Exhibitions

Mostra fotografica "People Have The Power" by Filippo Venturi

Lo Spazio Espositivo PR2 di Ravenna ospiterà, dal 25 ottobre al 7 novembre 2021, la mostra fotografica “PEOPLE HAVE THE POWER”, frutto della collaborazione tra il Comune di Ravenna e il Liceo Scientifico “A. Oriani” nel progetto “A scuola di cittadinanza”. Il progetto rappresenta un’occasione di coinvolgimento per gli studenti della città.

Il laboratorio fotografico, che li ha visti accompagnati dal fotografo documentarista Filippo Venturi, ha permesso loro di realizzare un percorso incentrato sulle elezioni amministrative 2021 della città di Ravenna. Attraverso uno sguardo fresco e spontaneo, si mostrano i comizi elettorali dei singoli candidati, il cambiamento visivo dei panorami cittadini e il primo voto di una nuova cittadinanza.

PEOPLE HAVE THE POWER
Mostra fotografica del laboratorio “A scuola di cittadinanza”

Inaugurazione lunedì 25 ottobre ore 17.30
Aperta dal 25 ottobre al 7 novembre 2021
Martedì a sabato nell’orario 15-19. Domenica negli orari 10-12 e 15-19
PR2 - Palazzo Rasponi 2, Via M. D’Azeglio 2 - Ravenna

Qui l’evento Facebook:
PEOPLE HAVE THE POWER - Mostra fotografica del progetto "A scuola di cittadinanza"

Anteprima delle fotografie realizzate durante il laboratorio

Il momento decisivo, di Filippo Venturi

Il laboratorio fotografico “A scuola di cittadinanza”, frutto della collaborazione tra il Comune di Ravenna, il Liceo Scientifico “A. Oriani” e il sottoscritto, nel ruolo di docente, ha coinvolto circa cinquanta studenti del quarto anno, durante il periodo delle elezioni amministrative, fra settembre e ottobre 2021.

La finalità era promuovere la creatività giovanile e sensibilizzare il rapporto dei giovani con la politica, in un’epoca in cui la partecipazione politica è sempre più in calo, come conferma un recente report dell’ISTAT secondo cui, nel giro di cinque anni, la quota di persone con 14 anni o più che non partecipa alla vita politica è passata dal 18,9% al 23,2%. Inoltre, questa partecipazione avviene soprattutto in modo indiretto, cioè informandosi o parlandone (74,8%) e poco per via attiva (8,0%).

Il percorso è iniziato con un incontro nel quale è stato introdotto il linguaggio fotografico e, in particolare, il suo potenziale e la possibilità di sviluppare progetti che richiedono di certo un buon occhio e la capacità di cogliere l’attimo, ma anche una fase iniziale di ragionamento e ricerca di idee.

I protagonisti, ragazzi e ragazze ad un passo dalla maggiore età, si sono trovati ad esplorare ben due territori nuovi, il primo era quello del linguaggio con cui comunicare, il secondo era quello dei riti politici che si svolgono durante una campagna elettorale e su come questi influenzino spazi e persone.

Il laboratorio, per sua natura, ha lo scopo di lavorare su più livelli: il primo era fornire le basi per approfondire un linguaggio, quello fotografico, ormai a disposizione di tutti, ma le cui grandi potenzialità rimangono spesso in ombra. Il secondo livello era condividere il percorso durante la lavorazione con il sottoscritto, con le insegnanti coinvolte, Emanuela Serri e Rossella Giovannini e con i lavoratori del Comune, al fine di stimolare riflessioni e scambi di vedute. Il terzo livello, infine, che racchiude l’intera esperienza, era la speranza di coltivare un seme che potesse un giorno crescere e portare alla luce una nuova consapevolezza della complessità del mondo, delle sue debolezze e dei mezzi che la democrazia mette a nostra disposizione per affrontarle.

I progetti realizzati dagli studenti si sono focalizzati sulla documentazione di quei giorni, sulle trasformazioni subìte dalla città, sul confronto con i ragazzi e le ragazze che per la prima volta si sarebbero recati alle urne per esprimere il proprio voto. Per fare tutto questo gli studenti sono ricorsi al ritratto, alla fotografia di strada, alla fotografia di paesaggio, ma anche alla provocazione e alla critica, in modo autonomo, sintomo di una sensibilità già sviluppata e arguta, pronta per maturare.

