Mostra fotografica Ambiente Clima Futuro by Filippo Venturi

Filippo Venturi – Dal portfolio Pollution Valley

Anche il mio lavoro fotografico “Pollution Valley” sarà esposto nella grande mostra fotografica che inaugurerà al CIFA - Centro Italiano della Fotografia d’Autore di Bibbiena, dal 18 giugno al 10 settembre 2022!

Di seguito l’articolo di Art-Vibes:

FIAF - "Ambiente Clima Futuro”, il nuovo progetto fotografico collettivo nazionale
228 autori e oltre 1500 immagini per la prima iniziativa di documentazione fotografica e analisi interpretativa del fenomeno 
della tutela ambientale nel nostro Paese, realizzato da fotografi professionisti e amatoriali.

La FIAF – Federazione Italiana Associazioni Fotografiche – e la Fondazione CENSIS presentano il progetto “AMBIENTE CLIMA FUTURO”, la prima iniziativa di documentazione fotografica e analisi interpretativa del fenomeno della tutela ambientale nel nostro Paese, realizzato da fotografi professionisti e amatoriali.

Nel particolare momento di passaggio che stiamo oggi vivendo, a cavallo tra un passato segnato da inquinamento, spreco delle risorse, cattiva gestione del territorio, problema dei rifiuti e cambiamenti climatici, e un presente dove le buone pratiche, sia a livello pubblico che privato, vanno nella direzione di un futuro con una maggiore attenzione per l’ambiente e per il suo equilibrio, il Progetto

Fotografico della FIAF vuole essere un’occasione per riflettere su questi processi di trasformazione, raccontando sia i luoghi e le attività dove esistono progetti ed esperienze di recupero per un ritorno ad un ambiente più naturale, sia quelle situazioni dove sono ancora in corso sfruttamento e depauperamento per sostenere un sistema economico sempre più bisognoso di risorse difficilmente rinnovabili, in un ritmo di crescita inconciliabile con il mantenimento di un equilibrio naturale.

La grande mostra fotografica del nuovo progetto nazionale “AMBIENTE CLIMA FUTURO”, di cui BPER Banca è main sponsor, verrà inaugurata sabato 18 giugno 2022 presso il CIFA, Centro Italiano della Fotografia d’Autore di Bibbiena (Via delle Monache 2), a partire dalle ore 17,30. La mostra rimarrà poi aperta fino a sabato 10 settembre 2022.

Gli autori iscritti per partecipare al progetto nazionale “AMBIENTE CLIMA FUTURO” sono stati 1.161, 1.032 dei quali hanno inviato le loro opere per la selezione. Le immagini arrivate sono state 14.448. Sono stati selezionati 228 autori con un totale di circa 1.516 fotografie, in rappresentanza di 18 Regioni italiane.

Anche gli appassionati di audiovisivi, supportati dal Dipartimento DIAF hanno inviato le loro opere con 24 partecipanti e 27 opere prodotte.

Il progetto è stato realizzato anche grazie al sostegno di FUJIFILM Italia coinvolgendo 10 fotografi molto conosciuti nel mondo FIAF, offrendo loro la possibilità di interpretare il tema “AMBIENTE CLIMA FUTURO” con la qualità straordinaria delle fotocamere digitali mirrorless Serie X e ottiche FUJINON.

Ogni autore ha seguito la propria inclinazione con il linguaggio più congeniale. Il risultato è un’opera corale di disvelamento della percezione collettiva della crisi climatica e delle condizioni in cui oggi versa il Paese, raccolta in un documentato unico che costituisce il catalogo della mostra nazionale e che contiene tutte le opere esposte, selezionate da una commissione di esperti.

In alcuni lavori, come riportato nella prima parte del libro, il nostro habitat è visto dall’alto, come fossimo astronauti che ogni volta si meravigliano della bellezza, della vastità, dell’incongruenza, delle forme che ci rendono piccoli e che ci fanno comprendere chi sia, davvero il più forte: è il genere umano a doversi adattare, a dover cambiare, perché la natura si trasformerà e potrà forse farne a meno.

Altri racconti fotografici, invece, sono ritmati da immagini astratte. Sono mondi di senso, intrecci, pretesti che rappresentano il confluire degli argomenti l’uno nell’altro, nell’organismo complesso e affascinante che è l’ambiente, nel rapporto d’amore e conflitto che il genere umano ha con la natura. Così fluidamente, nel libro, abbiamo cercato di partire dall’aria e dall’inquinamento atmosferico, per passare ai paesaggi naturali e alla nostalgia che percepiamo di fronte alla forza immane delle opere d’arte dipinte dalla natura.

Il grande tema dell’abbandono, dell’incuria delle forme umane e della riappropriazione da parte della vegetazione si trasforma nella rappresentazione dei territori malati, feriti profondamente dalle esigenze di sfruttamento. Il territorio urbano ha un suo fascino non sempre inconsapevole: i nostri autori hanno cercato lo stridore di una inconsulta occupazione di spazio, ma anche le inattese armonie tra mondi che parrebbero inconciliabili.

