La Biblioteca Malatestiana, Memoria del Mondo by Filippo Venturi

Nel cuore della Romagna, a Cesena, vi è la Biblioteca Malatestiana: l’unico esempio al mondo di biblioteca monastico-rinascimentale rimasta intatta in ogni sua parte, dagli arredi originali, alla dotazione libraria. L'Unesco nel 2005 l'ha inserita – prima realtà in Italia – nel Registro della Memoire du Monde. Nel corso della sua storia secolare, è sopravvissuta alle spoliazioni napoleoniche, ha sedotto e rifiutato Ezra Pound, ha acquisito la biblioteca personale del Papa cesenate Pio VII e ha ispirato Umberto Eco per il suo romanzo "Il Nome della Rosa". Ancora oggi mantiene le sembianze di oltre 500 anni fa. Del restauro e della cura dei codici si occupano con passione ragazze e donne restauratrici italiane e straniere.

Costruita in stile rinascimentale, su desiderio dei Frati Francescani e grazie ai fondi concessi da Domenico Malatesta (detto Novello Malatesta), Signore di Cesena, venne aperta al pubblico nel 1454. Oggi vi sono conservati circa 250.000 volumi, di cui 287 incunaboli, circa 4.000 cinquecentine, 1.753 manoscritti che spaziano fra il XVI secolo e il XIX secolo e oltre 17.000 lettere e autografi. Nella sezione moderna della biblioteca sono presenti oltre centomila volumi. Per dare l'idea del valore della Biblioteca Malatestiana e dei codici che contiene, basti pensare che un codice nel XIV secolo poteva costare anche 80 corone d'oro, cioè il prezzo di una casa di piccole dimensioni.

Nel 1798, durante l'occupazione napoleonica e le conseguenti spoliazioni, i preziosi volumi della Biblioteca vennero trasferiti temporaneamente a causa della trasformazione dell’edificio in dormitorio per le truppe francesi.

Ezra Pound – poeta e saggista americano – nel 1925 si stabilì in Italia e visitò anche la Biblioteca Malatestiana di Cesena, città che riteneva fra le prime ad aver visto sorgere il Rinascimento italiano. Accompagnato nella visita dall'allora direttore Manlio Torquato Dazzi, rimase estasiato dalle architetture e dallo stato di conservazione degli arredi e dei codici (libri antichi di pergamena scritti a mano e decorati), al punto di prendere la decisione di donare una copia dei suoi Cantos (all'epoca ne esistevano soltanto 16), a patto che venissero posti nella sala antica, in mezzo ai codici originali medievali e rinascimentali. Con sua grande sorpresa, Manlio Torquato Dazzi rifiutò perché, pur essendo i Cantos un capolavoro letterario, era un poema del 1900 e avrebbe compromesso la fedeltà storica lì conservata e preservata.

Umberto Eco, nel 1980, presentando il suo celebre romanzo "Il Nome della Rosa", dichiarò che si era ispirato anche alle atmosfere e architetture della Biblioteca Malatestiana di Cesena. Nel romanzo, non a caso, viene citata la figura del religioso Frate Michele da Cesena, realmente esistito.

Ingresso dell'Aula del Nuti. La porta, in legno scuro, è opera di Cristoforo da San Giovanni in Persiceto e reca la data del 15 agosto 1454. L’aula era il cuore della biblioteca, la sala di lettura, e fu progettata da Matteo Nuti in forma di basilica con tre navate. Era orientata in modo da massimizzare l'esposizione alla luce naturale durante tutto il giorno (così da ridurre al minimo l'uso di candele e i conseguenti rischi d'incendi). L'aula fu pronta nel 1452 e la Biblioteca Malatestiana fu inaugurata nel 1454. Aula del Nuti, Biblioteca Malatestiana, Cesena, Italia, 30/10/2020.

Aula del Nuti. L'ideazione di questo spazio armonioso e luminoso fu innovativa per quei tempi, avendo la pianta a tre navate, tutte e tre con copertura a volte. La luce, distribuendosi dalle finestrelle, due per campata, si ripartisce nelle navate laterali, mentre la navata centrale, scandita da venti eleganti colonne con capitelli a scudi e a foglie pendule, è illuminata dal grande occhio di fondo. L'araldica della famiglia Malatesta è riprodotta sui capitelli delle colonne della sala e sui 58 plutei (29 per parte), cioè gli imponenti banchi di legno di pino in cui si conservano i codici. Aula del Nuti, Biblioteca Malatestiana, Cesena, Italia, 30/10/2020.

L'araldica della famiglia Malatesta è riprodotta sui capitelli delle colonne della sala e sui 58 plutei (29 per parte), cioè gli imponenti banchi di legno di pino in cui si conservano i codici. Aula del Nuti, Biblioteca Malatestiana, Cesena, Italia, 30/10/2020.

Nei 58 plutei (29 per parte), cioè i banchi di legno di pino (che avevano anche lo scopo di leggìo), sono tutt'oggi presenti i 343 manoscritti che componevano la raccolta originaria. Per impedire che i codici venissero sottratti, furono assicurati ai plutei con una catenella. Una bolla papale minacciava di scomunica i malintenzionati. Aula del Nuti, Biblioteca Malatestiana, Cesena, Italia, 30/10/2020.

