Korean dream, made in Korea
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Disponibile la nuova edizione del libro fotografico di Filippo Venturi sulla Corea del Nord e del Sud, in tiratura limitata di 150 copie!
Il volume, in italiano e inglese, sfogliabile da entrambi i lati, racchiude il progetto dell’autore sulle analogie e contraddizioni della penisola coreana. Con un testo di Junko Terao, editor di Internazionale.
”L’approfondimento antropologico, preciso e puntuale, che si accompagna ad ogni immagine, fornisce spunti di riflessione su chi siamo e dove stiamo andando. Per questa ragione il lavoro supera il “reportage” e la fotografia di genere destando un interesse universale.” - Davide Grossi
Fotografie di Filippo Venturi
Testi di Filippo Venturi e Junko Terao
Casa editrice Emuse
ISBN-10: 8832007037
ISBN-13: 978-8832007039
€. 40,00
Copertina rigida
Formato 21x28cm
63 fotografie a colori
Tiratura limitata di 150 copie numerate
Per ordini e prenotazioni: filippo.venturi@gmail.com
Presentazione
Fino allo scoppio della Seconda guerra mondiale la Corea era un unico Stato, con un lungo passato di dominazioni ma con solide radici culturali. Una sanguinosa guerra lo ha diviso e ne ha modificato il destino creando due nazioni che marciano a ritmi diversi ma che, curiosamente, mantengono alcune peculiarità simili. Nonostante le differenti sorti, Nord e Sud sono alle prese con la stessa affannosa ricerca, nel tentativo di esibire la propria eccellenza al mondo, sia dal punto di vista sociale che tecnologico, esercitando una enorme pressione sui giovani, a cui è affidato il compito fondamentale di condurre il paese, a Sud, verso la modernità e lo sviluppo economico, a Nord, verso un riscatto politico che esige la riunificazione e l’indipendenza.
Partendo da un accurato lavoro di ricerca e di preparazione del viaggio, Filippo Venturi ha dato avvio, nel 2014, a un progetto sulla penisola coreana. Nel 2015 ha realizzato, in Corea del Sud, Made in Korea, prima parte del progetto. Nel 2017, dopo circa due anni, necessari per documentarsi e per le lunghe procedure per ottenere il visto, si è recato in Corea del Nord per realizzare la seconda parte, Korean Dream.
Estratto dal testo critico di Davide Grossi sul lavoro di Filippo Venturi
Tutte le immagini sono rigorosissime e raffinate, nessun elemento appare “troppo” o “troppo poco”. Sorpresa, leggera ironia e mai sarcasmo. Stupore, curiosità e mai preconcetto. “L’occhio del fotografo” è preciso, si interroga, esplora, impara e ci restituisce immagini bellissime dove tutto è bilanciato e maledettamente nel posto giusto al momento giusto. Un'eleganza spiazzante, dalla quale tanti autori famosi potrebbero trarre insegnamento. Ma ciò che più colpisce è la capacità e la volontà dell’autore di parlare dell’uomo moderno e dei propri malesseri. Come la migliore arte contemporanea. L’approfondimento antropologico, preciso e puntuale, che si accompagna ad ogni immagine, fornisce spunti di riflessione su chi siamo e dove stiamo andando. Per questa ragione il lavoro supera il “reportage” e la fotografia di genere destando un interesse universale.
Riconoscimenti
Questo progetto fotografico ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti, fra i quali: vincitore ai Sony World Photography Awards, ai New Talents di Fondazione Fotografia Modena, ai LensCulture Emerging Talent Awards, al Portfolio Italia (Gran Premio Hasselblad), al Premio Voglino (Frame Foto Festival), al Premio Il Reportage (Umbria Photo Fest) e al Gomma Photography Grant.
È stato esposto in luoghi prestigiosi come la Somerset House di Londra, il MACRO - Museo d'Arte Contemporanea di Roma, il Foro Boario di Modena, lo U Space di Pechino, la Willy Brandt Haus di Berlino, il Kaunas Photo Festival in Lituania, il Sony Square di New York City, il Centro Italiano della Fotografia d'Autore di Bibbiena, il SI Fest di Savignano e il Festival della Fotografia Etica di Lodi.
