Reportage

Workshop di Fotogiornalismo by Filippo Venturi

WORKSHOP DI FOTOGIORNALISMO
Fotografia come testimonianza della realtà

6, 13, 20, 27 marzo 2019, a Cesena
www.filippoventuri.it/workshopcesena2019

Il corso è rivolto ai fotografi principianti, ai professionisti e a chi volesse semplicemente approfondire la tematica trattata, in un periodo in cui l'immagine è sempre più al centro della comunicazione e della nostra quotidianità. Ragioneremo sul concetto di Fotogiornalismo e di Fotografia Documentaria al giorno d’oggi e sullo sviluppo teorico e pratico di un progetto. Si affronteranno i vari aspetti da curare: la ricerca di una storia e relativo fact checking, l’organizzazione preliminare, l'etica, la fase di scatto, l’editing, la post-produzione, la presentazione del progetto realizzato, le didascalie, il rapporto con i photoeditor, le modalità di diffusione a seconda che la finalità sia una pubblicazione, una mostra, l’iscrizione a concorsi o la promozione nei social network. Durante il workshop è prevista la lettura del portfolio degli iscritti che vorranno un confronto assieme al docente.

★ A cura di Filippo Venturi
Filippo, fotografo documentarista. I suoi lavori sono stati pubblicati su magazine e quotidiani fra i quali The Washington Post, Financial Times, Vanity Fair, Der Spiegel, Die Zeit, Internazionale, La Stampa, Geo, D di Repubblica e Io Donna del Corriere della Sera. Realizza progetti personali riguardanti l'identità e la condizione umana, concentrandosi anche sulle conseguenze del rapido progresso tecnologico di alcune aree del pianeta. Negli ultimi anni si è dedicato a un progetto a lungo termine sulla Corea del Sud e del Nord. www.filippoventuri.photography

★ Destinatari
Under 35

★ Durata
4 incontri, il mercoledì dalle ore 20:30 alle ore 22:30

★ Calendario
6, 13, 20, 27 marzo 2019

★ Dove
Centro di Documentazione Educativa, Via Aldini 22, a Cesena (FC)

★ Quota di partecipazione
€ 65 complessivi

★ Iscrizioni
- Effettuare un bonifico bancario di € 65,00 sul conto corrente Fineco Bank intestato a Filippo Venturi, codice IBAN: IT51P0301503200000003248768.
- Compilare il form di iscrizione al seguente link: http://eepurl.com/dFtKaD

★ Social
Link all'evento Facebook

Intervista sul Corriere di Romagna by Filippo Venturi

Domenica 16 settembre, sul Corriere di Romagna, è uscita l’intervista che mi ha fatto il giornalista Marcello Tosi a proposito del mio lavoro in Corea del Nord, esposto in questi giorni al SI Fest, il Festival di Fotografia di Savignano sul Rubicone, presso l’ex Consorzio di Bonifica in Via Garibaldi 45.

Dopo il weekend inaugurale, appena conclusosi, le mostre del Festival saranno visitabili nei seguenti giorni:
- Sabato 22 Settembre, ore 15-19
- Domenica 23 Settembre, ore 10-13/15-19
- Sabato 29 Settembre, ore 15-19
- Domenica 30 Settembre, ore 10-13/15-19

La biglietteria, presso la Galleria L. Colombo in Corso Vendemini 62/64, chiude un’ora prima delle mostre.

Maggio informazioni QUI e QUI.

Intervista per artwave.it by Filippo Venturi

Su artwave.it è uscito un articolo a cura della bravissima Anna Frabotta, che mi ha intervistato a proposito del mio lavoro sulla Corea del Nord :)

 

Korean Dream
Cosa significa vivere in Corea del Nord? Ce lo siamo fatti raccontare dal fotografo Filippo Venturi, uno dei pochi ad aver posato l’obiettivo nel paese di Kim. Il progetto tra i finalisti del Cortona on The Move (12 luglio - 30 settembre)
di Anna Frabotta - 08.07.2018

A volersela immaginare, la Corea del Nord, si fa davvero fatica. Pochi altri posti al mondo sono così interdetti all’umana (extra nord-coreana) presenza e di pochi altri posti al mondo si sente parlare solo e soltanto per interposta persona. E solo e soltanto di guerre presunte e minacciate, di armamentari bellici o nucleari e di dittatori dal bizzarro taglio di capelli.

