Mejnosti

Mostra fotografica Mejnosti / Borderlines by Filippo Venturi

Con mio grandissimo piacere, il mio lavoro “Fearless” sarà esposto nella mostra fotografica “Mejnosti / Borderlines“, che rientra negli eventi di GO! 2025 — Progetto transfrontaliero che vede le due città di Nova Gorica e Gorizia protagoniste dell'ambito titolo di Capitale Europea della Cultura.

Fearless — Nel 2021, per circa due mesi, ho seguito le USCA (Unità Speciali di Continuità Assistenziale), squadre di medici impegnati nel monitoraggio e nell’assistenza domiciliare dei malati di Covid-19. A loro spettava il compito cruciale di decidere chi dovesse essere ricoverato, contribuendo così a evitare la saturazione dei pronto soccorso e degli ospedali. I medici delle USCA erano giovanissimi — in Emilia Romagna l’età media era di 33 anni — poiché, per far fronte alla grave carenza di personale, dal marzo 2020 era stata semplificata l’assunzione dei neolaureati in medicina. Molti di loro avevano sospeso la specializzazione e si erano ritrovati catapultati, da un giorno all’altro, in prima linea contro la pandemia, lavorando senza sosta, sette giorni su sette.

Sono felice, a distanza di alcuni anni, di poter ridare visibilità al lavoro e al coraggio di questi giovani medici, che hanno affrontato la pandemia con dedizione e generosità. Le mie fotografie risultano leggermente sfocate a causa della plastica trasparente con cui ho dovuto rivestire la macchina fotografica per proteggerla dalla contaminazione.

Il tema della mostra non si limita alla frontiera come linea fisica ma esplora il concetto di “Mejnost” anche nei contesti sociali, di status, sociologici, psicologici e di genere.

Maggiori info sul mio progetto qui: Fearless
Maggiori info sui miei lavori sulla pandemia: 11 Stories


Dal 19 settembre 2025, la Galleria GONG ed EPICenter ospiteranno la mostra fotografica internazionale intitolata Mejnosti / Borderlines. Sarà inaugurata alla Galleria GONG alle ore 18:00 e all’EPICenter alle ore 19:00 e resterà aperta fino al 25 ottobre 2025.

Partecipano 14 autori e autrici selezionati da Slovenia, Italia e Austria: Uroš Acman (SI), Goran Bertok (SI), Vincent Forstenlechner (AT), Christoph Grill (AT), Markus Guschelbauer (AT), Valentina Iaccarino & Pietro Peresutti (IT), Giulia Iacolutti (IT), Roberto Kusterle (IT), Branko Lenart (AT), Marko Lipuš (AT), Eva Petrič (SI), Gregor Radonjič (SI) e Filippo Venturi (IT). I curatori della mostra, frutto della collaborazione tra la Galleria GONG di Nova Gorica e la Galleria Photon di Lubiana, sono Nataša Kovšca e Dejan Sluga.

Il tema di questa esposizione collettiva, che coinvolge artisti provenienti da Slovenia, Italia e Austria, trae ispirazione dallo spazio goriziano, in cui il concetto di confine si manifesta come fenomeno complesso e sfaccettato. Il contenuto non si limita alla frontiera come linea fisica che, soprattutto nel dopoguerra, ha segnato indelebilmente la vita nelle zone di confine, ma esplora il concetto di “mejnost” anche nei contesti sociali, di status, sociologici, psicologici e di genere. La riflessione si fonda sulla definizione di confine come distinzione e definizione dell’“altro” – colui che ci sta di fronte o che viene percepito come diverso, meno degno, meno “civile”.

L’eccezionale momento storico che viviamo ci pone di fronte a sfide importanti, siano esse ecologiche, sanitarie, politiche o, purtroppo, anche militari. Le restrizioni dovute alla pandemia, le complesse questioni migratorie e le guerre alle frontiere orientali e meridionali dell’Europa costituiscono una sfida rilevante per artisti e curatori. Con questa mostra si vuole ampliare lo sguardo verso un’accezione più ampia di confine, includendo in modo sottile anche interrogativi legati a questioni sociali urgenti, con particolare attenzione ai fenomeni e agli avvenimenti attuali. L’interesse principale è rivolto ad approcci metaforici e concettuali della fotografia contemporanea, attraverso i quali gli autori esplorano il potenziale visivo e simbolico di questo linguaggio. Il progetto comprende anche lavori documentari di qualità, che riflettono lo stato del mondo in questo preciso momento storico. In un’epoca in cui migrazioni, pandemie e guerre hanno nuovamente tracciato barriere, la mostra apre uno spazio di riflessione, empatia e comprensione critica del mondo che ci circonda.