Come diceva un noto politico del passato: Se i giovani si organizzano, si impadroniscono di ogni ramo del sapere e lottano con i lavoratori e gli oppressi, non c’è scampo per un vecchio ordine fondato sul privilegio e sull’ingiustizia.

Fotografie dal backstage del laboratorio

Fotografie del backstage dell’allestimento della mostra

Il progetto My Dear al SI Fest 2021 by Filippo Venturi

Fotografia di Salome San Martin

Fotografia di Salome San Martin

Con grande piacere e orgoglio, la mostra del progetto “My Dear” sarà esposta alla 30° edizione del SI Fest, il Festival della Fotografia di Savignano sul Rubicone. Inoltre sarà presentato il libro realizzato col frutto del Laboratorio e pubblicato da emuse :)

Le testimonianze fotografiche delle 15 donne protagoniste del laboratorio - Barbara, Graziella, Ilaria, Ilaria, Khadija, Kinga, Livia, Lorenza, Mariama, Marina, Nadiia, Salomè, Svetlana e Yujuan - troverà visibilità e possibilità di “ascolto”, in uno dei Festival più longevi e importanti in Italia!

MY DEAR - Diario visivo della quotidianità di 15 donne di 9 nazionalità
a cura di Filippo Venturi e Associazione Between

Le protagoniste del progetto My Dear, tramite delle usa e getta da 27 scatti (con alcune eccezioni dettate da scelte tematiche o visive), si sono focalizzate su storie personali, confidenze, ma anche sui rapporti sociali che abbiamo dovuto rivedere a causa della pandemia. Da questo percorso è scaturito un universo di testimonianze composto da sensibilità distinte, provenienze diverse, approcci disparati, ma tutti convergenti nel bisogno di ricevere e offrire, oggi più che mai, ascolto, comprensione e vicinanza.

Maggiori informazioni qui: mydearproject.eu
Link al sito ufficiale del Festival: SI Fest

Riaperture Photofestival Ferrara by Filippo Venturi

Con grande piacere, sarò presente alla prossima edizione del Riaperture Photofestival Ferrara appena annunciata, a partire da settembre, con la mostra del mio lavoro “Korean Dream” sulla Corea del Nord, assieme a tanti altri fotografi importanti che stimo :)
Inoltre presenterò il libro
“Korean Dream, Made in Korea”, edito da emuse, che racchiude i due progetti che ho svolto sulla Corea del Nord e del Sud!

Questo il sito ufficiale del Festival: www.riaperture.com

Di seguito il comunicato ufficiale dell’organizzazione:

Ideale, questo è il tema della V Edizione di Riaperture Photofestival Ferrara che si pone come un esercizio di fantasia, una proiezione immaginifica in tensione verso l’assoluto senza mai raggiungerlo, ma capace di cambiare i passi in un vero e proprio percorso. Nella sua apparente inconsistenza, ogni ideale è in grado di trasformare tanto la società quanto l’esistenza di ogni singolo individuo; ed è proprio su questo grande trasporto che tanti fotografi di calibro internazionale si sono interrogati e confrontati. Giacomo Brini, Presidente di RIAPERTURE APS, è intervenuto durante la conferenza stampa di presentazione, assieme a Marco Gulinelli, Assessore alla Cultura del Comune di Ferrara, Roberto Isella, coordinatore del World Water Day Contest - Lions Club Seregno, Federica Zabarri, docente del Liceo Artistico Dosso Dossi (in rappresentanza del corpo docente delle quattro classi 5° che hanno collaborato con il Festival), Federico Magnani, proprietario del Principessa Pio Agriturismo (in rappresentanza della collaborazione con alcune strutture ricettive della città, sedi del Circuito OFF Ideale 2021) e un membro rappresentante dei CNA Ferrara, annunciando le prime novità della V edizione di Riaperture PhotoFestival 2021.

