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Il Reportage n. 58 - Reportage sulla Polonia by Filippo Venturi

Sull'ultimo numero de Il Reportage è uscito un mio articolo e una selezione di fotografie dal mio lavoro sulla Polonia svolto fra il 2014 e il 2023, nel quale racconto come il paese sia passato da un governo che ha praticamente smantellato le fondamenta della democrazia polacca alle elezioni dello scorso ottobre che hanno cambiato le sorti del paese.

Di seguito un estratto dall'articolo di 8 pagine:

[...] Percorriamo strade e vicoli a passo spedito, svoltando rapidamente, seguendo chi ci precede e sentendo avvicinarsi un brusio di cori sempre più intenso. Scorgo all’improvviso l’imponente Palazzo della Cultura e della Scienza, costruito e donato da Stalin fra il 1952 e il 1955. Una storia da cui la città vuole allontanarsi e che, periodicamente, apre dibattiti politici e valutazioni sul suo abbattimento. Ai piedi del Palazzo sorge Piazza della Parata, che vedo strabordante di persone con bandiere, simboli religiosi, stemmi di partiti e grandi slogan.

È l’11 novembre 2014 e mi trovo per caso nel bel mezzo delle celebrazioni del Giorno dell’Indipendenza, che coincide con la fine della Prima Guerra Mondiale e la nascita della Seconda Repubblica Polacca, a seguito del Trattato di Versailles. L’iniziativa più importante della giornata è la cosiddetta Marcia dell’Indipendenza, che parte proprio da Piazza della Parata e attraversa la città fino allo stadio di calcio, oltre il fiume Vistola, in direzione del quartiere Praga. Nonostante sia un giorno di festa per tutti i polacchi, da qualche anno il corteo è stato preso in mano dall'estrema destra e dai partiti nazionalisti, che spesso lo sfruttano per diffondere i propri messaggi e principi, non risparmiandosi su slogan razzisti e discriminatori. L’evento negli anni è andato in crescendo, fino a toccare i 200.000 partecipanti.

[...] Una signora dallo sguardo incerto sventola una minuscola bandiera della Polonia, la schiena appoggiata al palo di un lampione, l’altra mano serrata sulla borsa. Sembra aver realizzato solo in quel momento che non è andata a una festa ma all’incontro di iracondi spinti da sdegno e insoddisfazione. La situazione peggiora ulteriormente quando il sole viene oscurato dai fumogeni e l’unica luce diventa quella dei bengala rossi impugnati da figure nere incappucciate. Mi sono ritrovato catapultato in un girone infernale, terribile ma anche affascinante. È stato in quel momento ho deciso che avrei continuato a seguire le vicende polacche che, di lì a pochi mesi, nel 2015, avrebbero visto l’estrema destra salire al potere e condizionare il destino del paese.


Il numero 58 di Il Reportage (aprile-giugno 2024) apre con un’intervista di Maria Camilla Brunetti a Simona Ghizzoni, fotografa e artista visiva pluripremiata, nei cui lavori memoria e presente si intrecciano con un linguaggio in costante evoluzione e di rispetto dell’altro.

Segue un “blocco” di tre reportage dall’est europeo: Polonia, Romania, Georgia. Filippo Venturi racconta la Varsavia degli ultimi dieci anni, la politica che cambia, i cambiamenti sociali; Michela Iaccarino parla della triste condizione degli orsi ammaestrati in Transilvania; Elsa Baglioni (con le foto di Serena Vallana) descrive Tbilisi tra passato e presente.

Il portfolio centrale è dedicato all’invecchiamento della popolazione giapponese: gli uomini raggiungono, in media, gli 81,5 anni di età, le donne gli 85,6, con uno dei tassi di natalità più bassi del mondo e un’immigrazione insufficiente (le foto sono di una giovane fotografa giapponese, Noriko Hayashi). Chantal Pinzi, invece, è stata in Marocco, dove le ragazze hanno scelto lo skateboard per ribellarsi e incidere sulla società patriarcale, che le vorrebbe sempre in casa, mentre Gabriella Saba è andata a trovare, nell’entroterra sardo, lo scrittore Gavino Ledda, autore del best seller “Padre padrone”, portato sul grande schermo dai fratelli Taviani.

Il secondo fotoreportage è di Andrea Di Biagio, che è salito sul “treno della riunificazione” dei due Vietnam. In questo numero si inaugura, poi, una nuova rubrica, “Presa indiretta”, dedicata all’evoluzione della fotografia e firmata da Valentina Manchia. Non mancano, naturalmente, le recensioni librarie, nonché la poesia inedita e commentata di Valerio Magrelli. Il racconto è di Maria Grazia Calandrone; tema dell’editoriale del direttore Riccardo De Gennaro è la dolorosa storia del giornalista Julian Assange, il creatore di Wikileaks, da anni in carcere soltanto per aver reso nota la verità sulle guerre Usa in Afghanistan e Iraq.

