Gli spiriti dell’isola (The Banshees of Inisherin) by Filippo Venturi

Ho finalmente visto "Gli spiriti dell’isola" (The Banshees of Inisherin), un film di Martin McDonagh e, come sospettavo, devo riconoscere che è davvero notevole, come i precedenti del regista (In Bruges e Tre manifesti a Ebbing, Missouri).

Il film ha l'atmosfera di una pièce teatrale, con una narrazione intima che si svolge in pochi luoghi che si ripetono, incorniciati dagli splendidi paesaggi irlandesi, e con una grande cura della fotografia. Questo paese, che adoro e in cui sono stato diverse volte, fa da sfondo a una duratura amicizia fra due uomini che improvvisamente viene interrotta da uno dei due. Nel frattempo, di là dal mare, sulla terra ferma, risuonano i bombardamenti (siamo nel 1923).

Le dinamiche con cui questa amicizia si interrompe e si trasfoma in altro, possono sembrare una semplice metafora della guerra civile in corso ma, scavando più a fondo, accorgendosi anche di personaggi che sembrano secondari, emergono diverse stratificazioni narrative e figure enigmatiche che arricchiscono la trama, conferendole una certa complessità e interesse nell'interpretarne i significati, anche collegandosi a miti e leggende dell'Irlanda.

Colin Farrell, che di solito non mi è particolarmente simpatico, qui è magnifico, persino meglio di Brendan Gleeson, un attore che adoro.

Se dovessi trovare un difetto, direi che l'inizio potrebbe sembrare un po' ripetitivo, ma con un cast di questo calibro e una cura così meticolosa di ogni aspetto, è un dettaglio che si dimentica presto. Una volta che il film ingrana, è impossibile non lasciarsi coinvolgere e trasportare.

The Ghost Hunt of York by Filippo Venturi

York è rinomata per essere la città più infestata d'Europa e le sue affascinanti stradine medievali non fanno che amplificare questa atmosfera. Passeggiando tra questi antichi vicoli, ci si può imbattere in negozi unici, come The York Ghost Merchants, che catturano perfettamente l'essenza spettrale della città.

Qui si trova anche The Shambles (l'antica strada dei macellai), con i suoi edifici a graticcio che si sporgono sopra la testa dei passanti. Questa strada, che ha ispirato la famosa Diagon Alley di Harry Potter, è tanto incantevole quanto affollata. Ma se si ha la pazienza di attendere le 21, quando si svuota, sarà possibile godersela in solitudine, avvolti nel silenzio della notte.

Tra le esperienze che desideravo vivere c'era quella di seguire una delle note visite guidate, a tema fantasmi, che si svolgono dal tramonto in poi. Ho scelto "The Ghost Hunt of York", e all'ora stabilita mi sono ritrovato con una quarantina di altri partecipanti nei pressi del punto di ritrovo.

Qui, un uomo alto e magro, vestito di nero dalla testa ai piedi, cilindro compreso, è apparso con passo deciso e sguardo penetrante. Senza dire una parola, solo con un cenno, ci ha invitati a seguirlo e così è iniziata una narrazione suggestiva e, a tratti, esilarante di storie e leggende della città.

L'alternanza tra teatrali invocazioni ai fantasmi, effetti artigianali un po' kitsch, gag comiche e scenette ironiche con volontari presi dal pubblico ha fatto volare i novanta minuti della visita. Alla fine, ho avuto il tempo per un ritratto posato del misterioso uomo in nero, prima che svanisse nei vicoli bui da cui era emerso.


York is renowned for being the most haunted city in Europe and its charming medieval streets only amplify this atmosphere. Strolling through these ancient alleys, one can come across unique shops, such as The York Ghost Merchants, that perfectly capture the spooky essence of the city.

Here you will also find The Shambles (the old butchers' street), with its half-timbered buildings jutting above the heads of passers-by. This street, which inspired Harry Potter's famous Diagon Alley, is as charming as it is crowded. But if you have the patience to wait until 9pm, when it empties out, you can enjoy it in solitude, enveloped in the silence of the night.

Among the experiences I wanted to have was to follow one of the well-known ghost-themed guided tours that take place from dusk onwards. I chose 'The Ghost Hunt of York', and at the appointed time I found myself with about forty other participants near the meeting point.