C’è chi però quell’invalicabile muro fatto di silenzi e immaginari pensati è riuscito a scavalcarlo e a restituircene un racconto che, se non poteva essere del tutto fedele nelle meravigliose immagini, lo è sicuramente nelle parole.

Il nostro uomo è Filippo Venturi, fotografo cesenate classe 1980, diversi premi importanti alle spalle e un sogno chiamato Corea.
Lo abbiamo incontrato a pochi giorni dall’inaugurazione del “Cortona On The Move” che lo vedrà tra i protagonisti proprio con il suo progetto Corean Dream, selezionato fra le New Vision del festival.

Filippo ci racconta di come, dopo aver lavorato a un progetto fotografico sulla Corea del Sud, da cui emerge una corsa alla perfezione talmente sfrenata e stressante da oltrepassare i limiti della sopravvivenza, sia cresciuta in lui la voglia di raccontare l’altra e più sconosciuta faccia della medaglia.

Ufficialmente Stato socialista con libere elezioni, nella pratica dittatura totalitaria basata sul culto della dinastia Kim, questo fazzoletto di terra di 120.540 km² nasconde innumerevoli contraddizioni, che partono dalla sua forma di stato e finiscono nell’avanzato sviluppo tecnologico cui fa da contraltare l’elevato livello di povertà e arretratezza della popolazione.

Entrarci non è semplice, sono molte le difficoltà per ottenere un visto cui soprattutto giornalisti e fotografi vanno incontro, molti i documenti da preparare, le relazioni da redigere e gli agganci fondamentali che bisogna avere, qualcuno che garantisca per te alle autorità coreane: “Ero piuttosto pessimista all’inizio, c’erano troppe cose che dovevano incastrarsi per il verso giusto, ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Il mio contatto in Corea prima di partire mi ha preparato su come avrei vissuto in quelle due settimane, mi ha spiegato che sarei stato sempre accompagnato da quattro guide, che non avrei potuto lasciare l’albergo senza di loro… che poi le chiamano guide, ma in realtà sono controllori e censori. Ho lavorato in condizioni molto particolari e restrittive, con un fotografo che fotografava me e qualunque cosa inquadrassi e un livello d’isolamento mai sperimentato prima. Non c’è internet, non va il telefono e l’unico modo per mettersi in contatto col resto del mondo è utilizzare il telefono dell’hotel, ovviamente sotto sorveglianza”.

Anche le conversazioni in Corea si riducono all’osso, non si parla di politica, America o Trump, e soprattutto a scomparire è la riservatezza con microfoni piazzati ovunque, a partire dalle camere degli hotel riservati ai turisti stranieri, e l’ossessione per la spia occidentale ancora molto sentita. A tal proposito Filippo ci racconta di quando la giornalista che era con lui ha chiesto alle guide “Se ci fosse un nord coreano contrario al leader cosa succederebbe?” e, dopo attimi di preoccupato silenzio, la risposta è stata “ma chi è?”, trasformando una semplice ipotesi in una preoccupante e reale minaccia.

E ad essere quasi del tutto assente è anche la percezione di vivere in una bolla, una specie di cattivo Truman Show alimentato dal Leader Supremo: “Avevamo preso l’abitudine di chiedere ogni mattina quale fosse la notizia del giorno, in quel periodo stavano facendo molti test missilistici e si parlava della minaccia di una possibile invasione da parte di Trump. Una mattina la notizia del giorno riguardava i festeggiamenti organizzati dal leader Kim Jong-un in onore degli scienziati, il giorno dopo ancora la notizia riguardava i complimenti di un politico di un paese confinante, non ricordo chi si complimentava per il test riuscito. Allora ho chiesto alle nostre guide se venissero mai date notizie negative e la risposta è stata sì, ma solo riguardo a paesi stranieri, ma in Corea apparentemente non succede nulla di brutto o meglio, stando alla nostra guida Kim, i giornali riportano solo le notizie adatte al popolo coreano, come fossero genitori protettivi. Qualcuno quindi è conscio dell’esistenza di una sorta di filtro, ma c’è una fiducia totale nel leader”.