Una guida turistica racconta la storia della Biblioteca Malatestiana a dei turisti. Cesena, Italia, 30/10/2020.

Una guida turistica racconta la storia della Biblioteca Malatestiana a dei turisti. Cesena, Italia, 30/10/2020.

Una guida turistica nella Biblioteca Piana, la biblioteca personale del Papa cesenate Pio VII Barnaba Chiaramonti. ‏Alla sua morte, su sua volontà, fu assegnata in uso ai Benedettini del monastero di Santa Maria del Monte, nel 1941 è stata venduta dagli eredi Chiaramonti allo Stato italiano. Cesena, Italia, 30/10/2020.

Una guida turistica racconta la storia della Biblioteca Malatestiana a dei turisti. Cesena, Italia, 30/10/2020.

Biblioteca Piana, la biblioteca personale del Papa cesenate Pio VII Barnaba Chiaramonti. ‏Alla sua morte, su sua volontà, fu assegnata in uso ai Benedettini del monastero di Santa Maria del Monte, nel 1941 è stata venduta dagli eredi Chiaramonti allo Stato italiano. Cesena, Italia, 30/10/2020.

Codici conservati nell'Aula del Nuti. Biblioteca Malatestiana, Cesena, Italia, 30/10/2020.

Codici conservati nell'Aula del Nuti. Biblioteca Malatestiana, Cesena, Italia, 30/10/2020.

Codici conservati nell'Aula del Nuti. Biblioteca Malatestiana, Cesena, Italia, 30/10/2020.

Sala Lignea, risalente al 1804, fu concepita dall’architetto Leandro Marconi per ospitare i libri provenienti dagli Ordini religiosi soppressi, per poi essere trasformata in sala di lettura nel 1868. Oggi è usata per conferenze, incontri ed eventi pubblici. Biblioteca Malatestiana, Cesena, Italia, 30/10/2020.

Riproduzione del dipinto su tela del ritratto di Domenico Malatesta (detto Novello Malatesta), ideatore della Biblioteca e Signore di Cesena, 1590 circa. Biblioteca Malatestiana, Cesena, Italia, 30/10/2020.

Riproduzione su pannelli di alcune pagine dei codici presenti nella biblioteca per la consultazione dei visitatori. Biblioteca Malatestiana, Cesena, Italia, 30/10/2020.

I tre giganteschi volumi della Divina Commedia di Dante Alighieri (uno è chiuso), con le illustrazioni di Amos Nattini realizzate intorno al 1920, che saranno esposti nel 2021 nell'ambito dei 700 anni dalla morte del poeta. Biblioteca Malatestiana, Cesena, Italia, 30/10/2020.

Laboratorio di "Restauro del Libro" presso l'Abbazia di Santa Maria del Monte, dove vengono restaurati anche i codici della Biblioteca Malatestiana. Cesena, Italia, 12/11/2020.

Dettagli del laboratorio di "Restauro del Libro". Abbazia di Santa Maria del Monte, Cesena, Italia, 12/11/2020.

Laboratorio di "Restauro del Libro" presso l'Abbazia di Santa Maria del Monte, dove vengono restaurati anche i codici della Biblioteca Malatestiana. Cesena, Italia, 12/11/2020.

Laboratorio di "Restauro del Libro" presso l'Abbazia di Santa Maria del Monte, dove vengono restaurati anche i codici della Biblioteca Malatestiana. Cesena, Italia, 12/11/2020.

Laboratorio di "Restauro del Libro" presso l'Abbazia di Santa Maria del Monte, dove vengono restaurati anche i codici della Biblioteca Malatestiana. Cesena, Italia, 12/11/2020.

A sinistra Silvia Cecchini, 41 anni, Restauratrice qualificata e Responsabile del laboratorio "Restauro del Libro". A destra Lorena Soria Iniguez, 27 anni, Restauratrice qualificata. Pulizia della Mappa della città di Cesenatico del 1778, di proprietà della Biblioteca Malatestiana. Abbazia di Santa Maria del Monte, Cesena, Italia, 12/11/2020.

A sinistra Silvia Cecchini, 41 anni, Restauratrice qualificata e Responsabile del laboratorio "Restauro del Libro". A destra Lorena Soria Iniguez, 27 anni, Restauratrice qualificata. Pulizia della Mappa della città di Cesenatico del 1778, di proprietà della Biblioteca Malatestiana. Abbazia di Santa Maria del Monte, Cesena, Italia, 12/11/2020.

Dettagli del laboratorio di "Restauro del Libro". Abbazia di Santa Maria del Monte, Cesena, Italia, 12/11/2020.

Dettagli dei lavori di pulizia dalla polvere e dallo sporco di una Mappa della città di Cesenatico del 1778, di proprietà della Biblioteca Malatestiana. Abbazia di Santa Maria del Monte, Cesena, Italia, 12/11/2020.