Foto di copertina:
Marocco, HoudaAit Lahcen volteggia con il suo skateboard nel porto di Essaouira. Foto di Chantal Pinzi

Sito ufficiale della rivista: https://www.ilreportage.eu/prodotto/numero-58/

Articolo sull'Intelligenza Artificiale (parte 2) su FOTOIT by Filippo Venturi

Nel numero di febbraio 2024 di FOTOIT, nella sezione Saggistica, è uscito il mio secondo articolo sull’intelligenza artificiale, dove racconto i lavori che ho realizzato con l’aiuto di questa tecnologia! In particolare approfondisco l’idea alla base e il conseguente sviluppo dei miei progetti “Broken mirror”, sulla dittatura nordcoreana, e “He looks like you”, sulla mia famiglia.

Un articolo di Haaretz sul Photo Vogue Festival e l'IA by Filippo Venturi

Anteprima dell’inizio dell’articolo

Sul quotidiano Haaretz è uscito un articolo sul recente Photo Vogue Festival (dove ho esposto e presentato il mio progetto Broken Mirror) e sugli interrogativi e i timori che sono emersi circa l’uso dell’intelligenza artificiale nel mondo dell’arte.

Link all’articolo originale: סוף סוף, השימוש בבינה מלאכותית באמנות זוכה לדיון רציני מהממסד

Pubblicazione su Internazionale by Filippo Venturi

Il quartiere Romiti, uno dei più colpiti dall'esondazione del fiume Montone. Forlì, Italia, 21 maggio 2023.

E’ uscito oggi, su Internazionale, un interessante articolo di Wu Ming 1 intitolato “Perché dobbiamo prendere sul serio le fantasie di complotto sul clima“, corredato anche da una delle mie fotografie di documentazione dell’alluvione avvenuta a Cesena e Forlì.

Qui l’articolo di Internazionale: Perché dobbiamo prendere sul serio le fantasie di complotto sul clima
Qui le altre mie fotografie: Alluvione in Emilia Romagna

Articolo sull'Intelligenza Artificiale su FOTOIT by Filippo Venturi

Nel numero estivo (e doppio) Luglio-Agosto 2023 di FOTOIT, nella sezione Saggistica, è uscito un mio articolo sull’intelligenza artificiale!

In questo testo non parlo dei miei lavori, ma provo a ragionare sull’evoluzione del ruolo dell’immagine nella comunicazione e nella nostra vita quotidiana. Le immagini generate con l'intelligenza artificiale stanno già influenzando il mondo fotografico e la nostra percezione della realtà, come dimostrato da diverse casistiche che, negli ultimi mesi, hanno sollevato timori legati all'adozione di questa nuova tecnologia, ma anche entusiasmo per le potenzialità che essa porta con sé.


“FOTOIT, nella pagina SAGGISTICA, introduce con un servizio di Filippo Venturi il tema dell'Intelligenza Artificiale, destinato a far discutere nel prossimo futuro. Una fotografia, bella o brutta che sia, rappresenta sempre qualcosa che c'è. La possibilità di generare immagini artificialmente è la nuova frontiera, ultimo traguardo della tecnologia digitale che comporterà un cambiamento di mentalità.“

FOTOIT, l’organo ufficiale della FIAF, diretto da Cristina Paglionico. Dieci numeri all’anno di 64 pagine tutte dedicate alla fotografia italiana. Il giornale è riservato agli iscritti alla FIAF (Federazione italiana associazioni fotografiche).

How long is the night? su Il Reportage by Filippo Venturi

Novembre 2021. Quando premette l'interruttore, il "miracolo" tanto atteso che ci aveva spinto in cima alla montagna, non si è ripetuto. L'entusiasmo che ci aveva pervaso durante la faticosa salita, l'idea di assistere alla nascita di un minuscolo sole, svanì nel nulla.

Per un attimo ci fu un susseguirsi infinito di tentativi di spegnere e riaccendere, di controllare che i fili visibili fossero correttamente collegati, di premere i tasti del piccolo schermo a led per verificare le specifiche dello specchio. La tipica battaglia frustrante tra l'uomo e la tecnologia, quando quest'ultima si rifiuta di soddisfare i nostri desideri.

«Non capisco. Dovrebbe funzionare», ripeteva Pier Franco Midali, classe 1959, ex sindaco di Viganella, un uomo dallo sguardo luminoso e determinato. Quella stessa mattina mi aveva guidato con un'agilità leggera e rapida, quasi danzando sulle rocce, come un capriolo, spinto dal desiderio di mostrarmi il prodigio di cui era stato l'artefice molti anni prima e che per quindici anni si era manifestato, ogni giorno undici del mese di novembre.

Quel giorno la creazione di Midali, che avrebbe dovuto inviare un raggio di speranza e luce su Viganella, rimaneva immobile, inerte. Nelle sue parole tormentate percepivo l'eco di una delusione profonda che non accettava quel fallimento.

La “giornata del sole”, come era stata battezzata, si tramutò presto in un giorno di lutto e, scendendo la montagna, Midali continuava a ripetere che sarebbe bastato un semplice intervento del tecnico per ripristinarlo. Ma la macchina burocratica locale, che avrebbe dovuto occuparsi ufficialmente della questione e restituire la luce, è ferma da allora. [...]