Here, a tall, thin man, dressed in black from head to toe, including top hat, appeared with a determined step and a piercing gaze. Without saying a word, just nodding, he invited us to follow him and thus began an evocative and, at times, hilarious narration of stories and legends of the city.

The alternation of theatrical invocations to ghosts, slightly kitschy handicraft effects, comic gags and humorous skits with volunteers from the audience made the ninety-minute visit fly by. At the end, I had time for a posed portrait of the mysterious man in black, before he vanished into the dark alleys from which he had emerged.

Olimpiadi di Parigi 2024 e Fake News by Filippo Venturi

Oggi vicinanza ad Angela Carini.

Domani (forse) scopriremo che anche Imane Khelif è vittima di una narrazione che l'ha dipinta come un uomo che ha fatto irruzione alle olimpiadi, fra le donne. E invece ha affrontato situazioni complesse e persino dolorose, senza trarre chissà quale beneficio dalla sua condizione, in quanto a risultati sportivi (basta guardare il suo palmares).

Dopodomani tireremo lo sciacquone, perché in fondo non ci interessa di loro, ma vogliamo solo posizionarci socialmente e digeriremo un'altra vicenda attuale.

(Si, pure io lo sto facendo con questo post)


Le Olimpiadi di Parigi 2024 ci hanno confermato che non è necessaria l'intelligenza artificiale per generare scandali e polemiche, spesso basati su falsità o sul nulla. E' sufficiente creare storie sensazionalistiche oppure ingiuste che confermano qualche nostro pregiudizio (bias), così da spingerci a parlarne (e a diffonderle) senza attendere approfondimenti o senza verificare personalmente. In particolare diverse fake news hanno come finalità attaccare le persone queer.

1) Le foto delle nuotatrici con sul costume, ad altezza genitali, la scritta "not a dude" (non sono un maschio) sono dei fotomontaggi. Non è mai avvenuta una protesta contro la presenza di persone trans alle Olimpiadi, come si è cercato di far credere.

2) La pugilessa algerina Imane Khelif non è un uomo e non è un trans. E' una donna il cui corpo produce più testosterone della media. Aveva già partecipato a tornei di boxe femminile, ottenendo risultati a volte modesti a volte buoni, venendo sconfitta da altre pugilesse. Si allena con le pugilesse donne, che quindi la conoscono. Non è un uomo che ha fatto irruzione alle Olimpiadi negli sport femminili, insomma.

P.S. L'Algeria non riconosce la transizione di genere, criminalizza l'omosessualità ed è sotto la guida di un regime autoritario, quindi se Imane Khelif fosse un trans, non sarebbe alle Olimpiadi ma in carcere.

3) Un ballerino, al banchetto con le drag queen, avrebbe mostrato un testicolo durante la cerimonia inaugurale delle Olimpiadi. In realtà si tratta di un buco nelle calze.

4) Il tiratore turco Yusuf Dikec non è un meccanico che è arrivato alle Olimpiadi un po' per caso. E' un atleta che fa uso di meno tecnologia, rispetto ad altri, ma non ha caratteristiche fuori dal comune. Nella sua carriera ha numerose vittorie. Però la sua storia sarebbe risultata meno sbalorditiva se non si fosse associato al suo look sobrio un passato da uomo comune e lontano dall'ambiente delle gare con pistola ad aria.

5) Il politico di Fratelli d’Italia, Lucio Malan, ha denunciato su Twitter la presenza di un elemento, un vitello d'oro, all'inaugurazione delle olimpiadi, che sarebbe risultato il simbolo di un attacco alla cristianità, ignaro che si tratti di toro di bronzo e che sia una scultura presente a Parigi dal 1937.