LE MOSTRE E I LUOGHI DI RIAPERTURE PHOTOFESTIVAL 2021

Luoghi particolarmente suggestivi e normalmente non accessibili al pubblico si trasformeranno in veri e propri spazi espositivi temporanei a partire dal 10 settembre e fino al 03 ottobre, tutti i venerdì, sabato e domenica. I siti dismessi ospiteranno i progetti ideali firmati dai grandi nomi della fotografia e dai nuovi talenti. Si viaggerà per il travagliato Est Europa, e più precisamente per le Donbass stories, con gli scatti del fotoreporter Giorgio Bianchi, in compagnia dei protagonisti Spartaco e Liza. Si farà anche tappa in Corea con Korean Dream, immortalati dal fotografo documentarista Filippo Venturi. Con Alessandro Cinque, si attraverserà il focoso Cile con Chile Despertò, mentre con il progetto Chas Chas di Luis Cobelo, ci si immergerà in un’atmosfera magica che omaggia Buenos Aires grazie ad un particolare quartiere poetico conosciuto come Parque Chas. Ci si salverà rifugiandosi nei chiaroscuri firmati da Francesco Comello de L’isola della salvezza, per poi immergersi nel progetto Drowning World project – SUBMERGED PORTRAITS di Gideon Mendel, fino a incontrare tutto il mondo al Jova Beach Party di Francesco Faraci. Si rifletterà sui tanti cambiamenti avuti con l’arrivo del famigerato Covid-19 con When Everything Changed Covid-19: The European Epicenter di Fabio Bucciarelli, e si racconteranno i tanti colori dell’amore con il progetto Rainbow Families firmato da Eleonora Calvelli. L’amore è un tema che ritorna anche nel film di Serena Vittorini dal titolo En ce moment, dove due giovani donne si incontrano e si innamorano durante il ferreo lockdown imposto dal Covid-19. Della stessa autrice sarà presente anche il progetto Through you, un lavoro audiovisivo che raccoglie una serie di conversazioni che la Vittorini ha avuto con persone conosciute tramite una comune app di incontri dopo la rottura con la sua compagna. Oltre che sull’uomo è giusto acuire lo sguardo anche sulla natura e alle sue intrinseche potenzialità, e a farlo è Marco Buratti con Bio Minds: dalla natura per la natura. Dalla natura si passa ai Fiori Nudi, femminili e profondi, di Arianna Genghini per poi perdersi nei marcati contrasti della fotografa Lea Meienberg di È Così la Vita – An Ode to Standstill e, successivamente far albergare lo sguardo nelle Cento case popolari di Fabio Mantovani. Ad animare la V edizione - IDEALE di Riaperture PhotoFestival ci sarà anche un progetto firmato da Franco Fontana, come anche quello dell'artista visiva Christy Lee Rogers, Christy Lee Rogers for Water Day Photo Contest, che si compone di due collezioni ben distinte: MUSE e HUMAN. Il progetto si inserisce all'interno del concorso fotografico internazionale, World Water Day Photo Contest, indetto ogni anno dal Lions Club Seregno AID che organizza mostre ed eventi con l'intento di sensibilizzare le coscienze sull'importanza dell'acqua come diritto fondamentale dell'umanità. La mission del concorso è anche quella di raccogliere fondi per favorire i sistemi di potabilizzazione dell'acqua nei paesi dalle risorse limitate, tant'è che risulta in fase di ultimazione il progetto Koom la viim per la realizzazione di un pozzo e di sistemi di irrigazione in Burkina Faso, co-finanziato proprio dal World Water Day Photo Contest. Il tema della quinta edizione del contest, concluso il 22/03/2021 Giornata Mondiale dell'Acqua, e della mostra itinerante è Valuing Water – Il valore dell’acqua. […]

Conferenza stampa di Presentazione della V edizione del Riaperture Photofestival Ferrara, 30/06/2021

Conferenza stampa di Presentazione della V edizione del Riaperture Photofestival Ferrara, 30/06/2021

Interchange Festival, Batumi (Georgia) by Filippo Venturi

(English version below)

Nei giorni scorsi ha inaugurato il Festival Interchange di Batumi (in Georgia), dove è esposto anche il mio lavoro sul Kazakistan “2030 Birth of a Metropolis”, grazie al premio vinto l’anno scorso! Una anteprima del lavoro è visibile qui: 2030 Birth of a Metropolis.