Il progetto espositivo è articolato in diversi nuclei tematici, dedicati a varie categorie di confini: dai confini fisici e simbolici che si imprimono nella vita delle comunità e degli individui, alla riflessione sulle diverse manifestazioni di prigionia, restrizioni sociali, passaggi/metamorfosi e stati psicologici estremi.

La mostra fa parte del programma ufficiale di GO! 2025 - Un progetto transfrontaliero che vede le due città di Nova Gorica e Gorizia protagoniste dell'ambito titolo di Capitale Europea della Cultura.


Di seguito il comunicato stampa:

IL REPORTAGE DI FILIPPO VENTURI SULLE USCA DI FORLÌ IN MOSTRA A NOVA GORICA E GORIZIA

Il pluripremiato fotografo Filippo Venturi espone il lavoro sui giovani medici delle USCA di Forlì, realizzato nel 2021 col supporto dell’AUSL della Romagna.

Il fotografo Filippo Venturi - originario di Cesena e oggi residente a Forlì, nominato autore dell’anno dalla FIAF - è stato invitato a partecipare con una selezione di fotografie del suo progetto Fearless alla mostra fotografica internazionale “Mejnosti / Borderlines”, che si terrà dal 19 settembre al 25 ottobre 2025 presso la Galleria GONG e l’EPICenter di Nova Gorica. L’esposizione, curata da Nataša Kovšca e Dejan Sluga e organizzata in collaborazione con la Galleria Photon di Lubiana, rientra ufficialmente nel programma di GO! 2025, progetto transfrontaliero che vede le due città di Nova Gorica e Gorizia protagoniste dell'ambito titolo di Capitale Europea della Cultura.

Fearless è stato realizzato nel 2021 a Forlì, grazie alla disponibilità e al supporto dell’AUSL della Romagna e dei suoi lavoratori. Per circa due mesi, Venturi ha seguito le USCA (Unità Speciali di Continuità Assistenziale), squadre di medici impegnati nell’assistenza domiciliare dei malati di Covid-19. A loro spettava il compito cruciale di decidere chi dovesse essere ricoverato, contribuendo così a evitare la saturazione dei pronto soccorso e degli ospedali. I medici delle USCA erano giovanissimi - in Emilia-Romagna l’età media era di 33 anni - poiché, per far fronte alla grave carenza di personale, dal marzo 2020 era stata semplificata l’assunzione dei neolaureati in medicina. Molti di loro avevano sospeso la specializzazione e si erano ritrovati catapultati, da un giorno all’altro, in prima linea contro la pandemia, lavorando senza sosta, sette giorni su sette.

Le fotografie, leggermente sfocate a causa della plastica trasparente che avvolgeva la macchina fotografica per proteggerla dalla contaminazione, restituiscono con forza la dimensione di sacrificio, urgenza e dedizione di quei momenti.

La mostra “Mejnosti / Borderlines” riunisce autori e autrici provenienti da Slovenia, Italia e Austria. Il tema dell’esposizione non si limita al confine come linea fisica, ma esplora i “confini” anche in senso sociale, psicologico e simbolico. In un’epoca segnata da pandemie, migrazioni e conflitti, la mostra propone una riflessione critica ed empatica sul presente, utilizzando la fotografia contemporanea come strumento di narrazione e testimonianza. L’inaugurazione è prevista per il 19 settembre 2025: alle 18:00 presso la Galleria GONG e alle 19:00 all’EPICenter di Nova Gorica.

Con Fearless, Filippo Venturi porta l’esperienza delle USCA di Forlì e il contributo dei lavoratori dell’AUSL della Romagna in un contesto internazionale, dando visibilità al coraggio e alla dedizione di chi ha affrontato la pandemia in prima linea.

Filippo Venturi è un fotografo documentarista e un artista visivo. Realizza progetti su storie e problematiche riguardanti l'identità e la condizione umana. I suoi lavori sono stati pubblicati sui principali quotidiani e magazine internazionali. Ha documentato diverse dittature totalitarie. Negli ultimi anni si è dedicato a un progetto sulla Penisola Coreana, che gli è valso numeri premi: come il Sony World Photography Award e il Portfolio Italia - Gran Premio Hasselblad. I suoi progetti sono stati esposti in musei e festival, in Italia e all'estero. Insegna fotogiornalismo e fotografia documentaria e tiene workshop sul rapporto fra fotografia e intelligenza artificiale.

Fra il 2020 e il 2021 ha documentato la pandemia di Covid-19 in Italia, realizzando reportage e progetti pubblicati su The Guardian, The Washington Post, The Cut New York Magazine, Marie Claire, La Repubblica, Il Venerdì di Repubblica, Il Sole 24 Ore e altri.

Nel 2025 è stato nominato autore dell’anno dalla FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche).


Qualche foto dall’inaugurazione del 19 settembre 2025!