Broken Mirror su Cities 14 by Filippo Venturi

Sul Magazine “Cities” numero 14, è presente anche il mio lavoro “Broken Mirror”.
Maggiori informazioni qui: www.italianstreetphotography.com/cities

Questo l’elenco dei contenuti:

AROUND PEOPLE
Nana Kofi Acquah - Life is a beach
Francesca Chiacchio - Napolism
Cosmin Garlesteanu - Hometown
Hans Van Leeuwen - Miami beach

AROUND HUMANITY
Carlo Bevilaqua - Oaxaca
Efi Longinou - Togheter
Maria Pansini - Taranto must not die

AROUND PHOTOGRAPHY
Luigi Cipriano - Smart Visions
Vittorio D'Onofri - Desde Las Esquinas
Filippo Venturi - Broken Mirror

Tagliata dall'acque e la terra. Immagini di un'alluvione: Romagna, 2023 by Filippo Venturi

Il progetto "Tagliata dall'acque e la terra. Immagini di un'alluvione: Romagna, 2023", presentato dal Comune di Savignano sul Rubicone – Fototeca comunale Marco Pesaresi, è risultato fra i vincitori del bando PAC 2024 del Ministero della Cultura, ottenendo il finanziamento richiesto di 32.000 euro 🙂

Con queste risorse si procederà, quindi, all’acquisizione di opere dell’arte e della creatività contemporanee destinate al patrimonio pubblico italiano, che arricchiranno l’archivio fotografico comunale e che saranno presentate durante il SI FEST 2025, con una mostra ad hoc.

Fra queste opere, rientra anche una selezione di mie fotografie dell’alluvione che ha colpito Cesena e Forlì nel maggio 2023. Questo l'elenco degli autori selezionati: Andrea Bernabini, Silvia Camporesi, Benedetta Ristori, Filippo Venturi, Giovanni Zaffagnini e Marco Zanella.

Il progetto, per la precisione, ha partecipato al bando nell’AMBITO 1 – ACQUISIZIONE / Sezione 1 – Opere realizzate negli ultimi settant’anni, allego la graduatoria di merito. La graduatoria è consultabile qui: Tutti i vincitori del Piano per l’Arte Contemporanea del Ministero. Finanziamenti per oltre 3 milioni di euro.


Di seguito il comunicato stampa del Comune di Savignano sul Rubicone:

"Tagliata dall'acque e la terra. Immagini di un'alluvione: Romagna, 2023" è il progetto del Comune di Savignano sul Rubicone vincitore di un finanziamento di 32.000 € nell’ambito dell’avviso pubblico PAC2024 – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, in particolare per l’acquisizione di opere dell’arte e della creatività contemporanee destinate al patrimonio pubblico italiano.

Savignano arricchirà così l’archivio fotografico comunale con un fondo specifico sul tema della alluvione in Romagna acquisendo 52 opere di sei autori che l’hanno vissuta in prima persona ed elaborata attraverso la pratica artistica, secondo la propria sensibilità: Andrea Bernabini, Silvia Camporesi, Benedetta Ristori, Filippo Venturi, Giovanni Zaffagnini e Marco Zanella.

Filippo Venturi ha fotografato gli interventi di cittadini e volontari nelle zone alluvionate; le sue fotografie selezionate sono state scattate a Forlì dal 18 al 24 maggio 2024. Allo stesso modo ha lavorato Marco Zanella, che ha fotografato dal 18 al 23 maggio 2023 spostandosi da Faenza a Budrio di Bologna, passando per Lugo e Conselice. Giovanni Zaffagnini ha documentato le conseguenze dell’alluvione su biblioteche, emeroteche, librerie; i libri protagonisti dei suoi scatti provengono da biblioteche di Faenza e Lugo. Benedetta Ristori ha scelto proprio Savignano per i suoi scatti: nelle immagini, realizzate dal 12 al 16 giugno 2023, sulle rive del Rubicone, ferite dopo il passaggio della piena. Andrea Bernabini ha lavorato a casa: l’alluvione ha colpito la sua abitazione e il suo studio ravennate, dal quale il fotografo è partito per la sua indagine nel dolore di chi ha perso tutto. Silvia Camporesi ha documentato gli effetti devastanti dell’acqua nei giorni appena successivi all’alluvione; le sue fotografie selezione sono state scattate a Forlì e a Faenza dal 18 al 29 maggio 2023.

Il fondo sarà patrimonio pubblico, conservato e disponibile nella Fototeca Comunale “Marco Pesaresi”, inaugurata ad aprile. Le fotografie acquisite inoltre andranno a costituire una nuova produzione che verrà presentata durante SI FEST 2025, con una mostra ad hoc.