Il 6 luglio 2018 (Capital Day) il Kazakistan ha festeggiato il 20° anniversario della capitale, Astana.
In precedenza era Almaty a godere di questo ruolo ma, nel 1997, il presidente Nazarbayev decise di nominare una nuova capitale in posizione più centrale, lontana da zone altamente sismiche e progettata a tavolino per trasformare quella che era una città di provincia (Akmola, rinominata Astana nel 1998) in una delle metropoli più moderne al mondo.

Per raggiungere il suo scopo, il Kazakistan ha sfruttato gli enormi giacimenti di risorse naturali che possiede (il solo petrolio costituisce il 20% del PIL, il 50% delle entrate di bilancio e il 60% delle esportazioni). Il progetto, che dovrebbe completarsi nel 2030, prevede che la capitale spazierà su un'area complessiva di 710 km². Dietro il sogno di Astana c’è Nursultan Nazarbayev, alla guida del paese da 28 anni e che, nelle ultime elezioni del 2015, ha ottenuto l’ennesima conferma come Presidente con il 97,75% dei voti.

Astana è una città in costruzione ma già oggi sfoggia uno skyline futuristico a cui hanno contribuito archistar internazionali come il giapponese Kisho Kurokawa e l’inglese Norman Foster. “La Dubai della steppa” — così viene chiamata — non mostra più traccia delle vecchie atmosfere sovietiche, ma rappresenta una città avveniristica, un desiderio di futuro e ricchezza, un’utopia di vetro e di riflessi che esibisce l’ambizione di un paese intero di ottenere il riconoscimento internazionale dal punto di vista politico e strategico, al centro dell’Eurasia e lungo la nuova Via della Seta.

Alla vertiginosa crescita artificiale dell’architettura e dei costi per vivere nella città non sta però corrispondendo un’altrettanto rapido aumento della popolazione: oggi di 800.000 persone, ma nelle previsioni avrebbe dovuto toccare il milione già nel 2012.

* Nel marzo 2019 il Parlamento ha cambiato il nome di Astana in Nur-Sultan, in onore del presidente dimissionario Nursultan Nazarbayev (che ha comunque mantenuto altre cariche importanti che gli consentono di governare il paese).

(Testo in italiano sopra)

In recent days, Interchange Festival inaugurated in Batumi (Georgia), where my work on Kazakhstan “2030 Birth of a Metropolis” is also exhibited. A preview of the work is visible here: 2030 Birth of a Metropolis.

On July 6th 2018 (Capital Day) Kazakhstan has celebrated the 20th anniversary of the capital city, Astana.
Almaty had enjoyed previously that role, but in 1997 President Nazarbayev decided to appoint a new capital city, set in a more central position far away from highly seismic zones and, most of all, designed to transform a small regional town (Akmola, renamed Astana in 1998) in one of the most modern metropolis in the world.

To reach its goal, Kazakhstan has exploited its massive reserves of natural sources (petrol on its own accounts for 20% of its GDP, 50% of financial income and 60% of export). The project shall be completed in 2030 and it implies that the capital will cover a total area of 710 km2.
Behind Astana’s dream there is Nursultan Nazarbayev, who has lead the country for 28 years and has been confirmed as President at the last election in 2015 with the 97, 75% of the votes.

Astana is still under construction, but even today it shows a futuristic skyline achieved with the contribution of international world-renewed architects such as the Japanese Kisho Kurokawa and the English Norman Foster. In “The Dubai of the steppe” — as it is called — there is no more trace of the old Soviet atmospheres: Astana today represents a forward-looking city, a desire of future and prosperity, an utopia made of glass and reflections which shows off the entire country ambition to be internationally recognized as the political and strategic Eurasian centre, along the new Silk Road.

The population, which is today of 800.000 people: in the forecast it should have already reached one million in 2012. To the staggering architectural growth and the increase of the cost of living did not correspond an equally fast increase of the population wealth; most of the inhabitants are forced to live in the city’s outskirts.