Silvia Cecchini, 41 anni, Restauratrice qualificata e Responsabile del laboratorio "Restauro del Libro" presso l'Abbazia di Santa Maria del Monte. Cesena, Italia, 12/11/2020.

Lorena Soria Iniguez, 27 anni, Restauratrice qualificata del "Restauro del Libro". Abbazia di Santa Maria del Monte. Cesena, Italia, 12/11/2020.

Laboratorio di "Restauro del Libro" presso l'Abbazia di Santa Maria del Monte, dove vengono restaurati anche i codici della Biblioteca Malatestiana. Cesena, Italia, 12/11/2020.

Restauratrici incaricate dalla Biblioteca Malatestiana puliscono e restaurano i codici. Biblioteca Malatestiana, Cesena, Italia, 16/11/2020.

Restauratrici incaricate dalla Biblioteca Malatestiana puliscono e restaurano i codici. Biblioteca Malatestiana, Cesena, Italia, 16/11/2020.

Restauratrici incaricate dalla Biblioteca Malatestiana puliscono e restaurano i codici. Biblioteca Malatestiana, Cesena, Italia, 16/11/2020.

Restauratrici incaricate dalla Biblioteca Malatestiana puliscono e restaurano i codici. Biblioteca Malatestiana, Cesena, Italia, 16/11/2020.

Restauratrici incaricate dalla Biblioteca Malatestiana puliscono e restaurano i codici. Biblioteca Malatestiana, Cesena, Italia, 16/11/2020.

Dettaglio di un codice in fase di restauro. Biblioteca Malatestiana, Cesena, Italia, 16/11/2020.

Facciata centrale della Biblioteca Malatestiana. Al centro la statua dedicata al medico e clinico Maurizio Bufalini (Cesena, 4 giugno 1787 – Firenze, 31 marzo 1875). Cesena, Italia, 11/02/2020.

Abbazia di Santa Maria del Monte, dove ha sede il laboratorio "Restauro del Libro" che, regolarmente, restaura codici, mappe e altri reperti della Biblioteca Malatestiana. Cesena, Italia, 11/02/2020.

AI and Prejudice by Filippo Venturi

(in italiano sotto)

AI and Prejudice
(Images generated with artificial intelligence, 2023)

An article published on 8 February 2023 by The Guardian, highlighted how the algorithms used by artificial intelligence tend to be gender biased and end up censoring photographs depicting women's bodies, especially when nipples are visible, or pregnant women or women exercising. Large technology companies, including Google, Microsoft and Amazon, which are at the forefront of the development of software using artificial intelligence, have implemented filters to protect their users from seeing unwanted, violent or pornographic images. For example, it has been known for several years that some social networks censor female nipples but not male ones.

Journalists from the British newspaper tested this software using artificial intelligence in analysing hundreds of photographs of men and women in their underwear, while exercising, or using medical tests with partial nudity, and found that artificial intelligence labels photographs of women in everyday situations as sexually allusive. This software tends to rate pictures of women as more racy or sexually allusive than similar pictures of men. Among other consequences, social networks that make use of these algorithms censor or suppress (in the sense of making less visible to users) countless images depicting women's bodies, in some cases even harming women-led companies and businesses, further amplifying social inequalities.

Even photographs for medical use are affected by this problem. Testing these artificial intelligence algorithms on images released by the US National Cancer Institute, in particular one showing how to perform a clinical breast examination, it emerged that Google's artificial intelligence had assigned a high score in terms of indecency, Microsoft's artificial intelligence was 82% sure that the image was 'explicitly sexual', while Amazon's artificial intelligence classified it as representing 'explicit nudity'. Even photographs of pregnant women, where the belly is visible, are problematic in this regard. Google's artificial intelligence classified such a photo as 'very likely to contain racy content', while Microsoft's was 90% sure that the image was 'sexually allusive'.

Behind this problem, there is a phenomenon known to those in the field, namely that of the so-called 'biases' (prejudices/distortions), which are present in today's society and which end up inside the databases (archives) that are provided to artificial intelligence software to train itself. These archives are often a mirror of reality, where gender inequality, for example, leads artificial intelligence to imagine a man when it comes to power roles or a woman when it comes to domestic work.

Artificial intelligence bias can therefore influence the representation of women and their identities, enclosing them within predefined roles and, in a way, repeating and reiterating those limitations that have influenced women's lives for centuries and which, with difficulty, are being dismantled.


AI e Pregiudizio
(Immagini generate con intelligenza artificiale, 2023)

Una indagine pubblicata l'8 febbraio 2023 da The Guardian, ha evidenziato come gli algoritmi utilizzati dalle intelligenze artificiali tendano ad avere pregiudizi di genere, finendo col censurare le fotografie che raffigurano corpi di donne, soprattutto quando in queste sono visibili i capezzoli, oppure donne incinta o che praticano esercizio fisico. Le grandi aziende tecnologiche, fra cui Google, Microsoft e Amazon, che sono all'avanguardia nello sviluppo di software che sfruttano l'intelligenza artificiale, hanno implementato dei filtri allo scopo di proteggere i propri utenti dal vedere immagini indesiderate, violente o pornografiche. Già da diversi anni è noto, ad esempio, come alcuni social network censurino i capezzoli femminili ma non quelli maschili.