L'attentato a Donald Trump a Butler, Pennsylvania by Filippo Venturi

Republican presidential candidate former President Donald Trump is surrounded by U.S. Secret Service agents at a campaign rally, Saturday, July 13, 2024, in Butler, Pa. Evan Vucci/AP.

A terrible and historic moment, that of the assassination attempt on Donald Trump at the Republican convention in Butler, Pennsylvania.
It is good that Trump escaped without serious injuries. Sad for the supporter who was accidentally killed (from what we understand so far).
Kudos to Evan Vucci/AP and Anna Moneymaker/Getty Images for the photographs taken in such a dangerous and chaotic situation.

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Un momento terribile e storico, quello dell'attentato a Donald Trump alla convention dei repubblicani a Butler (Pennsylvania).
Bene che Trump ne sia uscito senza ferite gravi. Dispiaciuto per il sostenitore rimasto ucciso casualmente (da quel che si è capito finora).
Complimenti a Evan Vucci/AP e Anna Moneymaker/Getty Images per le fotografie fatte in una situazione così pericolosa e caotica.

Former President Donald Trump, with blood on his face, raises his fist to the crowd as he is surrounded by Secret Service agents at his campaign rally in Butler, Pennsylvania, on Saturday. Evan Vucci/AP

Secret Service tend to republican presidential candidate former President Donald Trump onstage at a rally in Butler, Pa., on July 13, 2024. Photo by Anna Moneymaker/Getty Images.

Kolga Tbilisi Photo by Filippo Venturi

Sul sito Talking Pictures è uscita una intervista a Beso Khaindrava, fondatore e direttore del Kolga Tbilisi Photo. Un festival che è cresciuto molto negli anni e che spesso ha introdotto il pubblico alle tendenze fotografiche contemporanee.

In un certo senso posso confermare questa descrizione perché la mia prima fotografia premiata ed esposta al festival, risalente al 2014, era di rugby (vedi fotografia in alto, al centro), mentre il mio ultimo lavoro premiato ed esposto nel medesimo festival è stato Broken Mirror, realizzato con l’intelligenza artificiale (e che inevitabilmente ha dato origine a qualche lamentela sui social).

In questo è racchiuso l’inizio e la situazione attuale della mia crescita; precisando che l’intelligenza artificiale la considero uno strumento con cui posso affrontare certe tematiche, ma il mio grande amore resta quella fotografia che ti permette di muoverti e incontrare le persone.

L’articolo originale con l’intervista è qui: Kolga Tbilisi Photo: The Embrace of Photography

(La foto di apertura dell’articolo e questa sono del fotografo Wolfgang Zurborn)

I festival di fotografia dell’estate, in Italia by Filippo Venturi

Su Internazionale si parla anche del mio lavoro "He looks like you", in mostra al Fotografia Calabria Festival, a San Lucido (CS), dal 26 luglio al 25 agosto 2024!

[...] Fotografia di famiglie è il titolo della terza edizione del festival raccontato, quest’anno, attraverso lo sguardo di dieci fotografe e fotografi. L’evento è un’occasione per riflettere sul ruolo dell’intelligenza artificiale con il progetto He looks like you di Filippo Venturi. Il suo lavoro ha come protagonisti il padre e il figlio dell’autore mentre giocano e condividono momenti insieme. Si tratta però di falsi ricordi, momenti mai esistiti in posti irraggiungibili: “Mio padre è morto cinque anni prima che mio figlio Ulisse nascesse e quindi non hanno mai avuto occasione di incontrarsi”, scrive Venturi. Il suo lavoro è “un tentativo di trovare consolazione e di superare le frontiere dell’esistenza attraverso l’arte e la tecnologia, generando immagini che fondono illusione, sogno e ricordo”.

Link all’articolo originale: I festival di fotografia dell’estate, in Italia

Show me the kitten (or the ravenous machine) by Filippo Venturi

[english below]


Show me the kitten / or the ravenous machine (—, 2024)

Di seguito una anteprima di questo mio ultimo lavoro, ancora in corso.

Abstract

Questo progetto indaga la "fame insaziabile" di dati dell'intelligenza artificiale (I.A.), addestrata tramite etichettamenti e descrizioni di questi dati, spesso svolti inconsapevolmente o in maniera apparentemente innocua dagli utenti di Internet.

