Korean Dream su Il Reportage by Filippo Venturi

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E’ uscito il primo numero del 2018 de “Il Reportage”, dove in copertina e all’interno potete trovare il mio lavoro Korean Dream, sulla Corea del Nord!

Ci saranno diverse immagini completamente inedite e il mio racconto del viaggio scritto appositamente per questa rivista. Sotto trovate la presentazione di questo numero, con un elenco di autori e tematiche proposte che, personalmente, non vedo l’ora di osservare e leggere :)

 

Ad aprire il primo numero di Reportage del 2018 trovate un’intervista al grande scrittore inglese Ian McEwan, che parla dei suoi libri e dei problemi del Regno Unito. L’autore è Angelo Mastrandrea. Il primo servizio, invece, è quello di copertina: la blindatissima Corea del Nord come l’ha vista e fotografata Filippo Venturi Photography, compresi i retroscena. Segue un reportage negli allevamenti di salmoni in Norvegia, tra aumento della produzione e rischio malattie. Lo firma Marcello Rossi, le foto sono di Alessandro Iovino. Con Samuel Bregolin, invece, andiamo in Spagna, dove è particolarmente sviluppato e cresce ogni giorno un movimento femminista che non conosce confini tra Madrid e Barcellona e che oggi lotta in particolare contro la violenza sulle donne e i femminicidi. In Tunisia, invece, la Primavera è lontanissima, il regime è nuovamente repressivo ed è qui, infatti, che si è formato il più recente flusso di migranti che cercano la libertà attraversano il Mediterraneo (il reportage è di Federica Tourn, le foto di Stefano Stranges).

Il portfolio centrale è dedicato all’insospettabile squadra di cricket dello Stato del Vaticano, squadra che partecipa, sotto le insegne del cattolicesimo, a un campionato dove sfida i team anglicano, musulmano e induista. L’autrice è Viviana Berti, che ha recentemente scelto di affiancare alla ritrattistica il fotoreportage. Con Flaviana Frascogna restiamo in Europa e voliamo in Polonia, un Paese che oggi ha due facce: quella della crescita economica e quella del fascismo montante, anche a causa di un governo di estrema destra. A Misnk, la capitale della Bielorussia, invece, il pericolo dell’Onda nera non esiste. Come raccontano la giornalista Angela Gennaro e il fotografo Di Biagio Andrea, i giovani imitano, nel possibile, i modi di vita degli occidentali e non si interessano alla politica.

Chiudono tre servizi dall’Italia. Il primo riguarda tre navi cargo, una russa e due ucraine, che sono ormeggiate e abbandonate da moltissimi anni nel porto di Ravenna. Il rischio, come raccontano Chiara Bissi e Alessandro Mazza, l’autore delle foto, è che affondino. La giornalista d’inchiesta Floriana Bulfon ci spiega, tramite interviste ad esperti, magistrati e investigatori, l’infondatezza della tesi secondo la quale i terroristi dell’Isis non colpiscono l’Italia grazie a un patto di scambio sulle armi e la droga con la mafia. Il secondo portfolio è di Christian Mantuano e racconta del progressivo declino fisico di Silvio Berlusconi, tornato nuovamente in campo per le elezioni del 3 marzo, ma ormai la caricatura di se stesso.

Non mancano le consuete rubriche di Maria Camilla Brunetti (“Un autore un libro”, breve intervista con Davide Orecchio) e di Valerio Magrelli, oltre all’editoriale di Riccardo De Gennaro (dedicato questa volta allo sdoganamento “elettorale” dell’estrema destra) e alle cinque recensioni di libri. Il racconto è di Mario Andrea Rigoni, la foto vintage ricorda un grande giorno, quello dell’arresto di Totò Riina, deceduto pochi mesi orsono. E per questo primo numero è tutto. Abbonatevi per il 2018, ne vale la pena.

Sito ufficiale: www.ilreportage.eu/prodotto/numero-33

Pubblicazione sul Financial Times (2) by Filippo Venturi

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Sul Financial Times è uscito il mio servizio fotografico commissionato per il loro articolo, relativo al ruolo della città di Pesaro e delle sue aziende nella Crisi economica italiana ed europea, intitolato: “At ground zero of eurozone crisis, Italy’s Pesaro sees recovery”.

Il link all’articolo originale è QUI.

 

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Pubblicazione su 4Running Magazine by Filippo Venturi

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Nell’ultimo numero di 4Running Magazine ci sono diverse mie fotografie!

