Copertina del saggio su Plauto by Filippo Venturi

George Fredric Franko (Hollins University) e Dorota Dutsch (University of California) hanno curato un volume dedicato al commediografo romano Tito Maccio Plauto, "A Companion to Plautus", da poco pubblicato dalla Wiley Press.

In copertina una mia fotografia del Plautus Festival di Sarsina, che fotografo con enorme piacere da 10 anni :)

Il volume è in vendita online a spazia fra i 130 euro in versione kindle e i 190 euro in cartaceo.

Intervista su ForliToday e Corriere di Romagna by Filippo Venturi

Oggi su ForliToday e sul Corriere di Romagna si parla di me e del mio reportage sui rider / fattorini ai tempi del Coronavirus, uscito su The Guardian ieri (di cui ho parlato nel mio blog: Pubblicazione su The Guardian).

Si tratta di un lavoro composto da 30 ritratti e 30 interviste che ho realizzato durante l’isolamento a casa a causa dell’emergenza Coronavirus, sul cancello di casa mia!

La prima pagina e l’articolo di approfondimento sul Corriere di Romagna

Pubblicazione su The Guardian by Filippo Venturi

Sul sito di "The Guardian" e sulla rivista “Guardian Weekend”, in mio nuovo progetto fotografico "Riders at the time of Coronavirus", in questo periodo di isolamento domestico nella zona rossa in Italia.

30 ritratti e interviste a 30 riders/fattorini sul cancello di casa mia!

L’articolo online originale è qui:
'Customers tell us to keep the change': Italy's delivery drivers on lockdown – photo essay

Public Talk a Rosignano Marittimo by Filippo Venturi

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Venerdì 6 marzo 2020, alle ore 21.15 terrò un incontro pubblico a Rosignano Marittimo (LI), presso la Sala Concerti UNIPOP, nell'ambito della rassegna "Di Foto In Foto" organizzata dall’Associazione Culturale Fabbrica Immagini!

Parleremo di fotografia, racconterò il mio percorso e presenterò il mio libro “Korean dream, made in Korea”.

Incontro con l’autore Filippo Venturi
Fotografia come Testimonianza della Realtà
Venerdì 6 Marzo 2020, ore 21.15, ingresso libero
Sala Concerti Unipop, Teatro E. Solvay, Via Ernesto Solvay, 40
A cura dell’Associazione Culturale Fabbrica Immagini

Lo locandina dell’evento

Lo locandina dell’evento

Prossimi eventi, rinvii e altro by Filippo Venturi

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E’ stato annunciato il programma della prossima edizione del SI Fest (qui un articolo in proposito), il festival della fotografia di Savignano sul Rubicone, dove avrò l’onore di essere ancora presente! Nel 2019 avevo partecipato nell’ambito dell’anteprima del Progetto IDE, nel 2018 avevo esposto il mio lavoro sulla Corea del Nord, in quanto vincitore del Portfolio Italia.

Quest’anno invece ci sarò perchè si terrà la presentazione finale del Progetto IDE, un importante e ambizioso progetto europeo biennale basato sulla fotografia, per il quale ho realizzato due progetti fotografici: uno a Copenhagen e uno nel territorio di Savignano sul Rubicone. Maggiori dettagli qui: Progetto IDE (Identity Dialogues Europe).

Una anteprima dell’edizione del SI Fest (con anche alcune mie stampe fotografiche) sarà esposta al MIA Photo Fair, fiera internazionale dedicata alla fotografia, che era in programma a Milano dal 19 al 22 marzo 2020, ma che è stata posticipata a causa della crisi sanitaria dovuta al Coronavirus (qui il comunicato ufficiale).


Fra gli eventi e le lezioni sospese, causa Coronavirus, a seguito dell’ordinanza della Regione Emilia Romagna, ovviamente rientrano anche i seguenti impegni fotografici che mi riguardavano:

  • L'incontro pubblico di martedì sera 25 febbraio, che avrei svolto presso l'Associazione culturale Tank Sviluppo Immagine a Forlì, è annullato.

  • La 4° lezione del mio Workshop di Fotografia a Cesena, presso l'Aula Didattica Monty Banks, prevista per giovedì sera 27 febbraio, sarà recuperata in futuro, in base alle disposizioni regionali dell’Emilia Romagna.

  • L’incontro pubblico che avrei tenuto sabato 29 febbraio, presso il Liceo Classico Mamiani di Pesaro, sarà recuperato in futuro, in base alle disposizioni regionali delle Marche.

Fotografia dal progetto fotografico “Untold”, di Filippo Venturi

Fotografia dal progetto fotografico “Untold”, di Filippo Venturi

Romagna Rugby - Perugia 60-13 by Filippo Venturi

Inaugurazione "Il Caso C." di Alfredo Covino by Filippo Venturi

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Sabato 8 febbraio, presso Marmo. Libreria d'arte contemporanea di Forlì, dialogherò con il fotografo romano Alfredo Covino, in occasione dell’inaugurazione della mostra del suo progetto “Il Caso C.” :)

COMUNICATO UFFICIALE

Sabato 8 febbraio la Libreria Marmo di Forlì inaugura una nuova mostra, che si presenta come una novità nella programmazione espositiva finora proposta: “Il caso C.” progetto di Alfredo Covino, fotografo romano classe 1973, un’indagine visiva sulla storia realmente accaduta della misteriosa scomparsa di un uomo: Davide Cervia.