E come in ogni Truman Show che si rispetti, devono esserci attori e figuranti. Secondo Filippo la popolazione nord-coreana potrebbe essere divisa in tre fasce: una include le persone che non hanno un ruolo di rilievo nella società, non possono uscire dal paese e informarsi correttamente, conoscono solo la realtà raccontatagli dalla propaganda di regime e quindi vivono in una sorta di mondo ovattato. Poi c’è un livello intermedio, come le nostre guide, che può percepire che c’è qualcosa che viene nascosto, ma la ritiene più una forma di tutela che una privazione di libertà. Infine c’è la fascia più alta, dirigenti di partito e professori universitari, che possono viaggiare all’estero e hanno accesso al vero internet: “È stato molto interessante incontrare del tutto casualmente un funzionario di partito che sembrava non vedesse l’ora di ricevere la proposta di un’intervista. Ci siamo dati appuntamento per la sera al Koryo Hotel, uno degli alberghi più importanti di Pyongyang. All’inizio lui sembrava quasi un attore americano, molto sicuro di sé e con un inglese quasi impeccabile, ma quando parlava si rivolgeva solo alla giornalista… la prima mezzora è passata con lui che ci provava con la giornalista in modo molto esplicito, ma lei è stata brava a riportare l’intervista sui binari. A quel punto è successa una cosa strana, il nostro uomo ha smesso di parlare in inglese e quindi abbiamo chiamato Kim, la nostra guida, per farci da interprete. È stata una strana intervista anche perché il funzionario di partito si è sbilanciato molto nelle risposte, ammettendo le problematiche legate all’embargo, come la carenza di acciaio e carbon coke, ma la cosa più interessante è stata proprio la reazione di Kim a cui, tra le domande della giornalista e le risposte del funzionario, si è aperto un mondo, venendo a sapere cose di cui era completamente all’oscuro, assassinio del fratellastro di Kim Jong-un incluso. Penso che Kim sia rimasto molto stupito da quello che ha sentito”.

Allo stupore di Kim facciamo seguire il nostro, non solo perché le nostre orecchie hanno ascoltato un racconto a tratti orwelliano, ma anche per il fascino delle foto che Filippo ci mostra, come a dire che la bellezza si nasconde anche dove meno te lo aspetti.

Filippo Venturi
Cesenate, classe 1980, è uno dei più promettenti fotografi italiani. Si occupa di reportage, documentari e lavori commerciali oltre che di progetti personali su questioni che ritiene interessante approfondire e portare all’attenzione degli altri. I suoi lavori sono stati pubblicati su riviste e quotidiani, come The Washington Post, Die Zeit, Internazionale, La Stampa, Geo, Marie Claire, Vanity Fair, Io Donna/Corriere della Sera, Repubblica. Il suo progetto Made in Korea, ha vinto il secondo premio ai Sony World Photography Awards, uno dei più importanti riconoscimento nel settore che ogni anno premia le eccellenze della fotografia internazionale.
Per conoscere tutti i progetti e le prossime mostre di Filippo Venturi: www.filippoventuri.photography

C'era una volta il Duce su Die Zeit by Filippo Venturi

Sul quotidiano tedesco Die Zeit, versione cartacea e online, una parte del mio lavoro "C'era una volta il Duce" nell'articolo "Lega e Movimento Cinque Stelle al potere: l'Italia è sulla strada per un nuovo fascismo?"

Pubblicazione sul Financial Times (2) by Filippo Venturi

ft_pesaro.jpg

Sul Financial Times è uscito il mio servizio fotografico commissionato per il loro articolo, relativo al ruolo della città di Pesaro e delle sue aziende nella Crisi economica italiana ed europea, intitolato: “At ground zero of eurozone crisis, Italy’s Pesaro sees recovery”.

Il link all’articolo originale è QUI.