* In March 2019, the Parliament changed the name of Astana to Nur-Sultan, in honor of the outgoing president Nursultan Nazarbayev (who nevertheless retained other important positions that allow him to govern the country).

Mostra e Workshop a Meet the Docs Film Fest by Filippo Venturi

Nella prossima edizione del Meet the Docs Film Festival sarò presente con una videoinstallazione di alcuni miei lavori svolti durante il lockdown e un workshop sulla fotografia documentaria!

L’ingresso agli eventi e la partecipazione ai workshop dal Festival è gratuita. È necessario però prenotarsi. Ci si può registrare su Eventbrite. Tutte le informazioni nel sito ufficiale https://meetthedocs.it.

Giovedì 15 Ottobre 2020, ore 14.30
Inaugurazione videoinstallazione “Storie dal Lockdown” di Filippo Venturi
Con Filippo Venturi (fotografo) e Matteo Lolletti (Direttore artistico MTDFF).
Durante il lockdown, tra il 9 marzo e il 18 maggio, il fotoreporter Filippo Venturi ha documentato l’eccezionalità del periodo e, attraverso diversi punti di vista, ha realizzato tre progetti fotografici: Riders at the Time of Coronavirus, un reportage sui fattorini che effettuavano le consegne a domicilio, una delle poche categorie legittimate ad entrare in contatto con le persone in isolamento (pubblicato su The Guardian e IlSole24Ore); In Time of Peril, un diario intimo incentrato sul figlio di due anni, Ulisse (pubblicato su The Washington Post); Hotel Coronavirus, una raccolta di ritratti e testimonianze delle persone che, positive al Covid, hanno trascorso la quarantena in un albergo apposito, lontano dai propri affetti. Per Meet the Docs! Film Fest, Venturi ha rielaborato i tre reportage, trasformandoli in una videoistallazione originale. Un viaggio alla scoperta di una quotidianità nuova, a cui ci siamo dovuti adattare e che, in qualche modo, ciascuno ha fatto propria.
La mostra sarà visitabile tutti i giorni dalle 17 alle 21.30 con proiezioni ogni 30 minuti.
Per assicurare il rispetto delle normative anti-covid è necessario prenotare la visita sul sito evenbrite.it.

Giovedì 15 Ottobre 2020, ore 15-18
Workshop “Scattare per The Guardian” con Filippo Venturi
Un viaggio alla scoperta del fotogiornalismo e della fotografia documentaria.
Come si realizza un servizio fotografico che incroci l’interesse pubblico e abbia un valore etico e politico? Dalla ricerca della storia allo sviluppo del progetto, dal fact-checking all’etica, fino ad arrivare al rapporto con i photoeditor e alla pubblicazione di un reportage: Il fotografo Filippo Venturi approfondisce gli aspetti teorico e pratici che accompagnano la creazione e la diffusione di un reportage documentario, condividendo le proprie esperienze e fornendo consigli utili e spunti di riflessione. Perché il fotogiornalismo non è solo un bello scatto.
Il workshop è aperto a fotografi professionisti o esordienti e a coloro che sono interessati ad approfondire la tematica.

Sword of Damocles e Untold in mostra al SI FEST 2020 by Filippo Venturi

Sword of Damocles © Filippo Venturi

In mostra, da venerdì 18 settembre, al Festival di Fotografia "SI FEST - IDEE. Storie, memorie e visioni" i miei lavori “Sword of Damocles” e “Untold”, sviluppati nell’ambito del Progetto IDE!

“Sword of Damocles”, svolto a Copenhagen nel giugno 2019, riguarda il tema dell’identità nella relazione fra popolazione e politica e su come esse si influenzino a vicenda. “Untold”, svolto a Savignano sul Rubicone nel settembre 2019, riguarda l’identità delle donne migranti e come questa venga influenzata, anche forzatamente, nel viaggio e nella nuova vita che si creano in Italia.