I giornalisti del giornale inglese hanno testato questi software che utilizzano l’intelligenza artificiale nell’analizzare centinaia di fotografie di uomini e donne in biancheria intima, mentre facevano esercizio fisico, oppure utilizzando test medici con nudità parziale e hanno scoperto che l’intelligenza artificiale etichetta le fotografie delle donne in situazioni quotidiane come sessualmente allusive. Questi software tendono a valutare le immagini delle donne come più audaci o sessualmente allusive rispetto a immagini simili raffiguranti gli uomini. Fra le varie conseguenze, c’è quella che vede i social network che fanno uso di questi algoritmi censurare o sopprimere (nel senso di rendere meno visibili agli utenti) innumerevoli immagini raffiguranti corpi di donne, in alcuni casi anche danneggiando le aziende e le attività guidate da donne, amplificando ulteriormente le disparità sociali.

Anche le fotografie per uso medico sono toccate da questo problema. Testando questi algoritmi di intelligenza artificiale sulle immagini rilasciate dal National Cancer Institute degli Stati Uniti, in particolare una in cui viene mostrato come eseguire un esame clinico del seno, è emerso come l'intelligenza artificiale di Google avesse assegnato un punteggio elevato in termini di indecenza, quella di Microsoft era sicura all'82% che l’immagine fosse "esplicitamente di natura sessuale", mentre quella di Amazon l’ha classificata come rappresentante "nudità esplicita". Persino le fotografie di donne incinta, dove è visibile la pancia, sono problematiche da questo punto di vista. L’intelligenza artificiale di Google ha classificato una foto di questo tipo come “molto probabile che contenga contenuti audaci”, mentre quella di Microsoft era sicura al 90% che l'immagine fosse "di natura sessualmente allusiva".

Dietro questo problema, c’è un fenomeno noto agli addetti al settore, cioè quello dei cosiddetti “bias” (pregiudizi/distorsioni), che sono presenti nella società attuale e che finiscono dentro i database (archivi) che vengono forniti ai software di intelligenza artificiale per allenarsi. Questi archivi spesso sono uno specchio della realtà, dove la disparità di genere ad esempio spinge l’intelligenza artificiale ad immaginare un uomo quando si parla di ruoli di potere oppure una donna quando si parla di lavori domestici.

I bias dell'intelligenza artificiale possono quindi influenzare la rappresentazione delle donne e delle loro identità, chiudendole all’interno di ruoli predefiniti e, in qualche modo, ripetendo e ribadendo quelle limitazioni che da secoli influenzano la vita delle donne e che, a fatica, si sta cercando di smantellare.

World Press Photo winning photographs (when generated with artificial intelligence) by Filippo Venturi

View all the winners of the annual World Press Photo Contest from 1955 to the present (when generated with artificial intelligence).


Quite rightly, the World Press Photo completely excluded images generated with artificial intelligence, even from the category (open format) in which it had initially thought it could include them. So I wondered which images could have been generated by A.I. to compete for the main award, the photograph of the year, from 1955 to the present.

The purpose of this experiment is to reflect on how artificial intelligence interprets and generates photographs that, from its perspective and at my request, could have won the various editions of the prestigious competition for photojournalists called World Press Photo. Photographs and generated images remain two very different things in many ways. The only point of contact is when the generated image imitates the photograph and exploits its credibility. The consequences of this imitation (and substitution) risk altering and perhaps undermining the credibility of photography (which in any case we must be wary of and should not take for absolute and sole truth) and the role of photojournalism in witnessing reality.


Giustamente, il World Press Photo ha escluso completamente le immagini generate con l'intelligenza artificiale, anche dalla categoria (open format) dove inizialmente aveva ritenuto potessero rientrare. Allora mi sono chiesto quali immagini avrebbe potuto generare l'I.A. per competere per il premio principale: la fotografia dell'anno, dal 1955 a oggi.

Lo scopo di questo esperimento è riflettere su come l'intelligenza artificiale interpreta e genera le fotografie che, dal suo punto di vista e su mia richiesta, avrebbero potuto vincere le varie edizioni del prestigioso concorso per fotogiornalisti chiamato World Press Photo. Fotografie e immagini generate restano due cose molto diverse sotto molti punti di vista. L'unico punto di contatto è quando l'immagine generata imita la fotografia e ne sfrutta la credibilità. Le conseguenze di questa imitazione (e sostituzione) rischiano di alterare e forse compromettere la credibilità della fotografia (di cui comunque bisogna diffidare e che in ogni caso non va presa per verità assoluta e unica) e il ruolo del fotogiornalismo nel testimoniare la realtà.


CSAT, Suneung (South Korea) by Filippo Venturi

(in italiano sotto)

Every year in November, South Korea holds the college entrance exam, called Suneung or also CSAT (College Scholastic Ability Test), which lasts 9 hours and involves about 500.000 students. This year it was held on November 17, 2023.

