Cesena

Leonardo Da Vinci su Premium In Magazine by Filippo Venturi

Nel numero 2019 di PREMIUM In Magazine è uscita una parte della mia ricerca su Leonardo da Vinci, in occasione dei 500 anni dalla sua scomparsa (2 maggio 2019), nell’articolo intitolato I Luoghi del Genio, alla scoperta di Leonardo da Vinci in Romagna, di cui ho curato testo e fotografie!

La rivista è sfogliabile e scaricabile a questo link: PREMIUM In Magazine 2019

Per maggiori informazioni sulla mia ricerca su Leonardo da Vinci, trovate altro materiale:
Qui in italiano: Leonardo da Vinci, 500° Anniversario
Qui in inglese: Leonardo da Vinci's 500th Anniversary

Podere La Berta, Cena in Vigna by Filippo Venturi

Podere La Berta, Cena in Vigna
Brisighella, 27/06/2019

Alcune fotografie dell'evento che si è tenuta al Podere La Berta di Brisighella :)

Romagna Rugby - Jesi Rugby 43-10 by Filippo Venturi

Articolo su Cesena IN Magazine by Filippo Venturi

Sull'ultimo numero della rivista "IN Magazine" (Dicembre2018-Gennaio2019) c'è un articolo sul sottoscritto :)

Grazie a Roberta Invidia per aver pensato di raccontare la mia attività di fotografo documentarista, a Barbara Baronio per le parole e a Gianmaria Zanotti per le fotografie!

La rivista si trova, gratuitamente, nei migliori della provincia di Forlì-Cesena e si può leggere online qui: www.inmagazine.it/magazine/cesena-in-magazine-06-2018

Incontro alla Biblioteca Malatestiana by Filippo Venturi

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Filippo Venturi, fotoreporter, presenterà il progetto fotografico che ha realizzato sulla penisola coreana da cui ha realizzato un libro (casa editrice Emuse).
Durante l'incontro l'autore racconterà la propria esperienza, in particolare in Corea del Nord, uno dei paesi più chiusi al mondo, dove nel 2017 è stato inviato da Vanity Fair.
L'evento è organizzato dall'Associazione culturale Laboratorio Rif.

COREA DEL NORD E DEL SUD
Il reportage di Filippo Venturi
Sabato 2 febbraio 2019, ore 16
Aula Magna della Biblioteca Malatestiana
Piazza Bufalini, 1 - Cesena

Filippo Venturi (Cesena, 1980) è un fotografo documentarista. I suoi lavori sono stati pubblicati su giornali come The Washington Post, Financial Times, Vanity Fair, Der Spiegel, Die Zeit, Internazionale, La Stampa e Geo. Negli ultimi tre anni si è dedicato a un progetto sulla penisola coreana, che è stato premiato con il Sony World Photography Awards, il LensCulture Emerging Talent Awards, Il Premio Il Reportage, il Premio Voglino e si è aggiudicato il Portfolio Italia - Gran Premio Hasselblad.

Workshop di Fotogiornalismo by Filippo Venturi

WORKSHOP DI FOTOGIORNALISMO
Fotografia come testimonianza della realtà

6, 13, 20, 27 marzo 2019, a Cesena
www.filippoventuri.it/workshopcesena2019

Il corso è rivolto ai fotografi principianti, ai professionisti e a chi volesse semplicemente approfondire la tematica trattata, in un periodo in cui l'immagine è sempre più al centro della comunicazione e della nostra quotidianità. Ragioneremo sul concetto di Fotogiornalismo e di Fotografia Documentaria al giorno d’oggi e sullo sviluppo teorico e pratico di un progetto. Si affronteranno i vari aspetti da curare: la ricerca di una storia e relativo fact checking, l’organizzazione preliminare, l'etica, la fase di scatto, l’editing, la post-produzione, la presentazione del progetto realizzato, le didascalie, il rapporto con i photoeditor, le modalità di diffusione a seconda che la finalità sia una pubblicazione, una mostra, l’iscrizione a concorsi o la promozione nei social network. Durante il workshop è prevista la lettura del portfolio degli iscritti che vorranno un confronto assieme al docente.