Poi c’è il mondo dell’acqua nelle infinite declinazioni dell’uso, del recupero, della protezione, del governo e dello studio che sfocia però nelle tragedie delle devastazioni a causa di eventi derivanti dai cambiamenti climatici: inondazioni, tsunami, tempeste, incendi (purtroppo e troppo stesso anche di natura dolosa). Il riciclo e il recupero si mostrano nelle forme più sorprendenti, anche quando banali: è la voglia di vivere e di far rivivere, la nuova vita che tutti speriamo di poter guadagnare è una forma di speranza e una rilettura di prodotti usati e usurati eppure capaci di adattarsi a nuovi usi con la sapienza di una industria attenta, di un artigiano, del cittadino rispettoso. Infine, l’energia prodotta da fonti rinnovabili, la vera scommessa del futuro e i comportamenti virtuosi raccolti in microstorie di passione e volontà. Nel mezzo c’è la protesta degli ultimi anni, purtroppo spenta dalla pandemia, ma che ritornerà, certamente, più forte di prima.

Ma non mancano progetti fotografici che ci danno un segno di speranza, con l’idea che i nostri sforzi ci saranno e non saranno vani. Ecco, quindi, i giovani sorridenti che immaginano il futuro coi loro disegni, un giardino di arte contemporanea a dimostrare che tecnologia e poesia possono e debbono convivere a servizio del mondo naturale di cui l’uomo fa parte e poi l’impegno di ognuno in un grande mosaico sul quale tutti dobbiamo posare la nostra tessera.

Mostra fotografia “Ambiente Clima Futuro
18 giugno – 10 settembre 2022.
CIFA, Centro Italiano della Fotografia d’Autore di Bibbiena (AR), Via delle Monache 2.

Ukrainian Classic Ballet, Teatro per l'Ucraina by Filippo Venturi

Ukrainian Classic Ballet, “Giselle” – Teatro per l'Ucraina
Teatro Alessandro Bonci, Cesena, Italia, 19 Maggio 2022

Interessante la vicenda degli ucraini - solisti e ballerini dei teatri nazionali dell'Ucraina (Opera Nazionale dell'Ucraina, Teatro Taras Shevchenko, Teatro dell'Opera e balletto di Odessa, Teatro Accademico di Kharkiv e Opera Nazionale di Lviv) - che si trovavano in tourné in Europa al momento dello scoppio della guerra e che in seguito sono stati ospitati da ERT - Emilia Romagna Teatro Fondazione e altri teatri nazionali italiani, consentendogli di continuare a lavorare e inviare aiuti economici ai familiari in patria.

La Notte della Fotografia a Piacenza by Filippo Venturi

“La notte della fotografia” è il titolo dell’evento culturale pensato per la città di Piacenza, che prevede una serata di proiezioni di lavori fotografici di autori importanti e affermati, affiancati a lavori di fotografi emergenti, comunque di spessore.

Gli autori coinvolti sono circa una trentina e tra essi ricordiamo in particolare Vittore Fossati, Simona Ghizzoni, Claudia Corrent, Mattia Zoppellaro, Piero Percoco, Filippo Venturi e tantissimi altri non meno importanti.

Le 6 diverse proiezioni si svolgeranno all’aperto in diversi punti del centro storico, in piazze, piazzette o cortili, per favorire anche la valorizzazione di luoghi poco conosciuti, in modo che i visitatori possano passeggiare per la città e raggiungere i vari punti di proiezione a piedi o in bicicletta. I luoghi scelti sono: Palazzo Farnese, Piazzetta Plebiscito, cortile del liceo Gioia, chiostri di San Sisto, scalinata Muntà di ratt, orti di via Borghetto.

L’evento, che si svolgerà sabato 7 maggio, è gratuito e aperto a tutti i cittadini e non solo, in quanto si prevede di richiamare appassionati di fotografia e di eventi culturali innovativi anche da fuori provincia (come era successo dal 2004 al 2010 per il Festival internazionale di fotografia FOTOSINTESI da noi organizzato in San Agostino, Palazzo Farnese, Palazzo Costa e nelle varie gallerie cittadine, che ha richiamato in quel caso numerosissimi spettatori, provenienti anche da fuori città e fuori regione).

In caso di maltempo, l’evento sarà posticipato al sabato successivo.

Ogni proiezione – della singola durata di circa 15 minuti ed ognuna concepita su un tema diverso – andrà in loop per tutta la serata, che si svolgerà tra le ore 20.30 e le 23.30; quando un gruppo di persone (sedute e distanziate) ha finito di vedere la proiezione A, si sposterà verso la proiezione B o C in modo da lasciare spazio agli altri e così via.