SI FEST 2020 - IDEE. Storie, memorie e visioni
Dal 18 Settembre 2020 al 4 Ottobre 2020
Direttore artistico: Denis Curti

Savignano sul Rubicone
Sito ufficiale: http://www.sifest.it

“Sword of Damocles” project exhibition at SI FEST 2020, in Savignano sul Rubicone

“Sword of Damocles” project exhibition at SI FEST 2020, in Savignano sul Rubicone

Filippo Venturi’s projects exhibition at SI FEST 2020, in Savignano sul Rubicone

Visita guidata alle mostre “Untold” e “Sword of Damocles”

Il Progetto IDE (Identity Dialogues Europe) è un importante e ambizioso progetto europeo biennale basato sulla fotografia. Il suo scopo è promuovere e tutelare il patrimonio culturale europeo, approfondire il tema dell'identità e favorire l'integrazione dei migranti attraverso ricerche, attività formative e confronti che utilizzano la Fotografia.

Questo progetto coinvolge 4 realtà in Italia, Danimarca, Spagna e Paesi Bassi:

  • SI Fest, il festival di fotografia di Savignano sul Rubicone, rappresentato dal fotografo Filippo Venturi.

  • Copenhagen Photo Festival, il più grande festival scandinavo, rappresentato dalla fotografa Marine Gastineau e dal fotografo Martin Thaulow.

  • BFOTO, il festival di fotografia di Barbastro, rappresentato dalla fotografa Kate Buil.

  • NOOR, agenzia di fotogiornalismo di Amsterdam, rappresentata dalla fotografa Sanne De Wilde.

I fotografi sono stati ospiti di 2 residenze artistiche nel 2019: in giugno al Copenhagen Photo Festival e in settembre al SI Fest, durante le quali hanno condotto progetti fotografici, workshop, masterclass, letture portfolio, presentazioni, visite e confronti. Nel 2020 si concluderà il progetto e i risultati saranno presentati attraverso mostre e attività che saranno esposte e sviluppate in tutte e 4 le realtà coinvolte.

Questo è il sito ufficiale: www.reconstructionofidentities.eu

Conferenza stampa di presentazione della nuova edizione del SI Fest

Conferenza stampa di presentazione della nuova edizione del SI Fest

Intervista sul Corriere di Romagna by Filippo Venturi

Oggi, sul Corriere di Romagna, un articolo di Marcello Tosi in cui mi intervista a proposito dei miei lavori “Untold” e “Sword of Damocles”, realizzati nell’ambito del Progetto IDE e che saranno esposti nella prossima edizione del SI Fest, il Festival della Fotografia di Savignano sul Rubicone!

Progetto IDE, Reconstruction of Identities by Filippo Venturi

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Il Progetto IDE (Identity Dialogues Europe) è un importante e ambizioso progetto europeo biennale basato sulla fotografia. Il suo scopo è promuovere e tutelare il patrimonio culturale europeo, approfondire il tema dell'identità e favorire l'integrazione dei migranti attraverso ricerche, attività formative e confronti che utilizzano la Fotografia.

Questo progetto coinvolge 4 realtà in Italia, Danimarca, Spagna e Paesi Bassi:

  • SI Fest, il festival di fotografia di Savignano sul Rubicone, rappresentato dal fotografo Filippo Venturi.

  • Copenhagen Photo Festival, il più grande festival scandinavo, rappresentato dalla fotografa Marine Gastineau e dal fotografo Martin Thaulow.

  • BFOTO, il festival di fotografia di Barbastro, rappresentato dalla fotografa Kate Buil.

  • NOOR, agenzia di fotogiornalismo di Amsterdam, rappresentata dalla fotografa Sanne De Wilde.

I fotografi sono stati ospiti di 2 residenze artistiche nel 2019: in giugno al Copenhagen Photo Festival e in settembre al SI Fest, durante le quali hanno condotto progetti fotografici, workshop, masterclass, letture portfolio, presentazioni, visite e confronti. Nel 2020 si concluderà il progetto e i risultati saranno presentati attraverso mostre e attività che saranno esposte e sviluppate in tutte e 4 le realtà coinvolte.

