"

Sito ufficiale del festival: https://wiesbadener-fototage.de/en/


Aggiornamento del 19/08/2025:
In allegato alcune fotografie che documentano il prezioso lavoro di allestimento realizzato dai curatori, insieme ai collaboratori e ai volontari, grazie ai quali il festival prende forma e diventa esperienza condivisa!


Qualche foto dell’allestimento, prima dell’inaugurazione:

VIVA! Orizzonti sensibili sull'universo femminile by Filippo Venturi

È con grande piacere che comunico di essere uno degli autori esposti nell’ambito di questa importante mostra fotografica, intitolata “VIVA! Orizzonti sensibili sull'universo femminile“, che inaugurerà il 9 aprile 2025 alle ore 17.30, presso l’ex Chiesa di Santa Sofia, Palazzo San Domenico, Agrigento!

Una parte del mio lavoro “Awakenings”, sulle donne nordcoreane fuggite dalla Corea del Nord e che hanno iniziato una nuova vita, sarà visibile. L’evento rientra nell’ambito di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025 ed è curato da Benedetta Donato, al fine di raccontare la donna attraverso la fotografia.

La mostra e il libro raccolgono il lavoro di 25 fotografi – 15 autrici e 10 autori – le cui ricerche hanno un denominatore comune: cogliere, attraverso il linguaggio della fotografia e le molteplici sensibilità, la specificità del femminile e le diverse rappresentazioni delle donne nel nostro tempo.


VIVA!
Orizzonti sensibili sull'universo femminile

Ad Agrigento, Capitale Italiana della Cultura 2025, una mostra collettiva, a cura di Benedetta Donato, per raccontare la donna attraverso la fotografia.

Apertura al pubblico 10 aprile – 8 dicembre 2025
Opening 9 aprile 2025 ore 17.30
Preview stampa 9 aprile 2025 ore 11.30
ex Chiesa di Santa Sofia, Agrigento 

Agrigento, 26 marzo 2025 – Inaugurerà mercoledì 9 aprile 2025 la mostra fotografica VIVA! Sguardi sensibili sull'universo femminile, promossa dal Rotary Club di Agrigento, con il supporto di FUJIFILM Healthcare Italia. La mostra collettiva raccoglie il lavoro di 25 fotografi – 15 autrici e 10 autori – le cui ricerche hanno un denominatore comune: cogliere, attraverso il linguaggio della fotografia, la specificità del femminile e le diverse rappresentazioni delle donne nel nostro tempo.

L'iniziativa, realizzata nell'ambito di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025, è ospitata presso la rinnovata sede dell'ex Chiesa di Santa Sofia, all'interno del suggestivo Chiostro di San Domenico, dove hanno sede Palazzo di Città e il Teatro Pirandello. 

Nell'ottica del rispetto dei principi di diversità, equità ed inclusione, il Rotary Club di Agrigento è da sempre promotore di iniziative culturali volte alla sensibilizzazione e alla profusione della solidarietà sociale, in coerenza con gli obiettivi della Rotary Foundation e ha al suo fianco, per questa iniziativa, un importante partner quale FUJIFILM Healthcare Italia, azienda impegnata nella prevenzione, diagnosi precoce e trattamento, con tecnologie avanzate a supporto della salute in tutto il mondo.

Insieme hanno deciso di dar luogo ad un'iniziativa ambiziosa: raccontare l'universo femminile attraverso il medium della fotografia, quale veicolo più potente e immediato per arrivare al pubblico e avviare un confronto profondo, offrendo spunti di riflessione sulle tante sfaccettature delle specificità del femminile nel tempo presente.

“Il nostro impegno, nell’ambito culturale, é da sempre riconosciuto dai cittadini e dagli enti pubblici ed è considerato prezioso e necessario – dichiara Alfonso Lo Zito, Presidente del Rotary Club Agrigento. Cultura e salute sono pilastri fondamentali per una società più forte e rappresentano un patrimonio da trasmettere alle future generazioni che consente di fare insieme una riflessione su queste tematiche così importanti”.

La curatela della mostra è stata affidata a Benedetta Donato, che ha scelto una rosa di autrici e autori, i cui lavori simboleggiano un cambio di prospettiva nel modo di raccontare l'universo femminile, le loro storie, le diverse fasi della loro vita.

“Autrici donne e autori uomini, dalle cui ricerche sono state selezionate opere significative, che testimoniano un'evoluzione, seppur lenta e in fase di evoluzione, di uno sguardo più attento e consapevole nei confronti della donna.

La scelta di coinvolgere autrici e autori, cui va la mia gratitudine, dipende dalla convinzione che non esiste uno sguardo di genere, ma coesistono diverse sensibilità, che insieme possono offrire visioni inedite ed interpretazioni multisfaccettate, nel rispetto dell'espressione del singolo e contemporaneamente attraverso la condivisione di prospettive”, afferma la curatrice.

“Quello di Fujifilm è un nome strettamente associato alla fotografia, ma che nel tempo è riuscito ad affermarsi in altri settori, tra cui quello della Salute, sia umana che veterinaria, con un impegno crescente in questo ambito – dichiara Davide Campari, Managing Director Fujifilm Healthcare Italia. Siamo orgogliosi di dare il nostro contributo a questa iniziativa perché le immagini continuano ad essere il focus del nostro impegno, incentrato sul costante miglioramento della loro qualità con l’obiettivo di garantire il nostro supporto a medici e pazienti, promuovendo la consapevolezza, la prevenzione e l’educazione alla salute. Per questo, sostenere questa mostra significa per noi dare valore a un concetto più ampio di benessere, che non si limita alla dimensione clinica, ma abbraccia anche quella culturale e sociale”.