E’ una formula semplice, ma diversa dal solito e che mette in contatto i cittadini con l’arte (direttamente senza bisogno di entrare in spazi istituzionali), la fotografia, diversi temi attuali e contemporanei, alcuni luoghi poco conosciuti o comunque da valorizzare, non crea possibili assembramenti al chiuso, è fruibile da ogni fascia d’età, può richiamare visitatori anche dalle città vicine, può vedere coinvolte anche le attività commerciali (bar, ristoranti ecc.) lungo il percorso, non prevede il pagamento di un biglietto.

Romagna RFC – Amatori Catania 27-3 by Filippo Venturi

Pubblicazione sul Washington Post by Filippo Venturi

Su In Sight, del Washington Post, è uscita una selezione del mio lavoro fotografico "Eyes wide shut" sul Ballo del Doge, che ho documentato per 4 anni durante il Carnevale di Venezia!
Grazie al photoeditor Kenneth Dickerman.
L’articolo originale è qui: https://www.washingtonpost.com/photography/2022/04/21/photos-venices-over-top-il-ballo-del-doge

On In Sight, the Washington Post’s photography blog, a selection of my photographic work "Eyes wide shut" on the Ballo del Doge, which I documented for 4 years during the Venice Carnival, has been published!
Thanks to photoeditor Kenneth Dickerman.
The original article is here: https://www.washingtonpost.com/photography/2022/04/21/photos-venices-over-top-il-ballo-del-doge

Pubblicazione su Il Reportage by Filippo Venturi

Sul numero 50 della rivista "Il Reportage", è uscita una anteprima di 12 immagini del mio ultimo lavoro fotografico "Foundations of a mirage", accompagnata da un mio articolo!

La rivista si può acquistare qui: https://bit.ly/36Uu24X
Maggiori info sul lavoro "Foundations of a mirage" qui: https://bit.ly/3uW8BII

Durante la notte, quando la città dorme, le arterie stradali principali si riempiono di autobus malmessi, sovraccarichi di lavoratori esausti che hanno termine il turno di lavoro e che rientrano nei casermoni a loro destinati, nelle periferie più lontane e invisibili ai turisti. È questa la faccia nascosta di Dubai, la "New York del Golfo Persico", il suo lato oscuro, che comprende mille sfaccettature, compresa quella di un paradiso fiscale in grado di attirare personaggi controversi e soldi quanto meno "opachi" [...]

Nello stesso tempo, sempre con lo sfruttamento della manodopera, è necessario proteggere i centri urbani dalla sabbia del deserto, che invade le strade e ricopre le vetrate dei grattacieli, in una disperata lotta contro l'ambiente per tenere in piedi impalcature e scenografie di una realtà che è più simile ad un miraggio [...]

Pubblicazione su Vanity Fair by Filippo Venturi

Su Vanity Fair Italia (cartaceo e online) è uscito il mio reportage fotografico sulle famiglie ucraine che hanno trovato rifugio in Italia!

L'articolo è di Alessia Arcolaci, photeditor Alice Crose.

Romagna RFC femminile - Rebels 34-15 by Filippo Venturi

Romagna RFC - Pesaro Rugby 18-34 by Filippo Venturi

Articolo sul Il Resto del Carlino by Filippo Venturi

Oggi su Il Resto del Carlino, una mia riflessione sulla fotografia femminile e la grande mostra "Essere Umane. Le grandi fotografe raccontano il mondo" che termina oggi ai Musei San Domenico e Musei Civici di Forlì!

È ancora necessario riconoscere e ribadire il ruolo delle donne dietro la macchina fotografica?
Secondo me, sì.

Se nei grandi centri artistici e culturali le fotografe hanno trovato gli spazi e i riconoscimenti che meritano, fuori da questi la massa ancora le percepisce attraverso catalogazioni: a volte descritte come le "amanti di" o le "assistenti di" qualche fotografo celebre oppure abbinate a una narrazione che necessita di qualche elemento extra, come "la bambinaia talentuosa, scoperta postuma" con cui viene presentata Vivian Maier. Ma quelli femminili sono sguardi, punti di vista e sensibilità che integrano il racconto di un mondo che, a livello visivo, per troppo tempo è stato parziale e lacunoso. Un libro letto senza accorgerci che qua e là aveva molte pagine mancanti.

Oggi si conclude la mostra "Essere Umane. Le grandi fotografe raccontano il mondo". Dopo diverse esposizioni dedicate a grandi fotografi uomini, i Musei San Domenico hanno scelto di puntare sulle donne.

La fotografia è un linguaggio capace di testimoniare eventi storici, usi e costumi, ma anche di esplorare aspetti più astratti e intimi. Le autrici in mostra hanno usato il linguaggio della fotografia documentaria, al pari dei colleghi uomini, ma hanno anche rivolto l'obiettivo verso storie personali, facendosi guidare dall'empatia che scaturiva da certi incontri e mettendosi a disposizione delle persone.

Un ri-equilibrio della visione del mondo, passato e presente, attraverso lo studio e l’osservazione da un punto di vista femminile, che richiederà ancora tempo e risorse ma rappresenta un'opportunità per studiare e capire a fondo la fotografia.