Un estratto dall'articolo che ho scritto per l'ultimo numero de Il Reportage, abbinato al mio lavoro fotografico "How long is the night?".
https://www.filippoventuri.photography/howlongisthenight

Qui il link per acquistarlo:
https://www.ilreportage.eu/prodotto/numero-55/

Pubblicazione sul magazine Photographers' Companion by Filippo Venturi

Sul magazine cinese Photographers' Companion, è uscito il mio lavoro fotografico "How long is the night?" con anche una intervista al sottoscritto!

La Valle Antrona (dal latino antrum, cioè caverna profonda e oscura) è un territorio che, per secoli, è stato esplorato e scavato alla ricerca di oro e che conta oggi innumerevoli miniere abbandonate e dimenticate.
Qui si colloca Viganella, un paese di circa duecento abitanti che, fra l’11 novembre e il 2 febbraio, per 83 giorni, non viene illuminato dal sole, celato dietro la barriera naturale costituita dalla vallata, ritrovandosi quindi immerso in un’ombra costante che muta colori e umori.
Le origini del borgo in questa posizione sono smarrite nel tempo, ma si ipotizza che sia sorto intorno all’anno 1200 (data del documento più antico che menziona il paese e la sua comunità di minatori e carbonai), motivato dallo sfruttamento del territorio.
La prolungata assenza del sole, come riferimento ma anche simbolo di vita e speranza, ha provocato una reazione visionaria e poetica: l’installazione di un grande specchio rotante, in cima al monte a nord, che consente di riflettere i raggi solari sul paese.
Per tutti gli abitanti, l’11 novembre 2006 è "il giorno della luce", il momento magico in cui fu inaugurato lo specchio, del peso di 11 quintali, installato a monte del paese a 1050 mt. di altitudine, in località Scagiola, dove nelle giornate di cielo sereno il sole giunge e si mantiene dalle ore 9 alle ore 15 circa, regalando alla piazza del paese circa sei ore di luce riflessa.
Quest’anno però, dopo 15 anni di funzionamento, lo specchio non si è attivato a causa di problemi non ancora chiariti, lasciando il paese nell’oscurità.

The Antrona Valley (from the Latin antrum i.e. a deep, dark cave) is a territory which, for centuries, has been explored and excavated in search of gold and today boasts countless abandoned and forgotten mines.
Here lies Viganella, a town of about two hundred inhabitants which, between 11 November and 2 February, for 83 days, is not illuminated by the sun, hidden behind the natural barrier formed by the valley, thus finding itself immersed in a constant shadow that changes colours and moods.
The origins of the village in this position are lost in time, but it is assumed that it emerged around the year 1200 (the date of the oldest document that mentions the village and its community of miners and charcoal merchants), motivated by the exploitation of the local area.
The prolonged absence of the sun, as a reference but also a symbol of life and hope, provoked a visionary and poetic reaction: the installation of a large rotating mirror, on top of the mountain to the north, enabling the sun’s rays to be reflected onto the town.
For all the inhabitants, 11 November 2006 is “the day of light”, the magical moment in which the mirror, weighing 1100 kg, was inaugurated, installed uphill from the village at an altitude of 1050 metres, in the district of Scagiola, where on clear days the sun arrives and stays from 9 am to about 3 pm, giving the town square about six hours of reflected light.
This year, however, after 15 years of operation, the mirror did not work, due to problems which have yet to be cleared up, leaving the town in darkness.

Articolo sull'IA su Marie Claire Italia by Filippo Venturi

Sull'ultimo numero di Marie Claire Italia è uscito un interessante articolo sull'intelligenza artificiale che tocca vari aspetti della nostra vita.

La parte che approfondisce l'aspetto fotografico, a cura della photoeditor Emanuela Mirabelli, ragiona sull'uso che ne ho fatto io col lavoro "He looks like you" (su mio padre e mio figlio), sull'utilizzo che ne ha fatto il fotografo Phillip Toledano, a proposito del tema delle armi negli USA, sul caso di Amnesty International e altro ancora!

Aggiornamento, in data 8 giugno 2023, l’articolo (in una versione estesa) è uscito anche online ed è consultabile qui: ”Noi siamo il reale?”

Intervista su Class Magazine by Filippo Venturi

Sull'ultimo numero di Class Magazine è uscito un interessante articolo, a cura di Elena Correggia, sulla relazione fra fotografia a intelligenza artificiale, con interviste al sottoscritto e ad altri fotografi che hanno fatto ricorso all'uso di questa tecnologia per esprimere timori, dubbi e perplessità sull'I.A., sull'autorialità delle immagini prodotte e sull'evoluzione del linguaggio fotografico!

Intervista su Bird in Flight by Filippo Venturi

Sul magazine ucraino “Bird in Flight” è uscito un articolo-intervista sui miei lavori fotografici sulle dittature, superate e non, di cui fa parte anche il mio ultimo progetto visivo “Broken Mirror”, realizzato con una intelligenza artificiale.

L’articolo originale è raggiungibile qui: Життя комах: Повзуча диктатура Північної Кореї