Attraverso fotografie, frame video e immagini generate con l'I.A., ho esplorato come i sistemi pensati per la sicurezza degli utenti e dei servizi del web (come ad esempio i reCAPTCHA) contribuiscono a migliorare i sistemi di I.A., anche in ambito militare, generando un corto circuito fra ciò che avrebbe una finalità di protezione e sicurezza e ciò che invece sfrutta le abilità umane per allenare questa tecnologia; fra ciò che serve per riconoscere un essere umano da un bot e ciò che invece aiuta i bot a imitare gli esseri umani, in maniera sempre più accurata e allarmante.

Da tutto questo emergono criticità sull'etica, la trasparenza, lo sfruttamento inconsapevole delle persone e il nostro futuro.

Presentazione integrale

Questo progetto indaga l'inesauribile fame di dati da parte dell'intelligenza artificiale (I.A.) e la sua necessità di essere addestrata, tramite etichettamenti e descrizioni di questi dati, ripetute milioni di volte da lavoratori sottopagati oppure dalle attività svolte online dagli utenti di Internet, spesso a loro insaputa.

Questo lavoro – composto da fotografie originali, fotografie d’archivio, frame di videogame, frame di video dal punto di vista dei droni da guerra e immagini generate – esplora il modo in cui l’I.A. si nutre di queste informazioni, anche in modo subdolo, ad esempio attraverso il cosiddetto CAPTCHA (Completely Automated Public Turing-test-to-tell Computers and Humans Apart, ossia test di Turing pubblico e completamente automatico per distinguere computer e umani), che richiede all'utente che si collega online ad un sito o un servizio di scrivere quali siano le lettere o i numeri presenti in una sequenza, spesso distorta o offuscata sullo schermo, che in teoria non sarebbe riconoscibile da un sistema automatizzato (o bot).

Nelle versioni successive e più avanzate, come il reCAPTCHA, si è iniziato a chiedere agli utenti, in modo apparentemente innocuo, di identificare oggetti all’interno di immagini, come automobili, segnali stradali, semafori, persone o animali che, oltre a riconoscere se l’utente è un essere umano, forniscono informazioni utili per addestrare sistemi di intelligenza artificiale (1), migliorandone la capacità di riconoscere e comprendere il contenuto visivo. Va da sé che queste informazioni, ripetute innumerevoli volte ogni giorno in tutto il mondo, possono rappresentare una risorsa importante anche per migliorare tante tecnologie basate sull’I.A., come i sistemi di guida autonoma di alcuni modelli di automobili, ma anche di tecnologie militari impiegate in guerra. I droni - diventati una delle armi principali nella guerra in Ucraina - in particolare i modelli aerei più avanzati, possono imparare a muoversi autonomamente, a riconoscere gli ostacoli da evitare, ma anche i bersagli da colpire.

Negli anni passati è emerso come alcune multinazionali, che hanno investito maggiormente nella ricerca in questo settore, abbiano iniziato a collaborare con il Dipartimento della Difesa Americano (2,3) per ottimizzarne gli strumenti e le tecnologie. Il “Project Maven” di Google provocò molte critiche e preoccupazioni da parte degli stessi dipendenti, fino a spingere l’azienda ad abbandonarlo. Il progetto però non morì, ma si limitò a passare ad altri appaltatori (4).

Le immagini di questo lavoro mirano a dimostrare che l'atto di garantire la sicurezza degli utenti e dei servizi online, fornendo informazioni, è parte di un meccanismo più grande, in cui la privacy e la consapevolezza degli utenti sono spesso trascurate. Questo sistema genera un corto circuito fra ciò che avrebbe una finalità di sicurezza e ciò che invece sfrutta le abilità umane per addestrare una I.A.; fra ciò che serve per riconoscere un essere umano da un bot e ciò che invece aiuta i bot a imitare gli esseri umani in maniera sempre più accurata e allarmante.

Questo progetto si interroga su questioni come la trasparenza, l'etica e il futuro dell'interazione tra umani e macchine, invitando lo spettatore a riflettere sul ruolo inconsapevole che ciascuno di noi gioca nell'alimentare l'intelligenza artificiale.