È stato pubblicato in quotidiani e riviste come Vanity Fair, Internazionale, La Stampa, Repubblica, Il Manifesto, Il Reportage, Das Magazin, L'Officiel Voyage Russia, Monthly Photography South Korea e ospitato su programmi televisivi come il TG1 e TG3 nel Mondo, ospite di Maria Cuffaro.
The new edition of Filippo Venturi's photo book on North and South Korea is now available, in a limited edition of 150 copies!
The book, in Italian and English, browsable from both sides, contains the author's project on the analogies and contradictions of the Korean peninsula. With a text by Junko Terao, editor of Internazionale.
“The anthropological, precise and timely study, which accompanies each image, provides ideas for universal reflection on who we are and where we are going. For this reason, this work goes beyond the reportage and genre photography, arousing universal, truly anthropological interest.” - Davide Grossi
Photographs by Filippo Venturi
Texts by Filippo Venturi and Junko Terao
Emuse publishing house
ISBN-10: 8832007037
ISBN-13: 978-8832007039
EUR 40,00 or USD 45,00
Hardcover
Format 21x28cm
63 color photographs
Limited edition of 150 numbered copies
For orders, write to: filippo.venturi@gmail.com
Presentation
Until the outbreak of the Second World War, Korea was a single state, with a long history of domination but with solid cultural roots. A bloody war has divided it and changed its destiny by creating two nations that march at different rates but, curiously, maintain some similar peculiarities. Despite the different fates, North and South are struggling with the same frantic search, in an attempt to exhibit their excellence in the world, both from a social and technological point of view, exerting enormous pressure on young people, who are entrusted with the fundamental task to lead the country, to the south, towards modernity and economic development, to the north, towards a political redemption that requires reunification and independence.
Starting from a careful research and preparation of the journey, Filippo Venturi started, in 2014, a project on the Korean peninsula. In 2015 he made Made in Korea, the first part of the project, in South Korea. In 2017, after about two years, necessary for documentation and long procedures for obtaining a visa, he went to North Korea to carry out the second part, Korean Dream.
Excerpt from the critical text by Davide Grossi on the work of Filippo Venturi
“All images are very rigorous and refined, nothing appears "too much" or "too little". Surprise, light irony and never sarcasm. Amazement, curiosity and never preconception. "The photographer's eye" is precise, it asks questions, explores, learns and gives us beautiful images where everything is balanced and bloody well set in the right place at the right time. An unsettling elegance, from which so many famous authors could learn. But what is most striking is the ability and willingness of the author to talk about modern man and his own illnesses. Like the best contemporary art. The anthropological, precise and timely study, which accompanies each image, provides ideas for universal reflection on who we are and where we are going. For this reason, this work goes beyond the “reportage” and genre photography, arousing universal, truly anthropological interest.”
Awards and Exhibitions
This photographic project has received several prizes and awards, including: the Sony World Photography Awards, the New Talents of Fondazione Fotografia Modena, the LensCulture Emerging Talent Awards, the Portfolio Italia (Hasselblad Grand Prix), the Premio Voglino (Frame Foto Festival), the Premio Il Reportage (Umbria Photo Fest) and the Gomma Photography Grant.
It has been exhibited in prestigious locations, such as the Somerset House of London, the MACRO - Museum of Contemporary Art of Rome, the Foro Boario of Modena, the U Space of Beijing, the Willy Brandt Haus of Berlin, the Kaunas Photo Festival of Lithuania, the Sony Square of New York City, the Italian Center for Fine Art Photography of Bibbiena, the SI Fest of Savignano and the Festival of Ethical Photography of Lodi.
It has been published in newspapers and magazines like Vanity Fair, Internazionale, La Stampa, Repubblica, Il Manifesto, Il Reportage, Das Magazin, L'Officiel Voyage Russia, Monthly Photography South Korea and it has been hosted in TV programs like TG1 and TG3 nel Mondo, guest of the journalist Maria Cuffaro.