For young South Koreans, it represents a very important step that will decide their future: depending on their results, they will either be able to enter the most prestigious universities, the so-called SKY (Seoul University, Korea University and Yonsei University), or they will have to scale back their own expectations and (especially) those of their parents.

South Korean society is characterized by a very high level of competition, touching on school, university, work, and even aesthetics. Young people find themselves growing up with the same ideals in mind and passing through compulsory stages: the best grades to get into the best universities that will lead to the best jobs. The country pushes young people toward an alienating and surreal standardization, the exact opposite of what happens in many Western countries, where success is achieved by standing out from the crowd.

For this reason, Suneung represents the most stressful time in a South Korean student's life. The psychological pressure on girls and boys is enormous, even in the family environment, the stress level is extremely high, and failure can lead to serious consequences such as depression, social isolation, alcoholism or suicide (South Korea is one of the countries with the highest suicide rate in the world).

To make it easier for students to cope with the exam, the South Korean government takes various measures, such as changing airline flight schedules so that they do not disturb with their noise, especially during the conduct of the English test. Businesses and government offices open only after the exam has begun, to prevent students from encountering traffic and arriving late. Cabs are free for the entire test day. Police officers are made available to drive those students to school who are in danger of arriving late and missing the test.


Ogni anno, nel mese di novembre, in Corea del Sud si svolge l'esame di ammissione all'università, chiamato Suneung o anche CSAT (College Scholastic Ability Test), della durata di 9 ore e che coinvolge circa 500 mila studenti. Quest'anno si è tenuto il 17 novembre 2023.

Per i giovani sudcoreani rappresenta un importantissimo step che deciderà il loro futuro: in base al risultato ottenuto potranno accedere alle università più prestigiose, le cosiddette SKY (Seoul University, Korea University e Yonsei University), oppure dovranno ridimensionare le proprie aspettative e (soprattutto) quelle dei genitori.

La società sudcoreana è caratterizzata da una competizione molto elevata, che tocca l'ambito scolastico, universitario, lavorativo e anche estetico. I giovani si trovano a crescere avendo in mente gli stessi ideali e passando per tappe obbligatorie: i migliori voti per accedere alle migliori università che consentiranno di arrivare ai migliori lavori. Il paese spinge i giovani verso una standardizzazione straniante e surreale, l'esatto contrario di quanto avviene in molti paesi occidentali, dove il successo è raggiunto distinguendosi dalla massa.

Per questo motivo il Suneung rappresenta il momento più stressante della vita di uno studente sudcoreano. La pressione psicologica verso ragazze e ragazzi è enorme, anche in ambito familiare, il livello di stress è altissimo e un insuccesso può portare a gravi conseguenze come depressione, isolamento sociale, alcolismo o suicidio (la Corea del Sud è uno dei paesi col tasso di suicidi più alto al mondo).

Per facilitare gli studenti nel sostenere l’esame, il governo sudcoreano adotta varie misure, come quella di modificare gli orari dei voli aerei in modo che non disturbino col loro rumore, in particolare durante lo svolgimento della prova di inglese. Le attività commerciali e gli uffici pubblici aprono solo dopo che l'esame è iniziato, per evitare che gli studenti possano trovare traffico e arrivare in ritardo. I taxi sono gratuiti per l'intera giornata di test. Agenti di polizia sono messi a disposizione per accompagnare a scuola quegli studenti che rischiassero di arrivare in ritardo e saltare il test.

Yogyesa Temple, si tratta del tempio principale dell'Ordine Jogye del buddismo coreano. Si trova nel centro di Seoul ed è uno dei templi dove i genitori degli studenti che affrontano l'esame vanno a pregare e a lasciare messaggi di speranza per il risultato che otterranno i propri figli. Seoul, Corea del Sud, 13/11/2022.

Yogyesa Temple, this is the main temple of the Jogye Order of Korean Buddhism. It is located in downtown Seoul and it is one of the temples where parents of students taking the university entrance exam go to pray and leave messages of hope for the outcome their children will get. Seoul, South Korea, 11/13/2022.

Yogyesa Temple, si tratta del tempio principale dell'Ordine Jogye del buddismo coreano. Si trova nel centro di Seoul ed è uno dei templi dove i genitori degli studenti che affrontano l'esame vanno a pregare e a lasciare messaggi di speranza per il risultato che otterranno i propri figli. Seoul, Corea del Sud, 13/11/2022.

Yogyesa Temple, this is the main temple of the Jogye Order of Korean Buddhism. It is located in downtown Seoul and it is one of the temples where parents of students taking the university entrance exam go to pray and leave messages of hope for the outcome their children will get. Seoul, South Korea, 11/13/2022.

Yogyesa Temple, si tratta del tempio principale dell'Ordine Jogye del buddismo coreano. Si trova nel centro di Seoul ed è uno dei templi dove i genitori degli studenti che affrontano l'esame vanno a pregare e a lasciare messaggi di speranza per il risultato che otterranno i propri figli. Seoul, Corea del Sud, 13/11/2022.