Questo è il sito ufficiale: www.reconstructionofidentities.eu

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Alcune fotografie dal Copenhagen Photo Festival, inaugurato giovedì 18 giugno 2020:

IDE Project, Reconstruction of Identities, Copenhagen Photo Festival

IDE Project, Reconstruction of Identities, Copenhagen Photo Festival

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Alcune fotografie dalla mostra organizzata da NOOR Fondation, inaugurata sabato 6 luglio 2020:

IDE Project, Reconstruction of Identities, NOOR Foundation

Progetto IDE al Copenhagen Photo Festival by Filippo Venturi

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Il Copenhagen Photo Festival, in collaborazione con Altan.dk, inaugura giovedì 18 giugno 2020 la prima mostra relativa al Progetto IDE, Reconstruction of Identity (che farà poi tappa in Spagna, Paesi Bassi e Italia), presso la Sønder Boulevard, un viale nel distretto di Vesterbro a Copenaghen, in Danimarca. La mostra terminerà a fine giugno.

La mostra, frutto di una collaborazione di due anni, è un viaggio visivo composto da cinque progetti. I fotografi partecipanti sono stati selezionati dai quattro partner del progetto, con l'obiettivo di evidenziare i diversi aspetti dell'Europa e dell'identità europea contemporanei.

Tra i fotografi espositori ci sono Katerina Buil (invitata da Ad Hoc Cultural Gestion, Spagna), Sanne De Wilde (invitata da NOOR Foundation, Paesi Bassi), Filippo Venturi (invitato dal SI FEST, Italia) e Marine Gastineau e Martin Thaulow (invitati dal Copenhagen Photo Festival). Inoltre, sarà possibile vedere le opere della fotografa spagnola Ana Amado, che l'anno scorso ha vinto la chiamata Instagram del progetto, nonché Katinka Klinge e Clea Filippa Ingwersen, che hanno partecipato alla masterclass della scorsa estate e sono state selezionate dal Copenhagen Photo Festival.

Il Progetto IDE è sostenuto dal programma Europa Creativa dell'Unione Europea.
Link all’evento Facebook: CPF x Altan.dk - Reconstruction of Identities

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Aggiornamento del 22/06/2020, qualche fotografia dal Festival:

Prossimi eventi, rinvii e altro by Filippo Venturi

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E’ stato annunciato il programma della prossima edizione del SI Fest (qui un articolo in proposito), il festival della fotografia di Savignano sul Rubicone, dove avrò l’onore di essere ancora presente! Nel 2019 avevo partecipato nell’ambito dell’anteprima del Progetto IDE, nel 2018 avevo esposto il mio lavoro sulla Corea del Nord, in quanto vincitore del Portfolio Italia.

Quest’anno invece ci sarò perchè si terrà la presentazione finale del Progetto IDE, un importante e ambizioso progetto europeo biennale basato sulla fotografia, per il quale ho realizzato due progetti fotografici: uno a Copenhagen e uno nel territorio di Savignano sul Rubicone. Maggiori dettagli qui: Progetto IDE (Identity Dialogues Europe).

Una anteprima dell’edizione del SI Fest (con anche alcune mie stampe fotografiche) sarà esposta al MIA Photo Fair, fiera internazionale dedicata alla fotografia, che era in programma a Milano dal 19 al 22 marzo 2020, ma che è stata posticipata a causa della crisi sanitaria dovuta al Coronavirus (qui il comunicato ufficiale).


Fra gli eventi e le lezioni sospese, causa Coronavirus, a seguito dell’ordinanza della Regione Emilia Romagna, ovviamente rientrano anche i seguenti impegni fotografici che mi riguardavano:

  • L'incontro pubblico di martedì sera 25 febbraio, che avrei svolto presso l'Associazione culturale Tank Sviluppo Immagine a Forlì, è annullato.

  • La 4° lezione del mio Workshop di Fotografia a Cesena, presso l'Aula Didattica Monty Banks, prevista per giovedì sera 27 febbraio, sarà recuperata in futuro, in base alle disposizioni regionali dell’Emilia Romagna.

  • L’incontro pubblico che avrei tenuto sabato 29 febbraio, presso il Liceo Classico Mamiani di Pesaro, sarà recuperato in futuro, in base alle disposizioni regionali delle Marche.

Fotografia dal progetto fotografico “Untold”, di Filippo Venturi

Fotografia dal progetto fotografico “Untold”, di Filippo Venturi