Davide Cervia era un ex sottoufficiale della Marina Militare Italiana, specializzato in guerre elettroniche e vincolato a segreto militare Nato, scomparso il 12 settembre 1990 a Velletri, in provincia di Roma. Il suo caso è tuttora avvolto nel mistero: c’è un testimone del suo presunto rapimento, ma le informazioni sono spesso state oscurate, la famiglia di Cervia è stata più volte minacciata e, ad oggi, non si conosce la verità, il movente preciso di un possibile rapimento, né se Davide Cervia sia ancora in vita. Alfredo Covino, il cui lavoro è apparso su L’Espresso, The Guardian, Le Monde - solo per citarne alcuni - propone al pubblico la sua visione sulla storia di Davide Cervia in cui alla presunta realtà, raccontata con il suo approccio investigativo-documentario, accosta visioni immaginarie; il caso, infatti, è raccontato dalla prospettiva di un personaggio fittizio che raccoglie documenti, indizi, depistaggi e suggestioni. In questo modo, Covino sottolinea l’assoluta complementarietà tra reale e fiction, non solo in questo progetto, ma in tutta la fotografia, e si allontana da una mera rappresentazione del reale che si crede propria della fotografia documentaria. “Il caso C.”, esposto per la prima volta e integralmente presso Officine Fotografiche a Roma e curato da Chiara Capodici, è composto da fotografie ma anche da documenti ufficiali, immagini d’archivio e illustrazioni. Il progetto non vuole, però, essere informativo tout court, non ha infatti come obiettivo quello di dare un’unica chiave di lettura di un accaduto dai contorni ancora molto sfumati, in cui si confondono fatti, opinioni e critiche. L’intento di Covino è principalmente evocativo: parla di assenza e di sospensione, di quei momenti di incertezza cognitiva ed empirica propri di un caso avvolto nel mistero, come questo di Davide Cervia. La mostra da Marmo parte da una selezione del progetto espositivo iniziale, altrimenti troppo voluminoso per essere ospitato dallo spazio della libreria; in occasione dell’inaugurazione della mostra, Alfredo Covino presenterà anche il dummy del libro relativo al progetto, finalista al Unseen Dummy Award 2019, e dialogherà con Filippo Venturi, fotografo documentarista che lavora e vive a Forlì.

L'Arte di Vincere, di Phil Knight by Filippo Venturi

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Ieri notte, alle due, ho finito l'autobiografia di Phil Knight. Si tratta di un libro molto scorrevole che racconta come il fondatore della Nike sia passato dall'essere un ventenne curioso di vedere il mondo (in un'epoca dove si era mal visti nel viaggiare senza un motivo preciso, a partire da suo padre) e di realizzare il proprio sogno di vendere scarpe al diventare il fondatore del colosso che oggi tutti conosciamo.
Il libro narra i primi viaggi di Phil in Giappone, dove ancora riecheggiavano le due bombe nucleari e dove la differenza e diffidenza culturale creerà situazioni imbarazzanti e indecifrabili, col nostro eroe che ad un certo punto si troverà ad inventarsi il nome dell'azienda che ancora non ha creato per sottoscrivere un accordo preliminare con i giapponesi della Onitsuka, diventandone inaspettatamente il rivenditore per gli USA.
La narrazione prosegue raccontando l'evoluzione dell'azienda (con sullo sfondo il gigante Adidas), compreso il modo rocambolesco con cui sceglieranno il nome Nike ed il logo, e della vita personale dell'autore, mantenendo un tono informale, autoironico, trasmettendo al lettore il desiderio di dare il massimo nel proprio campo.
Sicuramente lodevole lo spazio dedicato ai suoi collaboratori, strambi e buffi, ma a cui riconosce la brillantezza e i meriti che hanno dimostrato nel proprio lavoro. Ne risente l'aspetto familiare, raccontato in modo discontinuo e superficiale, ma tutto sommato non ho sentito la necessità di un approfondimento.
La galoppata, iniziata negli anni '60 e durata fino agli inizi degli anni '80, si conclude con l'ultimo capitolo che compie un salto di 27 anni, siamo nel 2007, i ragazzi che hanno dato tutto per la Nike sono ormai anziani, il leggendario Bill Bowerman è morto, qualcuno ha "tradito" andando a lavorare per Adidas, altri si sono ritirati a vita privata e confesso che è stato un colpo basso pensare al tramonto di quel gruppo di giovani talenti.
Insomma un libro molto piacevole, interessante e stimolante, che consiglio.

"Alla mia sinistra c'era il Partenone, che Platone aveva visto costruire da squadre di architetti e muratori. Alla mia destra il tempio di Atena Nike. Duemilacinquecento anni prima, stando alla mia guida, avevo ospitato un bellissimo fregio della dea Atena, ritenuta portatrice di nike, la vittoria. [...] Non so quanto tempo rimasi li, ad assorbire l'energia e il potere di quel luogo epocale. Un'ora? Tre? Non so quanto tempo dopo ho scoperto una commedia di Aristofane ambientata nel tempio di Nike, in cui il guerriero dona al re... un paio di scarpe nuove. Non so quando mi resi conto che il titolo inglese di quell'opera era Knights. So che quando mi girai per andarmene notai la facciata marmorea del tempio, che gli artigiani greci avevano decorato con varie scene ammalianti, compresa la più famosa, in cui la dea si china inspiegabilmente... a riallacciarsi un sandalo."

Le Migliori Foto di Rugby del 2019 by Filippo Venturi

Romagna Rugby - Unione Rugby Capitolina 10-20 by Filippo Venturi