Yogyesa Temple, this is the main temple of the Jogye Order of Korean Buddhism. It is located in downtown Seoul and it is one of the temples where parents of students taking the university entrance exam go to pray and leave messages of hope for the outcome their children will get. Seoul, South Korea, 11/13/2022.

Yogyesa Temple, si tratta del tempio principale dell'Ordine Jogye del buddismo coreano. Si trova nel centro di Seoul ed è uno dei templi dove i genitori degli studenti che affrontano l'esame vanno a pregare e a lasciare messaggi di speranza per il risultato che otterranno i propri figli. Seoul, Corea del Sud, 13/11/2022.

Yogyesa Temple, this is the main temple of the Jogye Order of Korean Buddhism. It is located in downtown Seoul and it is one of the temples where parents of students taking the university entrance exam go to pray and leave messages of hope for the outcome their children will get. Seoul, South Korea, 11/13/2022.

Studenti varcano i cancelli di una delle scuole sede dell'esame. Kyungbock High School, Seoul, Corea del Sud, 17/11/2022.

Students walk through the gates of one of the schools hosting the exam. Kyungbock High School, Seoul, South Korea, 11/17/2022.

Giornalisti e fotografi documentano l'ingresso degli studenti in una delle scuole sede dell'esame e i saluti che poco prima scambiano con i genitori. Kyungbock High School, Seoul, Corea del Sud, 17/11/2022.

Journalists and photographers document the students' entrance into one of the schools hosting the exam and the greetings they exchange with their parents shortly before. Kyungbock High School, Seoul, South Korea, 11/17/2022.

Il fratello minore e i genitori di uno studente appena entrato in una delle scuole sede dell'esame. Kyungbock High School, Seoul, Corea del Sud, 17/11/2022.

The younger sibling and parents of a student who has just entered one of the schools hosting the exam. Kyungbock High School, Seoul, South Korea, 11/17/2022.

Alcuni studenti posano per una fotografia prima di entrare in una delle scuole sede dell'esame. Kyungbock High School, Seoul, Corea del Sud, 17/11/2022.

Some students pose for a photograph before entering one of the schools hosting the exam. Kyungbock High School, Seoul, South Korea, 11/17/2022.

Uno studente saluta la madre prima di varcare i cancelli di una delle scuole sede dell'esame. Kyungbock High School, Seoul, Corea del Sud, 17/11/2022.

A student greets his mother before stepping through the gates of one of the schools hosting the exam. Kyungbock High School, Seoul, South Korea, 11/17/2022.

Uno studente in ritardo viene accompagnato in una delle scuole sede dell'esame. Kyungbock High School, Seoul, Corea del Sud, 17/11/2022.

A tardy student is dropped off at one of the schools hosting the exam. Kyungbock High School, Seoul, South Korea, 11/17/2022.

Webtalk su Fotografia e Intelligenza Artificiale by Filippo Venturi

Mercoledì 6 dicembre 2023, ore 21.15, si terrà un webtalk della serie "serata con l'autore", dove parlerò di Fotografia e Intelligenza Artificiale.

L'incontro è organizzato dall'Associazione fotografica Grandangolo di Carpi.
Link: https://meet.goto.com/grandangolocarpi/le-nostre-serate

A proposito di Fotogiornalismo e Intelligenza Artificiale by Filippo Venturi

Donald Trump, disegno di Jane Rosenberg, New Yorker

A PROPOSITO DI FOTOGIORNALISMO E INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Un altro esempio collegato al mio concetto di "identikit della realtà" (con cui intendo la documentazione della realtà tramite l'uso di immagini generate con l'intelligenza artificiale, basate sulla testimonianza di testimoni oculari, in quei casi dove manchino i fotografi) è quello che sta avvenendo in queste mesi nel processo in corso a Donald Trump, da cui i fotografi sono banditi.

Questa limitazione ha riportato sotto i riflettori l'arte del “courtroom sketching”, cioè del documentare ciò che avviene con delle illustrazioni.

Fra i miei timori c'è (c'era), appunto, l'uso dell'intelligenza artificiale per ottenere immagini che integrassero o sostituissero le fotografie di un fotogiornalista, ma in realtà è una paura già superata. Sappiamo già che, in mancanza di una fotografia, accettiamo qualsiasi alternativa visiva, che sia l'identikit di un ricercato o l'illustrazione di un evento.

Ancora più curioso è stato, per me, scoprire che il diritto di disegnare gli avvenimenti di un processo fu dibattuto nel caso United States contro Columbia Broadcasting System, nel 1974, la cui sentenza riconobbe il diritto degli artisti di raccontare quello che accadeva.

E, in fin dei conti, ribaldanto il punto di vista (e dandomi la zappa sui piedi), considerare la narrazione degli eventi, a livello visivo, una esclusiva dei fotogiornalisti è palesemente un errore.

Intelligenza Artificiale e Fotografia - Workshop by Filippo Venturi

Domenica 26 novembre 2023, dalle ore 14.30 alle ore 18.30, terrò il mio workshop su fotografia e intelligenza artificiale al Ferrara Off Teatro, in Viale Alfonso I D'Este n. 13, a Ferrara!

