Poland

March of Independence Day in Warsaw by Filippo Venturi

On November 11, Poland celebrates Independence Day, which coincides with the end of the First World War and the birth of the “Second Republic of Poland”, following the Treaty of Versailles. During this day various celebrations are held, but the most important event is the Independence Day March, which runs through the city of Warsaw. Althoughit is a day of celebration for all Poles, in the last few years the extreme right wing and nationalist parties have taken over the march, which often exploit it to spread their slogans and principles. In 2017 some of the demonstrators showed racist banners and slogans like “Pure Poland, white Poland” and “White Europe of brotherly nations”. The Warsaw mayor, Hanna Gronkiewicz-Waltz, had tried to ban the demonstration the following year for security reasons, but a court accepted the appeal of the nationalists, stating that prohibiting the march would be a form of preventive censorship. Eventuallythe Government and nationalist and far-right groups came to anagreement: the extreme right demonstration would follow the official one, separated by a police cordon. On November 11, 2018, among the 200,000 participants, in addition to State representatives and Polish nationalist and far-right groups, there was also a delegation from Forza Nuova, the Italian neo-fascist party. Poland has long since had a clear turn to the right, with the government led by the right-wing party “Law and Justice” (PiS, led by Jarosław Kaczyński) which approved several authoritarian measures, against the fundamental freedoms of citizens or aimed at controlling strategic pieces of the state like the Supreme Court. The same party won the parliamentary elections on October 13, 2019.

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L’11 Novembre in Polonia si celebra il Giorno dell’Indipendenza, che coincide con la fine della Prima Guerra Mondiale e la nascita della “Seconda Repubblica di Polonia”, a seguito del Trattato di Versailles. Durante questa giornata si tengono vari festeggiamenti, ma l’evento più importante è la Marcia del Giorno dell’Indipendenza, che attraversa la città di Varsavia. Sebbene si tratti di un giorno di festa per tutti i polacchi, negli ultimi anni all’interno della marcia hanno preso il sopravvento i gruppi di estrema destra e i partiti nazionalisti, che spesso la sfruttano per diffondere i propri slogan e principi. Nel 2017 alcuni dei manifestanti mostrarono striscioni razzisti e slogan tipo “Polonia Pura, Polonia Bianca” e “Europa bianca di paesi fratelli”. La sindaca di Varsavia, Hanna Gronkiewicz-Waltz, cercò di proibire l’anno seguente la manifestazione per motivi di sicurezza, ma un tribunale accolse il ricorso dei nazionalisti, stabilendo che proibire la marcia sarebbe stata una forma di censura preventiva. Alla fine il Governo e i gruppi nazionalisti e di estrema destra trovarono un accordo: la manifestazione di estrema destra avrebbe seguito quella ufficiale, separata da un cordone di polizia. L’11 Novembre 2018, fra i 200.000 partecipanti, oltre ai rappresentanti di Stato e ai gruppi nazionalisti e di estrema destra polacchi, vi era anche una delegazione di Forza Nuova, il partito neofascista italiano. La Polonia da tempo ha avuto una netta svolta verso destra, con il governo guidato dal partito di destra “Diritto e Giustizia” (PiS, guidato da Jarosław Kaczyński) che ha approvato diverse misure autoritarie, contro le libertà fondamentali dei cittadini o volte a controllare pezzi strategici dello Stato come la Corte Suprema. Lo stesso partito ha vinto le elezioni parlamentari del 13 ottobre 2019.