1 By Typing Captcha, you are Actually Helping AI’s Training (apnews.com)
2 Google Is Helping the Pentagon Build AI for Drones (theintercept.com)
3 Google is quietly providing AI technology for drone strike targeting project (gizmodo.com)
4 In Ukraine, New American Technology Won the Day. Until It Was Overwhelmed (nytimes.com)

Show me the kitten / or the ravenous machine (—, 2024)

Below is a preview of my latest work, still in progress.

Abstract

This project investigates artificial intelligence's (A.I.) 'insatiable hunger' for data, trained by labelling and describing this data, often carried out unknowingly or seemingly innocuously by Internet users.

Through photographs, video frames, and images generated with A.I., I explored how systems designed for the security of web users and services (such as reCAPTCHAs) contribute to improving A.I. systems, even in the military sphere, generating a short circuit between what is supposed to be for protection and security purposes and what instead exploits human skills to train this technology; between what is used to recognise a human being from a bot and what instead helps bots to imitate human beings, in an increasingly accurate and alarming manner.

From all this, critical questions arise about ethics, transparency, the unconscious exploitation of people and our future.

Presentation

This project investigates artificial intelligence's (A.I.) inexhaustible hunger for data and its need to be trained, by labelling and describing this data, repeated millions of times by underpaid workers or by the online activities of Internet users, often without their knowledge.
This work - consisting of original photographs, archive photographs, video game frames, video frames from the perspective of war drones and generated images - explores how the I.A. feeds on this information, even in a devious way, for instance through the so-called CAPTCHA (Completely Automated Public Turing-test-to-tell Computers and Humans Apart), which requires the user connecting online to a site or service to write down what letters or numbers are present in a sequence, often distorted or blurred on the screen, that in theory would not be recognisable by an automated system (or bot).

In later and more advanced versions, such as reCAPTCHA, users began to be asked, in a seemingly innocuous way, to identify objects within images, such as cars, traffic signs, traffic lights, people or animals, which, in addition to recognising whether the user is a human being, provide useful information for training artificial intelligence systems (1), improving their ability to recognise and understand visual content. It goes without saying that this information, which is repeated countless times every day all over the world, can also be an important resource for improving many A.I. based technologies, such as the autonomous driving systems of certain car models, but also military technologies used in warfare. Drones - which have become one of the main weapons in the war in Ukraine - especially the most advanced aerial models, can learn to move autonomously, to recognise obstacles to avoid, but also targets to hit.

In past years, it has emerged how some multinationals, which have invested more in research in this area, have started to collaborate with the US Department of Defence (2,3) in order to optimise its tools and technologies. Google's 'Project Maven' provoked much criticism and concern from the employees themselves, to the point of pushing the company to abandon it. The project did not die, however, but merely passed on to other contractors(4).

The images in this work aim to show that the act of ensuring the security of users and online services by providing information is part of a larger mechanism in which users' privacy and awareness are often overlooked. This system generates a short circuit between what would serve a security purpose and what instead exploits human skills to train an A.I.; between what serves to recognise a human being from a bot and what instead helps bots to imitate humans in an increasingly accurate and alarming manner.

This project questions issues such as transparency, ethics and the future of the interaction between humans and machines, inviting the viewer to reflect on the unconscious role each of us plays in fuelling artificial intelligence.

1 By Typing Captcha, you are Actually Helping AI’s Training (apnews.com)
2 Google Is Helping the Pentagon Build AI for Drones (theintercept.com)
3 Google is quietly providing AI technology for drone strike targeting project (gizmodo.com)
4 In Ukraine, New American Technology Won the Day. Until It Was Overwhelmed (nytimes.com)

AI Next Step - Convegno sull'Intelligenza Artificiale a Milano by Filippo Venturi

(ad interim) AI NEXT STEP

A Milano, nell’ambito dell’osservatorio AI (ad interim), nella sede di PARCO (Via Ambrogio Binda 30), il prossimo 14 settembre 2024 si terrà il convegno AI NEXT STEP organizzato da Starring in collaborazione con PARCO, una giornata dedicata ad iniziative e progetti con l’uso dei software AI nei settori dell’immagine e della comunicazione.