Il Festival Riaperture ha organizzato un’iniziativa intitolata “É sempre fotografia!”, supportata dal Comune di Ferrara, che include workshop, conferenze, mostre, presentazione autori e libri fotografici, in una dimensione di confronto con il pubblico sulle diverse tematiche.

Il costo è di 50 €
Iscrizioni qui:
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"IMAGINE. FRA FOTOGRAFIA E INTELLIGENZA ARTIFICIALE"
Workshop di Fotografia e Intelligenza Artificiale

Il workshop è focalizzato sull’incontro fra fotografia e intelligenza artificiale (I.A.) ed esplorerà l’evoluzione del ruolo dell’immagine nella comunicazione e nella vita quotidiana. Il docente presenterà alcuni dei suoi progetti di fotografia documentaria, esponendo nel dettaglio la filosofia alla base di essa e le metodologie pratiche adottate nel compiere un progetto; spiegherà poi le notevoli differenze teoriche e pratiche che invece caratterizzano l'utilizzo dell'intelligenza artificiale nel realizzare un lavoro. Scopriremo come l’I.A. può ampliare le prospettive creative dei fotografi e le idee che sottendono alla creazione di progetti.

Ci concentreremo su come le immagini generate con l’I.A. stiano influenzando il mondo fotografico e la nostra percezione della realtà. Esamineremo diverse casistiche che negli ultimi mesi hanno avuto un impatto significativo nel panorama della fotografia, e non solo. Affronteremo sia i timori legati all’adozione di questa nuova tecnologia, sia le potenzialità che essa porta con sé, aprendo un dibattito sul futuro dell’arte fotografica e della nostra interazione con le immagini digitali.

Vedremo alcuni esempi di utilizzo di software TTI (text-to-image) come Midjourney che, partendo da una descrizione testuale (prompt), generano una immagine sfruttando l'I.A.

Il workshop è rivolto a chiunque abbia un interesse per la fotografia e le immagini, sia amatoriale che professionale. Il workshop è teorico, dunque non sarà necessaria alcuna attrezzatura.

IL DOCENTE

Filippo Venturi è un fotografo documentarista e un artista visivo. Realizza progetti su storie e problematiche riguardanti l'identità e la condizione umana. I suoi lavori sono stati pubblicati sul National Geographic, The Washington Post, The Guardian, Financial Times, Vanity Fair, Newsweek, Geo, Der Spiegel, Die Zeit, Stern, Internazionale, La Repubblica e La Stampa. Negli ultimi anni si è dedicato a un progetto sulla penisola coreana, che è stato premiato con il Sony World Photography Awards, il Premio Il Reportage, il Premio Voglino e il Portfolio Italia - Gran Premio Hasselblad. I suoi lavori sono stati esposti in musei e festival in Italia e all'estero.

Ha iniziato a lavorare con i software di intelligenza artificiale di ultima generazione, realizzando lavori risultati finalisti al PhMuseum Photography Grant e al Cortona On The Move Award e premiati al Kolga Tbilisi Photo Awards e al Fotografia Calabria Festival. È stato uno degli artisti selezionati dal PhotoVogue Festival 2023, evento in cui è anche relatore con un intervento intitolato Broken Mirror. A dystopian guide to crossing the border.

Workshop di Fotogiornalismo 2023 by Filippo Venturi

Dopo 4 anni torna a Cesena il mio Workshop di Fotogiornalismo dedicato agli under30, con una quota di iscrizione di appena €20 (in collaborazione col Progetto Giovani del Comune di Cesena).
Di seguito tutti i dettagli.

WORKSHOP DI FOTOGIORNALISMO
Fotografia come testimonianza della realtà

Il corso è rivolto ai fotografi principianti, ai professionisti e a chi volesse semplicemente approfondire la tematica trattata, in un periodo in cui l'immagine è sempre più al centro della comunicazione e della nostra quotidianità. Ragioneremo sul concetto di Fotogiornalismo e di Fotografia Documentaria al giorno d’oggi e sullo sviluppo teorico e pratico di un progetto. Si affronteranno i vari aspetti da curare: la ricerca di una storia e relativo fact checking, l’organizzazione preliminare, l'etica, la fase di scatto, l’editing, la post-produzione, la presentazione del progetto realizzato, le didascalie, il rapporto con i photoeditor, le modalità di diffusione a seconda che la finalità sia una pubblicazione, una mostra, l’iscrizione a concorsi o la promozione nei social network. Durante il workshop è prevista la lettura del portfolio degli iscritti (facoltativa) che vorranno un confronto assieme al docente.

A cura di Filippo Venturi
Filippo Venturi è un fotografo documentarista. Realizza progetti su storie e problematiche riguardanti l'identità e la condizione umana. I suoi lavori sono stati pubblicati su giornali come National Geographic, The Washington Post, The Guardian, Financial Times, Vanity Fair, Newsweek, Geo, Der Spiegel, Die Zeit, Stern, Internazionale e La Repubblica. Negli ultimi anni si è dedicato a un progetto sulla penisola coreana, che è stato premiato con il Sony World Photography Awards e il Portfolio Italia - Gran Premio Hasselblad. I suoi lavori sono stati esposti in musei e festival in Italia e all'estero.