  • C’è il mio Reportage dell’impresa di Sandro Valbonesi, che in 18 ore non stop è partito dal lungomare di Savona per arrivare sulla vetta del monte Breithorn, a 4.165 metri nelle Alpi svizzere, alternando prima bicicletta da corsa e poi trail.
  • Una gallery con 6 mie fotografie sportive e relativi racconti di quando le ho scattate.
  • Un secondo articolo di Sandro Valbonesi accompagnato da una mia immagine.
  • Chiusura con fotografia a tutta pagina :)

 

Best 9 on Instagram 2017 by Filippo Venturi

Le mie 9 fotografie più apprezzate su Instagram nel 2017...
Si va da Cesena, alla Toscana, alle Marche, alla Corea del Nord e a Venezia.
Un reportage per Vanity Fair e uno per il Financial Times.
Una premiazione importante a Bibbiena.
Non poteva mancare il Rugby, che ormai fa parte della mia vita da 8 anni :)

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Prossimi incontri a Ferrara, Padova e Rimini by Filippo Venturi

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Per chi volesse incontrarmi o conoscere meglio i miei lavori, nei prossimi giorni terrò alcuni incontri pubblici:

Ferrara, mercoledì 13 dicembre, ore 20.45
Sarò ospite dell’Associazione Feedback, presso la Videoteca “Vigor” in Via Previati 18
Ulteriori informazioni: QUI

Padova, lunedì 18 dicembre, ore 21.00
Sarò ospite di IRFOSS (Istituto di Ricerca e Formazione nelle Scienze Sociali), Corso Vittorio Emanuele II, 164
Ulteriori informazioni: QUI

Rimini, venerdì 22 dicembre, ore 21.00
Sarò ospite di RIU, nell’ambito dell’iniziativa Phonography 2.0, in Via Labriola, 12
Ulteriori informazioni: QUI

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Premiato ai LensCulture Emerging Talent Awards by Filippo Venturi

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Con enorme piacere posso annunciare che il mio lavoro Korean Dream è stato premiato ai LensCulture Emerging Talent Awards!

Il mio progetto sarà esposto alla Klompching Gallery di New York, dal 7 al 17 marzo 2018, e sarà pubblicato nel volume The Best of LensCulture, Volume 2.

La giuria era composta da:

  • Sean O’Hagan, Critico e autore, The Guardian e The Observer – Londra, Regno Unito
  • Emilia van Lynden, Direttore artistico, Unseen Photo Festival – Amsterdam, Paesi Bassi
  • Chris Littlewood, Direttore della fotografia, Flowers Gallery – Londra e New York
  • Chris Pichler, Fondatore ed editore, Nazraeli Press – California, Stati Uniti
  • Muhammed Muheisen, Fotografo capo per il medio oriente – Amman, Giordania
  • Debra Klomp Ching, Proprietaria e direttrice, Klompching Gallery – Brooklyn, New York
  • Arianna Rinaldo, Direttore artistico, Cortona On The Move – Cortona, Italia
  • Jim Casper, Redattore capo, LensCulture – Amsterdam, Paesi Bassi

Ulteriori informazioni QUI.

Portfolio Italia – Gran Premio Hasselblad 2017 by Filippo Venturi

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Sabato 25 novembre, a Bibbiena, ho avuto l’enorme soddisfazione di ricevere il 1° Premio al “Portfolio Italia – Gran Premio Hasselblad” con il mio lavoro “Korean Dream”.

La Giuria era composta da: Lorenza Bravetta, Paola Agosti e Zoltan Nagy.

Il mio lavoro, insieme agli altri 15 finalisti, è esposto al CIFA – Centro Italiano della Fotografia d’Autore di Bibbiena, dal 25 novembre fino al 4 febbraio 2018!

Di seguito la presentazione del mio lavoro, ad opera di Lorella Klun:

Filippo Venturi continua l’indagine iniziata con “Made in Korea”, risalendo la penisola coreana al di sopra del 38° parallelo per entrare nello stato che negli ultimi tempi, più di ogni altro, è al centro dell’attenzione politica e mediatica. La repubblica del “caro leader” Kim Jong-Un infatti, con il proprio arsenale nucleare orgogliosamente propagandato, rappresenta nello scacchiere internazionale una variabile al di fuori di ogni controllo. La storia di queste terre è nota: la penisola coreana al termine del secondo conflitto mondiale venne arbitrariamente divisa in due zone, l’una sotto l’influenza statunitense e l’altra legata alla Russia; i coreani, vittime dei giochi di potere innescati dalla guerra fredda tra le due superpotenze, si trovarono così ad affrontare una sanguinosa guerra civile le cui ferite non sono ancora risanate. Entrare e soprattutto fotografare in un paese situato all’ultimo posto della classifica sulla libertà di stampa, in cui lavita della popolazione è capillarmente controllata a partire dalla prima infanzia, non è certo semplice. L’autore sceglie volutamente un approccio distaccato, il più possibile scevro da preconcetti, inserendosi in quella corrente neotopografica che evita di enfatizzare luoghi e situazioni. Eppure in questo caso le accurate composizioni, con i soggetti quasi sempre al centro dell’inquadratura, insieme alla perfetta padronanza cromatica e tonale, non fanno che rivelare e amplificare la sensazione del controllo pervasivo che si respira a Pyongyang. E ciò si percepisce non solo dalle imponenti architetture celebrative, ma anche nelle situazioni ludiche e di svago. Nei parchi giochi, negli imponenti teatri, nelle piscine o in una sala biliardo, ogni cosa pare congelata, come se tutte le manifestazioni delle umane emozioni fossero in paziente attesa di approvazione. Sotto alla superficie patinata si aprono le crepe della distopia e il Paese si rivela come un esteso Panopticon a cielo aperto, dove scuole e istituzioni sono le centrali operative di un potere che stravolge il concetto primario dell’educare: non più ex-ducere, condurre oltre, bensì trattenere.

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