★ A cura di Filippo Venturi
Filippo, fotografo documentarista. I suoi lavori sono stati pubblicati su magazine e quotidiani fra i quali The Washington Post, Financial Times, Vanity Fair, Der Spiegel, Die Zeit, Internazionale, La Stampa, Geo, D di Repubblica e Io Donna del Corriere della Sera. Realizza progetti personali riguardanti l'identità e la condizione umana, concentrandosi anche sulle conseguenze del rapido progresso tecnologico di alcune aree del pianeta. Negli ultimi anni si è dedicato a un progetto a lungo termine sulla Corea del Sud e del Nord. www.filippoventuri.photography

★ Destinatari
Under 35

★ Durata
4 incontri, il mercoledì dalle ore 20:30 alle ore 22:30

★ Calendario
6, 13, 20, 27 marzo 2019

★ Dove
Centro di Documentazione Educativa, Via Aldini 22, a Cesena (FC)

★ Quota di partecipazione
€ 65 complessivi

★ Iscrizioni
- Effettuare un bonifico bancario di € 65,00 sul conto corrente Fineco Bank intestato a Filippo Venturi, codice IBAN: IT51P0301503200000003248768.
- Compilare il form di iscrizione al seguente link: http://eepurl.com/dFtKaD

★ Social
Link all'evento Facebook

Podere La Berta, Cena con concerto by Filippo Venturi

Podere La Berta, Cena con Concerto di Alessandra Abbondanza
Brisighella, 02/08/2018

Alcune fotografie dell'evento che si è tenuta al Podere La Berta di Brisighella :)

Podere La Berta, Cena con concerto by Filippo Venturi

Podere La Berta, Cena con Concerto dell'Orchestra Giovanile Luigi Cherubini  
Brisighella, 12/07/2018

Alcune fotografie dell'evento che si è tenuta al Podere La Berta di Brisighella :)

Podere La Berta, Cena in vigna al tramonto by Filippo Venturi

Podere La Berta, Cena in Vigna al tramonto
Brisighella, 28/06/2018

Alcune fotografie dell'evento che si è tenuta al Podere La Berta di Brisighella :)

E il mare concederà a ogni uomo nuove speranze, in mostra a Cesena! by Filippo Venturi

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E IL MARE CONCEDERÀ A OGNI UOMO NUOVE SPERANZE
Mostra fotografica a cura di Filippo Venturi
Anteprima del laboratorio fotografico con i ragazzi rifugiati e richiedenti asilo del Progetto Accoglienza dell’ASP Cesena Valle Savio

Apertura: Venerdì 23 Giugno 2017, dalle ore 18
Periodo della mostra: Dal 23 Giugno al 23 Luglio 2017
Sede: Complesso ex-Roverella, Via Strinati, 59 - Cesena (FC)
Orario di apertura: 23, 24 e 25 Giugno, dalle ore 18 alle ore 24; in seguito dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 18. Ingresso libero

L'organizzazione della mostra, nell'ambito dell'evento "Cortili Aperti 2017", è a cura dell'ASP Cesena Valle Savio, in collaborazione con Bibliostelle, Istituto di Cultura Musicale Arcangelo Corelli, Conservatorio Bruno Maderna, Associazione Musica Meccanica Italiana, Associazione Il Cigno, Project Work Italia, Team Service, L'Aquilone di Iqbal e con il patrocinio del Comune di Cesena.

 

IL PROGETTO

Cerca la foto in mezzo ai documenti frusti, infilati nella giacca. La trova.
Nel porgerla, ci stampa sopra il pollice.
Quasi deliberatamente, come un gesto di possesso.
Una donna o forse un bambino.
La foto definisce un'assenza.
Anche se è vecchia di dieci anni, non fa differenza.
Tiene aperto, preserva lo spazio vuoto che, se tutto va bene, la presenza della persona ritratta un giorno tornerà ad occupare.
La ripone immediatamente nella tasca e senza darle neanche un'occhiata.
Come se la sua tasca ne avesse bisogno.