A chi è rivolto: under30 che risiedono, studiano o lavorano in Emilia-Romagna.
Quanto dura: 8 ore, distribuite in 4 serate.
Quando: 21 e 28 novembre, 5 e 12 dicembre 2023
A che ora: 20:00 - 22:00
Dove: Opificio Artaj, Viale della Resistenza 57, Cesena
Quanto costa iscriversi: € 20
Per informazioni e iscrizioni: monty.banks@progettogiovanicesena.it

Questo laboratorio condivide i valori di Doktor Fakenstein, il percorso multidisciplinare che incoraggia il pensiero critico e promuove autodifesa intellettuale.

Link al sito ufficiale a Monty Banks: Laboratori e workshop


AGGIORNAMENTO: qualche fotografia dalle 4 lezioni in aula!

Sotto la lente dell'Intelligenza Artificiale by Filippo Venturi

Sotto la lente dell'Intelligenza Artificiale

Fotografia, algoritmi ed etica della visione
Creative Lab, Mantova - Sabato 25 Novembre 2023
Incontro a cura di Frammenti di fotografia

9.30-11.00 MICHELE SMARGIASSI
L’occhio del pollo: il futuro della fotografia al tempo dell’intelligenza artificiale
Si presenta a noi come una fotografia dotata di superpoteri. Ci giocherelliamo senza capire come funziona, Non sappiamo cosa vuole da noi. Le piattaforme di intelligenza artificiale generativa di immagini stanno occupando violentemente il campo del visibile e dell’immaginario. Ma da dove vengono quelle immagini? Dove vanno? Quali pericoli corriamo se affidiamo a loro la nostra cultura visuale? Un primo tentativo per chiarirci le idee e farci molte domande.

11.15-12.30 IRENE FABBRI
Il mondo visto con gli occhi dell'IA. Come le macchine "pensano" e creano
Testi, immagini, audio, video: l'intelligenza artificiale riesce a generare ogni tipo di contenuto. La prima parte di questo workshop è dedicata all'analisi delle caratteristiche, potenzialità e limiti, di questa nuova tecnologia. Partendo da dimostrazioni pratiche (con ChatGPT) tratteremo concetti come bias, pattern, prompt e dataset. Vedremo in che modo le macchine riescono a creare e cosa vuol dire per una macchina "essere intelligente". La seconda parte ha come focus l'utilizzo delle IA in ambito creativo. Partendo da alcuni esempi di opere d'arte realizzate usando l'IA, si tematizzeranno le questioni ancora aperte, come il copyright e la possibilità di riconoscere contenuti generati con questa tecnologia.

14.30 -15.30 BARBARA ZANON
Fotogiornalismo e IA: spunti di riflessione
Partendo dalla mia personale esperienza come fotogiornalista e dalle mie riflessioni su etica, empatia e intelligenza artificiale, a partire da lavori personali realizzati e immagini false che circolano oramai sempre con maggior frequenza sui social e anche sui media, proveremo a domandarci tutti insieme quali limiti si debbano mettere all’utilizzo dell’IA e quali invece siano le possibilità che questa ci offre e in quali ambiti applicarla.

15.45-17.30 FILIPPO VENTURI
Imagine. Fra Fotografia e Intelligenza Artificiale
Il workshop è focalizzato sull’incontro fra fotografia e intelligenza artificiale ed esplorerà l’evoluzione del ruolo dell’immagine nella comunicazione e nella vita quotidiana. Ci concentreremo su come le immagini generate con l’I.A. stiano influenzando il mondo fotografico e la nostra percezione della realtà. Esamineremo diverse casistiche che negli ultimi mesi hanno avuto un impatto significativo nel panorama della fotografia, e non solo. Affronteremo sia i timori legati all’adozione di questa nuova tecnologia, sia le potenzialità che essa porta con sé, aprendo un dibattito sul futuro dell’arte fotografica e della nostra interazione con le immagini digitali. Filippo Venturi presenterà alcuni dei suoi progetti di fotografia documentaristica, presentando le metodologie adottate, e spiegherà il percorso che lo ha portato a integrare l’intelligenza artificiale nei suoi lavori. Scopriremo come l’I.A. può ampliare le prospettive creative dei fotografi e le idee che sottendono alla creazione di progetti. Il workshop prevede una prima parte teorica e una seconda parte pratica, dove si potrà vedere un uso pratico del software Midjourney. Ai partecipanti non è richiesta alcuna attrezzatura.

L’impatto sulla Fotografia dell’Intelligenza Artificiale by Filippo Venturi

Ci vediamo domani, sabato 4 novembre, a Piacenza!

Alle ore 14.30 interverrò nell'incontro pubblico "L’impatto sulla fotografia dell’intelligenza artificiale" con Silvano Bicocchi e Michele Smargiassi, nell'ambito del convegno regionale FIAF Emilia Romagna a Palazzo Gotico.


AGGIORNAMENTO: Qualche fotografia dell’incontro, scattate da Luca Monelli