Dopo la prima edizione presentata a marzo è ora tempo di esplorare meglio le possibilità reali di utilizzo dei software AI nei settori dell’imaging & comunication.

Molto si è scritto e detto negli ultimi mesi, soprattutto sulle prospettive generali dell’intelligenza artificiale, ma poi nella pratica di tutti i giorni cosa realmente usano i creativi e gli artisti? Per scrivere ok, ChatGPT ormai la conoscono tutti, ma per i mondi della comunicazione e dell’imaging quali sono gli strumenti da usare? E soprattutto, che cosa ci facciamo già con questi strumenti?

Come risposta a queste domande vi offriamo un weekend gratuito di approfondimenti, con professionisti che vi mostreranno cosa usano e che cosa fanno con i vari software e piattaforme AI.

Nell’articolato programma della manifestazione gratuita il noto pubblicitario Pasquale Diaferia si confronterà al mattino con 3 creativi del mondo della comunicazione e adv, per 3 talk eccezionali:

Athos Boncompagni, Art Director, Illustratore, Graphic Designer, Insegnante, Beta Tester presso Corel Painter, Ambassador presso Wacom Creatives Europe e molto altro. http://www.athosboncompagni.com/

Alberto Roveroni, musicista tecnologico, fondatore di Smart Audio Solution, una piattaforma di consulenza, e divulgazione per il mondo dell’audio e della produzione ad alto livello. http://www.albertoroveroni.com

Domenico Stigliani, CEO di Manava.Plus. professionista del settore ICT tra i più preparati in Italia, con un recente master in ingegneria biomedica (non smette mai di studiare). https://www.linkedin.com/in/stigliani

mentre Roberto Tomesani, anima dell’Associazione Nazionale Fotografi Professionisti TAU visual si confronterà nel pomeriggio con 4 autori che mostreranno lavori e servizi basati sull’uso di software con core intelligenti:

Federico Facchini, grande esperto di video production, ai generated and postproduction video e advertising. https://federicofacchini.crd.co/

Filippo Venturi, autore prolifico che ha sviluppato dei progetti sintografici potenti usando appieno il suo talento di storyteller (l’ultimo è Broken Mirror, vincitore del Cosmo Photo Fest, in mostra al Fase Festival ed in pubblicazione anche su Cities 14). https://www.filippoventuri.it/

Claudia Acuti e Isabella Zamboni, le fondatrici dello storico brand fotografico specializzato sul mondo dell’infanzia e adolescenza Midivertounmondo, creatrici innovative anche nell’uso dei software AI per la generazione e postproduzione immagini. http://www.midivertounmondo.net/

Marianna Santoni, conosciutissima fotografa ed esperta di Photoshop, consulente con i più grandi marchi del settore (Adobe®, Canon®, Canson®, Eizo®, Elinchrom®, Epson®, Fujifilm®, HP®, Nikon®, Wacom®, X-Rite®… ) https://mariannasantoni.com

Il convegno sarà quindi strutturato con questi interventi nelle fasce orarie 9,30 – 13,00 e 14,30 – 19,30 di sabato 14 settembre.

In pausa pranzo (13,00 – 14,30) è disponibile un quick lunch a prezzo fisso (euro 15) nel ristorante a 50 metri dalla location Carmen2, ma in zona sono presenti vari locali dove poter consumare a piacere. PARCO è comodamente raggiungibile in vari modi, vedi https://www.parco.center/where/

Il convegno è gratuito, ma è a numero chiuso e richiede un accreditamento online. L’ingresso per il pubblico al convegno sarà possibile SOLO tra le 9,00 e le 9,30 e tra le 14,00 e le 14,30, non verranno accettati ingressi dopo l’inizio del convegno al mattino e/o al pomeriggio.

L’evento, organizzato da Starring e PARCO, è supportato da Photographers.it e 𝗢𝗣𝗘𝗡 𝗠𝗜𝗡𝗗𝗦 𝗙𝗢𝗥 𝗔𝗜 con il sostegno di www.ledizioni.it e Associazione Nazionale Fotografi Professionisti TAU visual

Dettagli e prenotazioni a: https://www.star-ring.it/convegno-ai-next-step/ e https://www.photographers.it/eventi/ai-next-step/