Claudia Ioan

Incontro online FotograFIAF by Filippo Venturi

Di seguito il comunicato relativo alla serata del Dipartimento Didattica FIAF:

INSIEME NELLA FOTOGRAFIA: GRAZIE A TUTTI!
Giovedì 16 marzo una nuova serata nazionale FIAF dedicata alla grande fotografia con FILIPPO VENTURI, eccellente interprete della contemporaneità. Il suo sguardo sa spaziare in altri continenti offrendoci scorci culturali e sociali di grande valore, ma sa cogliere con altrettanta naturalezza opportunità di indagine fotografica a km zero. Dalla Corea all'Italia, i suoi progetti esplorano l'uomo e il suo ambiente, mettendo in luce gli elementi culturali che sono segno della nostra epoca.
Con grande trasparenza intellettuale, Filippo Venturi, classe 1980, ci ha narrato la sua carriera dagli esordi (come fotografo sportivo e di eventi fino al successo in Italia e all'estero con il suo ormai lavoro a lungo termine sulla Corea, di cui è in corso il terzo capitolo, fino alle sperimentazioni recenti con l'Intelligenza artificiale (appena pubblicato su Internazionale).
Grazie quindi a Filippo Venturi per aver generosamente condiviso con noi la sua fotografia!
Alla serata, condotta da Claudia Ioan, Direttrice Dipartimento Didattica FIAF, hanno collaborato il nostro Presidente Roberto Rossi, Silvano Bicocchi, Direttore Dipartimento Cultura FIAF, e Fabrizio Luzzo alla regia: grazie a tutti, anche al numeroso pubblico che con la sua partecipazione dona significato a queste iniziative!

Durante la diretta ci sono stati picchi di oltre 300 persone collegate, che spero abbiano tratto stimoli e riflessioni interessanti!
Il video dell’incontro è disponibile anche nel canale YouTube della FIAF:
https://www.youtube.com/watch?v=8__MgNol-RQ

Segnalo, inoltre, nella pagina Facebook della FIAT, un’interessante analisi di Carlo Braschi:

Che stavolta lo “specchio con memoria”, come veniva definita la fotografia già più di 170 anni fa, si sia davvero spezzato? È presto per dirlo, ma cambierà ancora, e non per l’ultima volta, il nostro approccio alle immagini simili al vero.
“Broken Mirror” è il titolo del lavoro artistico realizzato da Filippo Venturi, bravissimo “fotografo documentarista particolarmente interessato al tema dell’identità e della condizione umana”, utilizzando Midjourney, un programma sperimentale per la creazione di immagini a partire da una breve stringa di testo. L’approccio è ancora quello documentaristico ma con una evidente fascinazione per il fantascientifico. La realtà nord coreana, ben conosciuta dall’autore, diventa il soggetto nella potente narrazione, in stile cinematografico. L’elemento alieno, gli insetti, incombenti e dominatori, nient’altro che una materializzazione del governo totalitarista. Penso che sia abbastanza facile intuire che le immagini che ci mostra siano come minimo frutto di un grande lavoro di rielaborazione grafica, meno ovvio è capire che per realizzarlo non serve più una conoscenza approfondita di Photoshop. Non solo. Non serve nemmeno che ci sia un soggetto di fronte ad un obiettivo. Il rapporto base della fotografia, la registrazione di una presenza, quale che essa sia, non c’è più. I soldati che vedete non sono realmente succubi di grossi insetti, anche se sicuramente Kafka c’entra ancora qualcosa.
Ho qualche anno, e ho visto nascere la fotografia digitale, all’epoca la domanda che si ponevano gli addetti ai lavori era “Potrà mai la fotografia digitale raggiungere il livello di quella analogica?” È una domanda che adesso suona sciocca, ma all’epoca le migliori macchine digitali avevano una risoluzione di 640x480 pixel. Oggi lo stesso problema lo pone la nascita delle immagini di sintesi prodotte con l’aiuto dell’intelligenza artificiale (AI). Per ora si riescono ancora a distinguere le immagini di sintesi da un’immagine prodotta da una macchina fotografica, ma è solo questione di tempo.