La mostra, aperta fino all’8 dicembre 2025, esporrà le 25 opere, donate dalle autrici e dagli autori coinvolti, che saranno protagoniste di un'asta benefica, organizzata da Rotary Club di Agrigento a sostegno di End Polio Now, attraverso la quale Rotary Foundation da oltre 35 anni sta lavorando incessantemente per eradicare la poliomielite nel mondo.

La mostra è accompagnata dall'omonima pubblicazione, presentata in occasione dell'inaugurazione.

Fotografie di: Alberto Alicata, Federica Belli, Guia Besana, Simona Bonanno, Alessandra Calò, Emanuele Camerini, Iole Carollo, Gabriele Cecconi, Francesca Cesari, Yvonne De Rosa, Francesco Faraci, Fabio Florio, Sara Grimaldi, Sara Lando, Valeria Laureano, Mattia Marzorati, Ivana Noto, Daniele Ratti, Alessia Rollo, Mirko Sperlonga, Carla Sutera Sardo, Valentina Tamborra, Sofia Uslenghi, Filippo Venturi, Nuccio Zicari.

Link press kit: https://www.dropbox.com/scl/fo/xtq0o4zlla1rs7w33xdut/ALATyIRrrha7nKhOyvUZu_c?rlkey=c9blpjsvo2o0xwrugsg55fpmp&dl=0

Immagini concesse esclusivamente per la pubblicazione inerente l'iniziativa VIVA!.  Le immagini dovranno essere accompagnate dai crediti e dalle didascalie riportati nella nominazione dei file.


Qualche fotografia dell’allestimento!

Broken Mirror al MIA Photo Fair BNP Paribas by Filippo Venturi

Una immagine inedita di Broken Mirror

Sono felice di annunciare che il mio progetto "Broken Mirror" (realizzato con l'intelligenza artificiale), sarà esposto a Milano, al "MIA Photo Fair BNP Paribas", dal 20 al 23 Marzo 2025!
Sarà rappresentato dalla galleria Fabrik Projects di Los Angeles.

Sarà la 14° edizione della fiera, che si terrà presso Superstudio Più (via Tortona 27 a Milano). L'evento rappresenta un’importante piattaforma di dialogo tra diverse espressioni artistiche e culturali, presenti nel panorama internazionale della fotografia. Il tema scelto per questa edizione è “Dialoghi”, con lo scopo di esplorare le connessioni tra passato e presente, tecniche tradizionali e moderne, culture e linguaggi differenti.

La manifestazione vedrà la partecipazione di 77 gallerie, di cui 21 internazionali, e un totale di 114 espositori tra editori, istituzioni e progetti speciali. Info orari: dalle ore 11:00 alle ore 20:00. I biglietti sono disponibili anche online.

👉 Io sarò presente venerdì 21 marzo alle ore 15.00, per il talk “L’ambiguità del Visuale e l’affidabilità della fonte nella opera d’arte: AI e fotografia a confronto”, in cui dialogherò con Emanuela Mazzonis (curatrice della sezione "Reportage Beyond Reportage") e con Chris Davies (direttore della galleria Fabrik Projects).

Una immagine inedita di Broken Mirror

Una immagine inedita di Broken Mirror

L'elefante nella stanza a specchi. Dov'è la fotografia? by Filippo Venturi

L'ELEFANTE NELLA STANZA A SPECCHI.
Dov'è la fotografia?

Ieri ho avuto l'onore e il piacere di partecipare all'inaugurazione della 20ª mostra dei Musei di San Domenico di Forlì, intitolata "Il ritratto dell'artista. Nello specchio di Narciso. Il volto, la maschera, il selfie".

In questi venti anni, l'offerta culturale dei Musei di San Domenico ha avuto un impatto significativo per la città e il territorio regionale e non solo, di cui anche io ho ampiamente beneficiato, a livello personale e artistico.

Tuttavia, c'era un "elefante nella stanza" che mi è sembrato così evidente da farmi pensare che fosse una decisione premeditata. Per questo, ho chiesto informazioni ad alcuni esperti del settore, che hanno visto da vicino la nascita di questa mostra, e ho capito che non si trattava di una scelta precisa.

Nell'ultima sala, dedicata alle opere più contemporanee e vicine alla fotografia, sono esposte due fotografie della performance "Ecstasy" di Marina Abramović, il video "Self Portrait. Submerged" di Bill Viola, e quella che sembra essere l'unica fotografia nata come tale: "Autoritratto" di Chuck Close, artista noto soprattutto come pittore iperrealista.

Manca la fotografia, quindi.

In una mostra che, fin dal titolo, esplora il tema dell'autoritratto e del selfie (termine che deriva da self-portrait photograph, autoritratto fotografico, caratterizzato dalla finalità di essere condiviso online), l'assenza della fotografia è sorprendente.

Gli unici "selfie" visibili erano quelli che si scattavano i visitatori, invitati a farlo dagli specchi, previsti nell'allestimento, e dalle superfici riflettenti, come quelle della Sala Ebe, dove la scultura di Canova (installazione permanente) è circondata da pannelli a specchio, creando un effetto visivo notevole.

Mentre, anche io, mi scattavo un selfie, ho avvertito ancora di più l'assenza della fotografia.

Tornerò sicuramente a visitare la mostra, con una guida, per comprendere meglio le opere esposte e trarre comunque insegnamenti e ispirazione. Tuttavia, mi rammarica constatare che, ancora una volta, la fotografia venga esclusa dal dialogo con le altre forme artistiche.