- "Il Settimo Uomo", John Berger, Jean Mohr

La bulimia mediatica legata al fenomeno migratorio ha col tempo sepolto l'identità delle persone e offuscato l'empatia verso le necessità e i desideri di chi ha dovuto abbandonare la propria casa e attraversare il mondo alla ricerca dei propri sogni.
Gli unici momenti in cui l'individuo emerge dall'anonimato dai numeri è quando diventa (due volte?) vittima.

Un padre, Osama al-Abdelmohsen, attraversa di corsa il confine serbo-ungherese con il proprio figlio piccolo, Zaid, in braccio; ha già percorso quasi 3.000 km e dovrà affrontarne altri 2.000 per giungere alla sua destinazione, la Spagna. Quel giorno però, lo sgambetto della videoreporter ungherese Petra Laszlo, con conseguente caduta, viene ripreso e fa il giro del mondo.
E' servito quello sgambetto per convincerci a fermarci e a osservare; per un attimo padre e figlio sono stati riconosciuti come tali e non come numeri o come invasori.
E' servita l'immagine di Aylan Kurdi, 3 anni, adagiato sulla sabbia e senza respiro, per comprendere cosa significa morire nel tentativo di raggiungere una vita migliore. Per un attimo certe affermazioni che incitano a lasciarli affondare in mare sono emerse in tutta la loro assurdità.

La Fotografia si presta alla contemplazione, a recuperare l'azione premeditata e scelta dell'osservazione, verso ciò che solitamente è un guardare istintivo e frenetico.

La scopo di questo laboratorio - ancora in corso e che prevede anche la raccolta di testimonianze e storie - consiste nel restituire una identità ai ragazzi rifugiati e richiedenti asilo del Progetto accoglienza dell'ASP Cesena Valle Savio.
Hanno scelto di partecipare, aprendosi e mostrandosi, non a livello burocratico, ma a livello umano, verso la città che li ospita e che merita di osservare coi propri occhi e non attraverso l'eco di slogan bianchi o neri.

Una selezione di immagini neutre, dall'archivio ASP, come le fototessere realizzate ai ragazzi al loro arrivo in città; una selezione di ritratti realizzati da un fotografo che ha iniziato a conoscerli e riconoscerli; una selezione di selfie, forma bistrattata di fotografia che svolge un importantissimo e non riconosciuto ruolo sociale, sostituendosi al diario, surrogando la parola; una selezioni di immagini degli ambienti che frequentano e altro ancora.

In questa anteprima è presentata una selezione di fotografie che innalzano un potenziale ponte sul quale, chi vorrà, potrà procedere per avvicinarsi allo sconosciuto, al presunto diverso, forse sorprendendosi e rispecchiandosi.
L'integrazione avviene su due versanti, se da un lato c'è chi porge la mano, dall'altra occorre qualcuno che la accolga nella propria.

 

IL CURATORE

Filippo Venturi (Cesena, 1980) è un fotografo documentarista italiano.
Si dedica inoltre a progetti artistici e personali su temi, storie e problematiche che ritiene interessanti da approfondire.
I suoi reportage sono stati pubblicati su diversi magazine e quotidiani come The Washington Post, Die Zeit, Internazionale, La Stampa, Geo, Marie Claire, Vanity Fair, Gente, D di Repubblica, Io Donna / Corriere della Sera.
Nel 2015 ha realizzato il progetto "Made in Korea", sulla Corea del Sud, che è stato esposto al Centro Italiano della Fotografia d’Autore di Bibbiena, al Foro Boario di Modena come "Nuovo Talento" di Fondazione Fotografia Modena, al MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma nell’ambito della selezione "Emerging Talents" e alla Somerset House di Londra a seguito del premio ricevuto ai Sony World Photography Awards.
Nel 2017 è stato inviato da Vanity Fair in Corea del Nord, dove ha realizzato il reportage "Korean Dream", completando così il suo progetto sulla penisola coreana.

 

Lo spazio espositivo, prima dei lavori di pulizia e allestimento.

Lo spazio espositivo, prima dei lavori di pulizia e allestimento.