 

financial_times_pesaro.jpg

Pubblicazione su 4Running Magazine by Filippo Venturi

collage_4running.jpg

Nell’ultimo numero di 4Running Magazine ci sono diverse mie fotografie!

  • C’è il mio Reportage dell’impresa di Sandro Valbonesi, che in 18 ore non stop è partito dal lungomare di Savona per arrivare sulla vetta del monte Breithorn, a 4.165 metri nelle Alpi svizzere, alternando prima bicicletta da corsa e poi trail.
  • Una gallery con 6 mie fotografie sportive e relativi racconti di quando le ho scattate.
  • Un secondo articolo di Sandro Valbonesi accompagnato da una mia immagine.
  • Chiusura con fotografia a tutta pagina :)

 

Workshop di Fotogiornalismo by Filippo Venturi

WORKSHOP DI FOTOGIORNALISMO
Fotografia come testimonianza della realtà

7, 14, 21, 28 marzo 2018, a Cesena
www.filippoventuri.it/workshopcesena2018

Il corso è rivolto ai fotografi principianti, ai professionisti e a chi volesse semplicemente approfondire la tematica trattata, in un periodo in cui l'immagine è sempre più al centro della comunicazione e della nostra quotidianità. Ragioneremo sul concetto di Fotogiornalismo al giorno d’oggi e sullo sviluppo teorico e pratico di un progetto. Si affronteranno i vari aspetti da curare: la ricerca di una storia e relativo fact checking, l’organizzazione preliminare, la fase di scatto, l’editing, post-produzione, la presentazione del progetto realizzato, le didascalie, il rapporto con i photoeditor, le modalità di diffusione, a seconda che la finalità sia una mostra, una pubblicazione, l’iscrizione a concorsi o la promozione nei social network. Durante il workshop è prevista la lettura del portfolio degli iscritti che vorranno un confronto assieme al docente.

★ A cura di Filippo Venturi
Filippo Venturi (Cesena, 1980) è un fotografo documentarista che svolge lavori editoriali, aziendali e commerciali. Si dedica inoltre a progetti artistici e personali su temi, storie e problematiche che ritiene interessanti da approfondire.
I suoi reportage sono stati pubblicati su diversi magazine e quotidiani come The Washington Post, Financial Times, Vanity Fair, Internazionale, La Stampa, Geo, Marie Claire, Die Zeit, Gente, D di Repubblica, Io Donna del Corriere della Sera.
Nel 2015 ha realizzato il progetto "Made in Korea", sulla Corea del Sud, che è stato esposto al Centro Italiano della Fotografia d’Autore di Bibbiena, al Foro Boario di Modena come "Nuovo Talento" di Fondazione Fotografia Modena, al MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma nell’ambito della selezione "Emerging Talents" e alla Somerset House di Londra a seguito del premio ricevuto ai Sony World Photography Awards.
Nel 2017 è stato inviato da Vanity Fair in Corea del Nord, dove ha realizzato il reportage "Korean Dream", completando così il suo progetto sulla penisola coreana.

★ Destinatari
Aperto a tutti

★ Durata
4 incontri, il mercoledì dalle ore 20:30 alle ore 22:30

★ Calendario
7, 14, 21, 28 marzo 2018

★ Dove
Centro di Documentazione Educativa, Via Aldini 22, a Cesena (FC)

★ Quota di partecipazione
€ 65,00 complessivi

★ Iscrizioni
Link per iscriversi (minimo 10 iscritti, massimo 30)

★ Social
Link all'evento Facebook

 

My latest assignment for Vanity Fair about North Korea is out! by Filippo Venturi

My latest assignment for Vanity Fair about North Korea is out!
A 8 pages article with 11 photographs of mine and a great text by Imma Vitelli.

The same article is on website too: Corea del Nord, sono stata in un'altra galassia

Il mio reportage sulla Corea del Nord per Vanity Fair è uscito oggi!
Un articolone di 8 pagine, con 11 mie fotografie e il bel testo di Imma Vitelli.

Lo stesso articolo è anche nel sito: Corea del Nord, sono stata in un'altra galassia